Vigilantes per Ottaviani: indaga la polizia

Entro la settimana prossima la Digos consegnerà al procuratore della Repubblica di Frosinone la relazione su quanto accaduto al Fornaci giovedì. Quando la vigilanza privata è stata mandata a portare via di peso il sindaco di Frosinone.

PIERFEDERICO PERNARELLA per IL MESSAGGERO
Non è servito nemmeno che il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani facesse, come annunciato, la segnalazione al Ministero dell’Interno su quanto accaduto giovedì al multisala “Sisto” nel corso della tavola rotonda sulla vertenza acqua promossa dalla Camera di Commercio. Le indagini della Digos sono partite subito dopo il parapiglia. Un atto d’ufficio e del resto non poteva essere altrimenti. In sala erano presenti degli agenti che, nell’ambito sei servizi di controllo dell’ordine pubblico, hanno visto e filmato tutto quello che è successo. Ci sono poi i video diffusi da alcuni organi d’informazione, tra cui Il Messaggero. Insomma il caos è stato ampiamente documentato. Minuto per minuto.

È proprio su questo materiale si sta concentrando in queste ore il lavoro degli agenti agli ordini del dirigente Cristiano Bertolotti. Sotto la lente, in particolare, il momento in cui due addetti della vigilanza privata, predisposta dagli organizzatori, salgono sul palco con lo scopo di allontanare il sindaco Ottaviani, reo di aver sforato i minuti a disposizione per l’intervento.

I vigilantes sono rimasti a “piantonare” il sindaco di Frosinone per circa 2-3 minuti. È il momento clou, quello in cui Ottaviani, paonazzo in volto, rispondendo al vice prefetto Ernesto Raio, dichiara testualmente a voce grossa: «Io chiedo che si fotografi l’indicazione del presidente della Camera di Commercio di portare giù dal palco il sindaco di Frosinone. Siamo alla follia istituzionale caro prefetto: che va interrotta». Una delle due guardie giurate prova a mettere una mano sulla spalla del sindaco che si volta e tuona indispettito: «Non vi permettete, neppure lontanamente. Io sto parlando con il prefetto, quando ha terminato lui, scendo». È a quel punto che le due guardie, anche su sollecito di alcuni amministratori presenti in platea (il sindaco Marco Galli e il collega di Cassino Carlo Maria D’Alessandro), desistono dal tentativo di allontanare il sindaco e scendono dal palco.

Quello che non doveva accadere, però, era accaduto: il tentativo di allontanare in maniera “forzata” – sia pure non riuscito e durato una manciata di minuti – il relatore di un dibattito pubblico nella persona del sindaco del capoluogo, che peraltro è anche un pubblico ufficiale.

Le guardie giurate (utilizzate per allontanare anche i rappresentanti dei comitati) sono salite sul palco su “ordine” del presidente della Camera di Commercio, Marcello Pigliacelli. Al di là dell’inopportunità o della gravità sotto il profilo istituzionale, gli accertamenti in corso della Digos sono finalizzati a verificare se vi siano o meno dei profili di natura penale, magari riconducibili a una ipotesi di violenza privata. Reato perseguibile d’ufficio. Verrà comunque stilata una relazione che sarà inviata alla Procura della Repubblica che valuterà il da farsi.

Il fronte politico
E intanto si apre anche il fronte politico. Il consigliere regionale Pietro Di Paolo chiede al presidente Nicola Zingaretti di «commissariare la Camera di Commercio». «È inaudito quanto accaduto giovedì durante l’assemblea dedicata alla delicata questione della gestione dell’acqua – dichiara Di Paolo – Il presidente Pigliacelli – aggiunge – non solo ha tentato di interrompere l’intervento del sindaco di Frosinone Ottaviani durante l’assemblea ma è arrivato al punto di far salire la vigilanza sul palco per un allontanamento forzato. È un atteggiamento di inqualificabile prepotenza, contrario a qualsiasi regola democratica; Zingaretti sia garante delle istituzioni e intervenga, non faccia finta di niente, come al suo solito».

A Di Paolo ha risposto l’assessore regionale Mauro Buschini: «L’importante lavoro portato avanti dalla Camera di Commercio di Frosinone presieduta da Marcello Pigliacelli non può essere intaccato dai fatti accaduti durante l’incontro organizzato presso il Fornaci Cinema Village per dibattere sulla questione del servizio idrico. Si possono generare delle tensioni, ma quando accadono episodi del genere è inutile focalizzarsi sulla ricerca del ‘colpevole’, spesso la verità è nel mezzo ». Buschini poi attacca: «Del resto, il sindaco Nicola Ottaviani non mi sembra che possa essere considerato un campione di rispetto istituzionale. È bene, dunque, non espandere la portata dell’accadimento, ma tenerlo nei giusti confini. Non vi sono necessità di parlare di commissariamento dell’ente presieduto da Pigliacelli che possiamo considerare, per molti versi, un innovatore».

 

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