I segreti delle preferenze. Dove hanno vinto i candidati, chi sono i più votati in ogni lista, come si leggono quei dati. Soprattutto per capire come sarà il ballottaggio tra Gianluca Taddeo e Amato La Mura
Erasmo Picano
Colpo di scena a Formia. Il dottor Costa ritira la lista civica che era uno dei pilastri del candidato sindaco Amato La Mura. Ufficialmente: colpa dei veti incrociati. la telefonata di fuoco fatta da Durigon. Il sospetto di un’azione studiata da Forza Italia. le tre possibili opzioni.
Appaiono i manifesti elettorali di Amato La Mura. E subito arriva la diffida in Comune. Scatta l’indagine interna e si scopre che…
L’accordo c’è. Ed è in campo. Sandro Bartolomeo all’apertura del point elettorale di Amato La Mura. Sarà ‘piattaforma Civica’: via tutti i simboli di Partito. La telefonata di Moscardelli a Durigon
Come si legge il documento M5S – Un’altra città. È la ricandidatura della prof Paola Villa. Che spiazza il Pd di Magliozzi. E affonda il suo progetto di assorbire quell’area politica per aggregarla intorno ad un candidato Dem. Le tre vie rimaste. Taddeo fa scouting
Mister preferenze di Forza Italia è pronto a rinunciare alla sua candidatura a sindaco pur di trovare un accordo unitario che riporti la Lega con il centrodestra
Forza Italia risponde alle avances dell’alleanza trasversale che sta mettendo insieme Lega, Pd e Civici. Dice: “Mi interessa poco”. Che è diverso da “Non mi interessa”. Ricorda che il suo è il primo Partito. Ed ha un progetto. Che – anche lui – è disposto ad allargare
Il tavolo trasversale che va dalla Lega al Pd passando per Udc ed i civici di Costa ha individuato la rosa di nomi tra i quali scegliere il candidato sindaco di Formia. Su tutti Amato La Mura e Nicola Riccardelli. Ora si tenta una convergenza con Forza Italia
Primi effetti del Governo Draghi sui territori. A Formia il centrodestra potrebbe andare diviso alle urne. la Lega al tavolo con Costa ed i civici che hanno buttato giù Paola Villa. C’è il Pd. E si tenta l’aggancio a Forza Italia
Incassa consensi il progetto per un’alleanza trasversale nel nome di Formia. Il vertice alla Casa del Sole. I tre nodi da sciogliere. L’outing di Sandro Bartolomeo. E la fuga in avanti di mezza FdI. da oggi niente più consiglieri provinciali
A Formia è il giorno della verità. Alcune assenze strategiche potrebbero salvare il sindaco Paola Villa. Pronta la mozione di sfiducia. Ma non ha i numeri per buttare tutto giù e tornare alle urne.
Una via d’uscita per la sindaca dimissionaria di Formia. I possibilisti le chiedono la ‘libbra di carne’ del reset. Gli oltranzisti vogliono andare al voto. E in una nota la sinistra attacca il Pd ‘inciucione’ con il centrodestra.
A Formia summit promosso dall’azzurra Zangrillo per decidere delle sorti della città dopo le dimissioni annunciate di Villa. Ci va solo chi ha interessi in gioco. Melina del centrodestra e scure di Pd e Bene Comune: si torni al volto.
La “formula Di Gabriele” per tenere il team Villa alla guida di Formia non passa. La riunione dei Capigruppo finisce con un buco nell’acqua. Nel Pd sale il dibattito sulla possibilità di fare sponda con il centrodestra
A Formia prima mossa dopo la riunione del Bajamar. Via alla strategia per logorare il sindaco Villa. E portare alla caduta della sua amministrazione entro fine mese. Chiesto un consiglio comunale su opere pubbliche e assestamento. Ci stanno tutti tranne Marciano del Pd che parla di ‘ancien regime’
A Formia summit allargato fra dissidenti e cecchini della maggioranza Villa in crisi. La strategia è quella di logorare il sindaco
Fumata nera: non c’è ancora una soluzione per il caos Commissioni. E secondo un parere legale, nemmeno sono indispensabili. Il timore di una tattica per logorare il sindaco. Intanto va in scena il matrimonio Conte-FdI. Con un avvertimento all’ex sottosegretario: “Questo Partito non è un taxi”
Effetto domino di dimissioni e crisi amministrativa a Formia. Le migrazioni in consiglio ridisegnano i numeri della commissioni. Ma l’amministrazione non vuole prenderne atto. Perché non ha la maggioranza per governarle
Il consiglio comunale di Forma diventa teatro per l’ultima puntata della crisi amministrativa in capo a Paola Villa. Ma non cade nessuna testa perché Martellucci, Brongo e Colella varano l’appoggio condizionato’. E non si intestano la fine della consiliatura.
La crisi politica al comune di Formia va avanti ma trova fiutatore di trappole. Sulle commissioni consiliari si chiede un rimpasto, ma il presidente d’Assise Di Gabriele stringe in angolo i separatisti: “Certificate che non state più con Villa e ne riparliamo”. Poi convoca il Consiglio per il 28.