Giuseppe, Fabrizio e Valerio campioni senza barriere (di A.Salines)

Alessandro Salines

Lo sport come passione

di Alessandro SALINES
Giornalista
in zona Cesarini

 

 

Quando lo sport batte la disabilità. Le storie di tre ‘eroi’ sulle orme di Bebe Vio
 Giuseppe,Fabrizio e Valerio campioni senza barriere
Anche la loro vita è una ‘figata’

 

…. io non sono la mia malattia e la mia vita non è finita con i 104 giorni che ho passato in ospedale. E’ vero che oggi non sarei come sono se non avessi avuto la meningite, ma oggi io sono soprattutto una che ce l’ha fatta grazie allo sport e adesso si impegna al massimo per tirare fuori di casa il maggior numero possibile di persone amputate e far loro riscoprire che la vita è una figata!“. Parole e musica di Bebe Vio, la coraggiosa campionessa paralimpica e mondiale di fioretto, simbolo di quanti non vogliono arrendersi davanti alla disabilità. Esempio lampante della forza dello sport che non ha barriere se ci sono passione e determinazione. In Ciociaria ed in provincia di Latina si chiamano Giuseppe Campoccio, Fabrizio Bove e Valerio Catoia i campioni che ogni giorno sfidano un male crudele e grazie allo sport impartiscono a tutti una lezione di vita. Storie di coraggio e sofferenza.

 

IL TENENTE COLONELLO CHE LANCIA OLTRE OGNI BARRIERA

Giuseppe Campoccio è un tenente colonnello Ruolo d’Onore del Genio Guastatori Alpino di 51 anni, originario di San Candido in provincia di Bolzano ma cassinate d’adozione. Lì ha fatto le scuole, dalle medie alle Superiori: è stato allievo del Geometri. La sua vita è una salita ripida ma il militare sa come affrontarla. Grinta, sorriso, sport ed impegno sociale. Nel 1991, durante una esercitazione, ha un bruttissimo incidente: arriva il congedo ed il conferimento da parte del Ministero della Difesa della medaglia di ferito in servizio ed il Ruolo d’Onore. Il Tenente Colonnello non si scoraggia e trova nello sport una ragione di vita. Appassionato da ragazzo di karate e boxe, a giugno 2015 partecipa ai Campionati Italiani di Atletica Master categoria M45 a Cassino e si piazza al 4° posto nel lancio del peso e al 5° nel disco e nel giavellotto.

Ma il destino è terribile e pochi mesi dopo a seguito di una brutta infezione ossea Campoccio riporta una grave cerebro lesione. Perde così la funzionalità del braccio e della gamba sinistra costringendolo sulla sedia a rotelle. Chiunque si sarebbe arreso ma non il Tenente Colonnello che vittoria dopo vittoria, podio dopo podio, record dopo record (19 quelli tricolori), diventa un vero e proprio campione paralimpico nel peso, nel disco e nel giavellotto. Tesserato con il Gruppo Sportivo Difesa, conquista risultati straordinari in tutto il mondo fino al bronzo nel peso con 9.60 ai campionati iridati di Londra. Il sindaco di Cassino Carlo Maria D’Alessandro nei giorni scorsi lo ha premiato in Comune. Il giusto tributo per un grande uomo che non si limita all’impegno sulle piste d’atletica ma ogni giorno è in campo nel mondo del volontariato per favorire l’integrazione dei diversamente abili. Un esempio per tutti.

 

 

L’INCIDENTE CHE NON TI TOGLIE LA VGLIA DI VITA

A settembre del 1994 la vita di Fabrizio Bove di Arpino cambia improvvisamente dopo un incidente sul lavoro. A soli 33 anni è prigioniero su una sedia a rotelle ma non è vinto. La sua voglia di vivere è troppo forte. E così nel 1995 inizia a praticare il tennistavolo paralimpico. E’ la sua salvezza.

Ha talento da vendere. Vince molte medaglie, partecipa ai Campionati europei di Jesolo del 2005 e ai Campionati mondiali di Montreux del 2006. Ma Fabrizio non si ferma al tennistavolo. Tesserato con l’Anmil Sport Italia, la sua tenacia è incredibile e vuole superare i suoi limiti. Sempre nello stesso anno inizia a praticare l’atletica, successivamente lo sci da fondo fino ad arrivare alle paralimpiadi invernali di Vancouver nel 2010.

La sua voglia di sport è senza confini tanto che nel 2014 prova con l’handbike, la disciplina diventata famosa grazie ad un altro campione paralimpico come Alex Zanardi. Anche sulle tre ruote dimostra di saperci fare e brucia le tappe. In un solo anno è secondo alla Maratona di Roma,  al Giro d’Italia ed ai Campionati italiani assoluti.

Attualmente è tra i protagonisti del Giro d’Italia tanto da indossare la maglia rosa dopo l’ultima tappa di Roccaraso. Le sue gesta non sono passate inosservate e tanti sono i complimenti arrivati all’atleta arpinate.

“Le mie più vive congratulazioni all’amico di sempre l’arpinate Fabrizio Bove per questo meritatissimo successo ottenuto grazie ad una grande volontà e determinazione, doti che appartengono solo ad un vero campione. Una vittoria che sta regalando a tutti noi straordinarie emozioni portando in alto il nome di Arpino e di tutta la Ciociaria A Fabrizio rivolgo un grande in bocca a lupo per i prossimi appuntamenti”, ha detto tra gli altri Gianluca Quadrini, consigliere comunale e provinciale e presidente della XV Comunità Montana.

Fabrizio ama anche la musica e la lettura ma il suo impegno nello sport è diventato una grande lezione.

 

 

VALERIO ‘DA GRANDE FARO’ IL BAGNINO’

Ieri lo ha addirittura ricevuto e premiato il Ministro dello Sport Luca Lotti. Valerio Catoia è un ragazzo down di 17 anni che vive a Sabaudia. Lo scorso 12 aprile ha salvato una bambina che stava annegando nelle acque della cittadina tirrenica dimostrando un coraggio straordinario. Appena ha notato le difficoltà della piccola non ci ha pensato su ad intervenire mettendo in pratica le tecniche di salvamento apprese in piscina. E’ un nuotatore Fisdr (Federazione Italiana Sport Disabilità Intellettiva Relazionale) dal sorriso contagioso. Il nuoto è la sua più grande passione, si allena 4 volte a settimana e finora ha vinto diverse gare. E’ vice campione italiano. “Uno sportivo straordinario, hai messo al servizio degli altri la tua abilità da nuotatore, ti siamo riconoscente”, ha affermato Lotti. La medaglia è stata consegnata dall’olimpionico Stefano Battistelli alla presenza di Luca Pancalli, presidente del Comitato paralimpico, e della famiglia Catoia. Ed alla fine della cerimonia c’è stata la grande sorpresa da Budapest dove sono in corso i Mondiali di nuoto: in un video Federica Pellegrini, Gregorio Paltrinieri e Massimiliano Rosolino si sono complimentati con l’eroe di Sabaudia.

Giuseppe, Fabrizio e Valerio: una lezione di vita e sport.

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