Libera Lazio irrompe nel dibattito sul regolamento di conti tra bande albanesi in via Aldo Moro. Il coordinatore Cioffredi: «Grave sottovalutazione della classe dirigente, non di forze dell’ordine e magistratura». Sulla criminalità albanese: «Una delle più efferate e importanti». L’avvocato Zemblaku: «I giovani potrebbero rigettare le proprie origini per evitare etichette».
Omicidio Shake
Frosinone è un gigantesco sepolcro imbiancato fuori per nascondere dentro ogni genere di putridume criminale. Come raccontano i 6 colpi esplosi ieri sera allo Shake Bar
I fatti del 2024 di un città che spesso è stata laboratorio politico. Che nei mesi scorsi ha ospitato una tappa del G7, il Capo dello Stato ed il Procuratore Gratteri. La pace impossibile nel Pd. Il polo del freddo. I cantieri e non solo
Il 2024 del sindaco Riccardo Mastrangeli e della sua amministrazione. Dall’assedio alle rotture. I ribaltoni ed i rimpastini. Per un 2025 che si presenta altrettanto complesso
I colpi di pistola e lo scossone del vescovo Spreafico: alle nostre coscienze che forse hanno ceduto alla lusinga del compromesso
Anche sulla fuoriuscita delle immagini dal Ced del Comune è la maggioranza a farsi opposizione da sola. Ma non è l’unico tratto surreale della vicenda.
La città sotto la cappa del crimine ed una comunità che chiede giustizia. Ma che dovrebbe anche cooperare per realizzarla
Come la Bella Addormentata nel Bosco all’improvviso scopriamo che a Frosinone ci sono i clan che sparano, trafficano, controllano. Come se non avessero sparato e accoltellato fino all’altra settimana. L’impressione è che da qualche parte sia convenuto dare la patente da criminale a gente come Peppe Patrizi, Mauro Vicano, Gianluca Quadrini. Fa più effetto. Anche se non c’è reato. Mentre i clan fanno i loro affari criminali