Marino volta subito pagina: “Da domani testa al Cesena” (di G.Lanzi)

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

di GIOVANNI LANZI
Giornalista senza carta

 

 

Il tecnico su Sky e in sala stampa esalta la prova dei ragazzi: “Bravi in tutte le fasi. Giusto far festa…”
Marino volta subito pagina: “Da domani testa al Cesena”
“Volevamo dare la gioia ai nostri tifosi, con questa vittoria anche il viaggio di ritorno sarà più breve”

 

FERRARA – Fuori dalla sala stampa del ‘Paolo Mazza’ si sentono ancora i tifosi del Frosinone che cantano e attendono l’uscita del pullman della squadra. Scene di giubilo in campo e sugli spalti al fischio finale, con tanto di spogliarelli annessi. Il buon Giovanni Trapattoni avrebbe detto, toccando ferro e qualcos altro il classico “mai dire gatto se non ce l’hai nel sacco”. Ma la vittoria in casa della ex capolista e il sorpasso giustificano tutto. Anche festeggiare con 10 giornate di anticipo sulla tabella di marcia. A patto che la festa sia giusto il tempo di…

Bisogna saper vincere. E Marino sa come si fa. In conferenza stampa si presenta dopo aver parlato ai microfoni di Sky. Di fronte alla bella Diletta Leotta, a Marchegiani e Di Marzio il tecnico giallazzurro non perde il suo aplomb siculo-sassone, niente scene di giubilo e solo un sorriso abbozzato: “Abbiamo sofferto un po’ ma ci stava tutto perché davanti avevamo una squadra di valore e per questo la vittoria assume una grande importanza. Sono soddisfatto per i ragazzi perché in tutti i frangenti della gara hanno mostrato grande maturità, rischiando poco”.

Di fronte c’era lo spauracchio rappresentato dalla coppia Antenucci-Floccari, alla fine a far male alla Spal è stato Daniel Ciofani con Dionisi tracimante per tutta la partita: “Sapevamo che i due attaccanti della Spal sono bravi a giocare in linea, bravi a fare movimenti opposti e coordinati. Noi siamo stati bravissimi in tutte le fasi, gli esterni hanno compiuto un lavoro eccellente al pari di Soddimo e Sammarco”.

I canarini nello spogliatoio fanno festa. “C’è entusiasmo per una vittoria così pesante ed è giusto. Abbiamo dato un segnale forte al campionato. Euforia normale. Ma da domani rimettiamo l’orologio sul campionato perché venerdi giochiamo a Cesena e non dobbiamo abbassare la guardia”.

E’ la volta dei cronisti della carta stampata.

Il Frosinone vince con l’esperienza? “Anche loro – esordisce Marino – avevano giocatori espertissimi come Schiattarella, Floccari e Gasparetto tanto per fare alcuni noi, gente che ha fatto tantissimi campionati anche di serie A. Noi sapevamo che non dovevamo perdere mai la tranquillità della giocata, la gestione della palla. A volte anche pressati riuscivamo ad uscire bene, questo significa che stavamo bene anche mentalmente. E poi il palleggio lo abbiamo sempre cercato in tutte le fasi della gara“.

Partita maschia in campo e spettacolo inglese sugli spalti: “Le tifoserie hanno pensato solo ad incitare. Tutto questo fa parte della crescita. Il calcio dovrebbe essere questo, vedere anche più famiglie, tifare per e non contro”. Un’occhiata alla classifica, i cronisti di Ferrara chiedono conforto: “Il Verona sta attraversando un momento non brillante. La Spal ha fatto, a parte oggi, qualcosa in più. Ma capitano in tutte le squadre gli alti e i bassi durante una stagione. Magari a Verona c’è più pressione. A Frosinone o a Ferrara un pari interno viene metabolizzato, a Verona è più complicato farlo”. Un pensiero ai tifosi giallazzurri, per i 1.200 che hanno invaso Ferrara: “Volevamo fare di tutto per dare loro soddisfazione, lo avevamo promesso anche nella conferenza stampa di presentazione. Il viaggio di ritorno sarà più corto per tutti, siamo felici”. Fa spallucce alla critiche che nel passato sono piovute sulla sua testa: “Ormai sono abituato ma ho qualche capello bianco e non ci faccio caso. Cercheremo di lavorare e rispondere sul campo“.

E a chi gli chiede quanto questa vittoria nel contesto della giornata può pesare a favore del Frosinone, risponde così quasi ad esorcizzare il momento: “Come giornata complessiva andata bene purtroppo ce ne sono altre 10 da giocare”.

 

 

 

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