Vito Crimi

Conte capo: chi sale e chi scende nei Cinque Stelle

Ilaria Fontana nell’Olimpo dei fedelissimi con Vito Crimi, Loreto Marcelli sale con Roberta Lombardi, Enrica Segneri resta nel gruppone dei parlamentari. Mentre Luca Frusone rischia l’espulsione per il no alla riforma Cartabia. Ma è a livello nazionale che Conte farà partire la rivoluzione: tutti i pasdaran dell’avvocato.

Fontana con Conte, Frusone con Di Maio. Inizia la sfida

Nel Movimento Cinque Stelle a guida Giuseppe Conte la sottosegretaria alla transizione ecologica avrà un ruolo di primo piano. E’ una delle fedelissime di Vito Crimi. Il parlamentare di Alatri, unitamente ad Enrica Segneri, non mollerà Luigi Di Maio. Inizia una guerra di nervi logorante, anche in Ciociaria.

Fontana, Marcelli e la nuova mappa del potere a 5 Stelle

La sottosegretaria al ministero della Transizione ecologica e il capogruppo alla Regione scalano le posizioni pentastellate. Si va verso un Movimento dove a dare le carte non sarà più Luigi Di Maio, ma Giuseppe Conte e Vito Crimi. E Roberta Lombardi. Al palo Luca Frusone ed Enrica Segneri.

Da Casaleggio (Gianroberto) a Casalino: la metamorfosi M5S

Non ci sono più tracce dei “duri e puri” all’interno dei Cinque Stelle. Sono diventati tutti situazionisti. Beppe Grillo è sparito, Luigi Di Maio arretrato, Alessandro Di Battista mai pervenuto davvero. Oggi a dare le carte sono Roberto Fico e Vito Crimi. Ma se Giuseppe Conte ottiene il terzo mandato diventerà lui l’intoccabile. E il simbolo di questa fase è il portavoce del premier.

Perché Zingaretti sul rimpasto si gioca tutto

Molti big del Pd sono stanchi di soccombere davanti alle impuntature dei Cinque Stelle. E le parole di Vito Crimi e Alfonso Bonafede sono l’ennesima porta in faccia. Per molti il segretario dovrebbe mettersi in discussione con la carica di vicepremier, che però significherebbe aprire la strada ad elezioni anticipate nel Lazio. Con molti rischi. Per uscire dal tunnel non resta che imporsi su Conte e Di Maio. Ma nulla è scontato.

Movimento senza capi né truppe. Tutto ora è virtuale

I big disertano la riunione dopo la sconfitta per non farsi processare, Vito Crimi illustra proposte da fiera dell’ovvio. Soltanto la Lombardi parla chiaramente. Ma a questo punto o Di Battista strappa o perde la faccia.

A volte ritornano. Così Giggino Di Maio prepara la vendetta agli stati generali

Si è dimesso da capo politico dei Cinque Stelle, ma ha specificato che non molla. Per adesso la reggenza è andata a Vito Crimi, ma nel Movimento c’è un clima di tutti contro tutti. Alessandro Di Battista, Roberto Fico, Vito Crimi, Roberta Lombardi, Paola Taverna: “anime” diverse e in competizione. Per questo Di Maio può tornare.

Zampata di Grillo: Raggi, Fico e Di Maio garanti

Il Movimento Cinque Stelle nomina gli organismi di garanzia e il fondatore piazza i fedelissimi. Giuseppe Conte dovrà fare i conti con loro. In Ciociaria attesa per la visita dell’ex premier il 24 settembre a Sora. Con Fontana e Marcelli ci saranno anche Frusone e Segneri? Le manovre.