Smog, Frosinone è la più avvelenata

ALESSANDRA CELANI per LA PROVINCIA QUOTIDIANO

Frosinone è la peggiore città del Lazio per l’alta percentuale nell’aria di polveri sottili (Pm10). Secondo l’indagine di Ecosistema Urbano 2016 (XXII edizione) Frosinone occupa l’ultima posizione in valori medi annui pari a 41,5 microgrammi per metro cubo di aria. Il Capoluogo Ciociaro passa dalla posizione 85 alla 103. Lo precede Latina che sale di qualche postazione dall’85esima al 71esimo posto. Roma scende al 85° posto (dal 83esimo del 2015).

Stessa situazione la ritroviamo sulla questione della dispersione nelle reti idriche. Colabrodo a Roma il 44,4 per cento dell’acqua immessa, a Latina il 67 per cento e Frosinone il 75,4 per cento.

Rifiuti a Roma 593,7 kg/anno/ abitante e percentuale di differenziata ferma al 41,2 per cento, Latina al 31,6 per cento, Rieti al 21,1 per cento e Frosinone al 18,1 per cento.

Nel settore dei trasporti, a fronte di un gran numero di passeggeri trasportati annualmente nel trasporto pubblico a Roma sono ancora troppi gli spostamenti su mezzo privato con il 53 per cento del totale e alto è anche il numero di 61 auto ogni 100, solo 0,14 mq per abitante di superfici pedonali e il 77esimo posto per indice di ciclabilità, ancor peggio Rieti con 70 auto ogni 100 abitanti e Frosinone con 74.

C’è la necessità concreta di arrivare a mettere in campo scelte ecosostenibili su ciclo dei rifiuti, mobilità sostenibile, qualità dell’aria, risparmio idrico e energetico. Anche quest‘anno il rapporto di Legambiente in collaborazione con l’istituto di ricerca AmbienteItalia e la collaborazione editoriale del Sole24ore è stato impietoso con le città del Lazio. L’indagine mette in evidenza come la Capitale e il Capoluogo ciociaro, continuano a peggiorare il loro posizionamento rispetto al resto dei Capoluoghi italiani.

Le classifiche sono redatte in base a indici sulla qualità dell‘aria (concentrazioni di polveri sottili, biossido di azoto e ozono), gestione delle acque (consumi idrici domestici, dispersione della rete e depurazione), rifiuti (produzione e raccolta differenziata), trasporto pubblico (il primo sull‘offerta, il secondo sull‘uso che ne fa la popolazione), mobilità (tasso di motorizzazione auto e moto, modale share, indice di ciclabilità e isole pedonali), e altro ancora.

“Le città del Lazio continuano a peggiorare nelle graduatorie di Ecosistema Urbano, e Roma è troppo spesso in fondo alle classifiche su mobilità, acqua, rifiuti e qualità dell’aria – dichiara Roberto Scacchi Presidente di Legambiente Lazio – Nella capitale, oltre le polveri sottili, è allarmante anche la presenza di biossidi di azoto nell’aria con una media annua superiore a quasi tutti capoluoghi, continua ad essere scarsa la qualità del ciclo dei rifiuti certamente troppo lontano dall’essere considerato virtuoso; stentano poi a decollare le proposte di mobilità alternativa all’auto privata con un’indice di ciclabilità molto basso, una forte presenza di auto circolanti e scarse politiche di rilancio del trasporto pubblico, dalle ciclabili alle preferenziali alle nuove linee tramviarie, ci sono tante dinamiche da avviare. Nel resto dei capoluoghi del Lazio spicca Frosinone come la peggiore città per PM10 nell’aria e segnaliamo anche un’allarmante dispersione idrica delle acque potabili sia a Latina che nel capoluogo ciociaro dove quasi tre quarti della risorsa idrica si perde in reti colabrodo. Bisogna fare passi da giganti per imprimere alle città del Lazio una nuova dinamica virtuosa in termini ambientali e di qualità della vita per i propri cittadini e ci rivolgiamo ai sindaci per aprire tavoli di confronto e azioni concrete, atte a migliorare la condizione”.

 

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