Ariaudo alza il tiro sulla Torre: «Ecco come si batte il Pisa»

Giovanni Lanzi

Se lo chiamano 'Il Maestro' non è un caso

 

di GIOVANNI LANZI
Giornalista temporaneamente senza carta

 

 

Tre gol pesantissimi per lui, in dote 7 punti. “La difesa? Vogliamo raggiungere l’obiettivo anche per Brighenti”
Ariaudo alza il tiro sulla Torre: “Ecco come si batte il Pisa”
Il difensore detta lo spartito: ” Seguire le indicazioni di Marino, spensieratezza e giocare come sappiamo”

 

FROSINONE – Tre gol per un difensore centrale che aveva quasi archiviato quel gusto unico di gonfiare la rete avversaria non sono pochi. Al contrario. Tre gol con i quali Lorenzo Ariaudo, centralone di difesa giallazzurro, acquisto doc dell’estate, ha portato in dote al Frosinone 7 pesantissimi punti: tre con il Novara (sua la rete del momentaneo 2-0, decisiva visto il gol di Sansone), 1 con la Ternana (suo il gol del provvisorio 1-0) e tre contro il Brescia. Ariaudo a Frosinone ha ritrovato anche il gusto della maglia titolare. Il gusto di sentirsi importante. E non più il peso di essere ricordato per quel bel giocatore di grandi speranze cresciuto nel settore giovanile della Juventus e poi, per una serie di contrattempi fisici, mai baciato dalla fortuna di essere considerato punto fermo. E tra le belle novità di questo Frosinone assemblato da ‘messer’ Pasquale Marino c’è anche lui. Perché tutto sommato il suo ingaggio fu una bella scommessa. Ariaiudo è esperto quanto serve per districarsi con mestiere anche davanti a taccuini e microfoni per la conferenza stampa di rito che questa settimana è slittata di un giorno, per effetto del posticipo a domenica pomeriggio della gara di Pisa.

Si dice che gli affari della pentola li sa il coperchio. Ad un difensore la prima domanda non può che riguardare gli… affari del reparto. Del Frosinone si diceva che prendeva gol con troppa regolarità, pur stazionando nella parte altissima della classifica. E quei gol incassati davano l’impressione di poter costituire un limite. Ora del Frosinone post-mercato si può dire che non prende gol da tre partite. In precedenza solo in 5 occasioni il Frosinone aveva chiuso la partita con la porta immacolata. Quindi, ricapitolando: i gol presi di una volta e ora l’inversione di tendenza: «Piano piano siamo riusciti ad assorbire il cambio di modulo e trovare i benefici – esordisce Ariaudo -. Cambio che ha permesso di dare anche un maggiore equilibrio alla squadra nelle due fasi. E comunque se proprio vogliamo, l’importante è vincere, farne uno in più degli avversari. E poi se riusciamo anche a non prendere gol tanto meglio».

Al suo arrivo a Frosinone non ebbe dubbi nel dire che la scelta era stata la migliore. Quasi un preveggente. Ariaudo però ci tiene a fare dei distinguo: «Chiaramente è presto per poterci esprimere a livello generale ma per quanto riguardare le cose di campo dobbiamo restare concentrati come stiamo facendo. E cercare di portare a termine quanto di buono abbiamo fatto. Detto questo, sono convinto ancora di più che la mia scelta è stata la migliore».

Si passa al cuore del problema. Al campionato che incombe. Alla trasferta di Pisa. «Innanzitutto – prosegue il difensore giallazzurro – non dobbiamo sottovalutare l’avversario. Ma credo che non ci sia nemmeno bisogno di dirlo. Quindi scendere in campo con l’atteggiamento giusto per portare a casa tre puti. La cosa più sbagliata sarebbe un approccio non adeguato alla partita». Forse anche messaggio subliminale che, dall’alto della sua esperienza, Ariaudo manda a tutti. Allo stesso ambiente giallazzurro che ha bisogno di entusiasmo nelle giuste dosi. Perché le ‘overdosi’ fanno sempre male.

A proposito di dosaggi. C’è anche quello della capacità di gestione della partita. Anzi, del trittico di partite che da domenica prossima a martedi 28 febbraio mette il Frosinone davanti a Pisa, Verona e Perugia (ore 20.30).

«La gestione del momento? Non credo sia difficile – spiega Ariaudo – perché durante la stagione abbiamo avuto dei momenti complicati, soprattutto all’inizio quando avevamo probabilmente un atteggiamento sbagliato nel rapportarci alla partita. Quindi abbiamo scoperto che il nostro atteggiamento deve essere sempre quello migliore, sennò non riusciamo a portare a casa i tre punti. Non dobbiamo pensare a fare calcoli. Ma giocare con la stessa determinazione che abbiamo avuto nella gara interna con il Perugia (persa però 2-1 per una serie di coincidenze negative) e che abbiamo applicato come nostro modello. Il primo posto, una stagione di vertice li abbiamo costruiti da quella partita».

L’avversario non attraversa un buon momento e lo sanno anche i sassi. Ma che Pisa si aspetta il Frosinone? «E’ una squadra ostica che rispecchia anche il carattere del suo allenatore. Quando vennero qui fecero anche buona gara a livello tattico. Ripeto, dobbiamo affrontarla nel modo giusto».

Il potere logora chi non lo ha. Applicato al calcio, il primo posto fa ‘rosicare’ gli altri che adesso scoprono il Frosinone. Per Ariaudo non ci sono condizionamenti di sorta: «E’ normale che dopo le vittorie la gente parli del Frosinone. Noi non siamo distratti dalle voci, anzi dobbiamo essere solo consapevoli della forza del gruppo. E affrontare le partite con la giusta spensieratezza sennò ti vengono troppe pressioni e non fanno bene. Ma allo stesso tempo va tenuta alta la convinzione di poter fare qualcosa di grande».

Per l’oste il proprio vino è sempre il migliore. Se ci aggiungi che il vino già di per sé è di annata… «La difesa del Frosinone è un ottimo reparto, in solido e nei singoli. – dice Ariaudo – Gente che ha esperienza anche nella massima serie. Dispiace per Brighenti che aveva dato un ottimo contributo fino ad un certo punto della stagione. Speriamo di raggiungere anche per lui l’obiettivo».

E per vincere a Pisa cosa serve? Ariaudo si ‘traveste’ per un attimo da Antonella Clerici ne ‘La Prova del Cuoco’ e detta i tre ingredienti: «Seguire quello che dice il mister, la giusta dose di spensieratezza  e giocare come stiamo facendo…». E magari perché no anche con un suo gol, il quarto della serie stagionale.

 

 

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