Marino, ‘nonchalance’ e poi l’affondo: «E’ la ‘partita’…»

Giovanni Lanzi

Se lo chiamano 'Il Maestro' non è un caso

di GIOVANNI LANZI
Giornalista senza carta

 

 

Il tecnico esalta l’esodo dei 1.100 tifosi: “Sono contento che non ci lasciano soli, il loro apporto è utile”
Marino, ‘nonchalance’ e poi l’affondo: “E’ la ‘partita’…”
La Spal fortissima in casa, il siciliano: “Ognuna ha la sua fisionomia, che avrà più polvere sparerà”

 

FROSINONE – Rifinitura, conferenza stampa e partenza. Nel mezzo per Pasquale Marino c’è il consueto appuntamento con i ‘media’ nella pancia del Comunale. Abbastanza tranquillo o forse dissimula benissimo quella normale tensione che c’è alla vigilia di ogni partita, raddoppiata se la partita in questione pesa parecchio nell’economia di una stagione. Anche se sull’asse Frosinone-Ferrara durante la settimana tutte le dichiarazioni di protagonisti e non sono state improntate a considerare la sfida come una tappa di avvicinamento a quello che pur sempre è un obiettivo comune. Che la gara di domenica non sarà come le altre lo certificano gli oltre 1.100 tifosi che coloreranno di giallazzurro i 480 chilometri che separano da Ferrara.

Anche Marino parla dei tifosi, della massa colorata che ha iniziato ad invadere Ferrara già dalla giornata di sabato: «E’ piacevole sapere che così tanti tifosi ci seguiranno, dobbiamo fare in modo da accontentarli. Prima per noi stessi e per classifica e quindi per loro, per cui aumentano le responsabilità. Sono contento che non ci lasciano soli, sanno che il loro apporto è utile alla squadra».

Piccolo bollettino medico: «Non ci sarà Kragl per un problema all’ultimo momento, per il resto assenti anche Matteo Ciofani e Krajnc».

La Spal non toglie il sonno: «E’ un’avversaria da affrontare con la testa e con i muscoli. Ci vuole l’intelligenza per gestire bene i momenti ma anche la forza per limitare i nostri avversari che hanno tanta qualità in tutte le zone del campo».

La squadra ferrarese non a caso sta lassù per Pasquale Marino: «Sono forti e lo dimostrano i tanti risultati utili grazie a qualità importanti. In casa hanno dei ritmi elevatissimi. Non lo dico per mettere le mani avanti, è una partita difficile ma gli ostacoli sono anche più belli da affrontare. E se vogliamo è anche una gara che vale doppio, nonostante poi manchino ancora tante».

Al ‘Mazza’ Marino e Semplici si specchieranno nel 3-5-2 che a meno di sorprese dovrebbe essere il cavallo di battaglia comune. E se nel Frosinone Dionisi e Ciofani sono da anni lo spauracchio delle difese, tra gli emiliani osservata speciale la coppia del gol Antenucci-Floccari, di recente costituzione: «Io dico – prosegue Marino – che Floccari e Antenucci rifiniscono bene il gioco che sa esprimere tutta la squadra. Capaci a giocare sia a giocare sia uno al fianco dell’altro che uno più alto e l’altro a dare profondità. La Spal però è telaio forte, con ritocchi importanti già dall’estate.

Ha tanto entusiasmo poi ci sono stati acquisti mirati. E’ una squadra difficile da affrontare perché da inizio stagione che ha un canovaccio ben preciso. A differenza del Frosinone, perché in avvio di stagione non c’era tanto entusiasmo ed abbiamo dovuto lavorare tanto per cambiare modo di ragionare in campo. Detto questo, la Spal sta meritando appieno il primo posto».

Una componente importante in partite del genere è anche la gestione dello stress: «La Spal è composta da tanti giocatori di esperienza, l’età media non è giovanissima. E l’allenatore non è un ragazzino, ha tanta esperienza anche lui, al di là delle categorie in cui ha lavorato. E’ un tecnico che si sta guadagnando sul campo gli apprezzamenti che gli vanno riconosciuti. Si affronteranno comunque due squadre che hanno una proprio fisionomia. Volete sapere come la penso? Chi avrà più polvere sparerà».

In settimana l’Italia calciofila ha parlato di Spal-Frosinone, in assenza della serie A. «Per il Frosinone è ‘la partita’ – e qui Marino per un attimo si tradisce dopo aver fatto esercizio di ‘nonchalance’ -. In un momento così importante della stagione l’ho già detto che vale doppio. C’è una pressione particolare, è una settimana che si parla di questo match da tutte le parti. Noi cercheremo di affrontarla nel modo giusto. Senza grosse tensioni e frenesie. Perché a volte questi aspetti possono portare a sbagliare partita. Abbiamo un’idea di gioco da portare avanti, lo faremo con la massima tranquillità.

D’altronde – prosegue Marino – abbiamo lavorato come sempre abbiamo fatto. Senza guardare troppo ai loro dettagli nell’arco dei 90’: sappiamo che sono una squadra forte in grado di fare gol in qualsiasi momento. Noi abbiamo lavorato per tenere alta la concentrazione per tutta la partita, compreso il recupero».

Nessuna ‘arringa’ particolare alla squadra nello spogliatoio del ‘Mazza’. La colonna sonora di ‘Ogni maledetta domenica’ non entrerà nella top-hit: «Io prima delle partite parlo solo 8’-10’ in cui faccio il riepilogo di quanto si fatto durante la settimana sotto l’aspetto tattico. Sotto il profilo degli stimoli non serve. Parlerò di aspetti tattici per cercare di metterli subito in pratica».

Infine l’atteggiamento: «Sarà importante coprire bene gli spazi a prescindere dal modulo dell’avversario. Sia il Verona nel primo tempo che il Vicenza hanno giocato contro di noi in maniera a specchio non è che ci abbiamo messo in difficoltà, anzi alla lunga hanno pagato lo sforzo. Dal punto di vista tattico non credo ci saranno svantaggi particolari. Dovremo, ripeto, essere bravi a coprire tutte le zone del campo. E restare concentrati».

 

Foto: copyright Mario Salati, tutti i diritti riservati

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