2014 – 2015: un anno vissuto inutilmente in Provincia

Un anno vissuto noiosamente. I corridoi di Palazzo Iacobucci a Frosinone sembrano un gigantesco mausoleo funerario: tutti quei marmi e quegli arazzi impolverati non fanno altro che renderlo più tetro e gelido. Non sono più i tempi degli Antonello Iannarilli che strillava ai suoi assessori e minacciava di mandare tutti a casa perché aveva scoperto che stavano cercando di fregarlo mettendosi d’accordo, alle sue spalle, con Acea. Né dei Francesco Scalia che lasciava la giunta ad accapigliarsi fino a quando gli assessori erano del tutto sfiancati per poi riprendere le redini e condurre tutti dove voleva lui.

Adesso che governa Antonio Pompeo, la riforma Delrio ha trasformato la Provincia in una specie di pensionato termale. Come se la cavano, consiglieri ed assessori, ad un anno dalla nuova esperienza?

CONSIGLIERI PROVINCIALI CON DELEGA

QUADRINI MASSIMILIANO
Delega – “Ottimizzazione interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria della rete stradale di competenza provinciale”
In altre parole, assessore alle toppe. Nel senso stradale del termine. Cancellati dai Bilanci i milioni di euro con cui riasfaltare le strade, rimasto solo il ricordo di quegli appaltoni da dividere in lotti per non rientrare nella norma che imponeva altrimenti la gara europea, con le scarse risorse a disposizione il povero assessore Quadrini può solo pianificare la sistemazione di un po’ di buche qua e là. Se gli va bene. Figlio d’arte: suo padre è quel Vincenzo Quadrini che ad Isola del Liri si è eletto sindaco da solo, dimostrando a Pd, Forza Italia ed all’intero Arco Costituzionale che oggi sono gli uomini a dare peso politico ai Partito e non più i Partiti ad accreditare gli uomini. La vulgata più diffusa ritiene che Enzo abbia mandato Massimiliano in Provincia per farsi le ossa prima di cedergli lo scettro di Isola del Liri.
Sobrio e moderato, il Consigliere più votato in provincia è uno dei riferimenti del nuovo Gruppo PD

CAPERNA GERMANO
Delega – “A.I.A, Energia, Rifiuti, Tutela Acque, Valorizzazione patrimonio immobiliare, Programmazione in materia di istruzione secondaria”
Detto anche Assessore alle Caldaie. Ma invece che interessarsi di gas e riscaldamenti, in Provincia Germano ha messo in campo tutta la scuola verolana di matrice D’Onorio. Infatti, più che l’assessore, ha svolto il ruolo di capogruppo consiliare, diventando il vero artefice della ricomposizione del gruppo PD. E (in piena scuola D’Onoriana) lo ha fatto stando ben lontano dai riflettori. Gli invidiosi ringraziano il fatto che abbia appreso da Giuseppe il sindaco e non da Bernanrdo l’Arcivescovo “Altrimenti a quest’ora era già nella stanza del presidente, al posto di Antonio Pompeo“. E’ il vero uomo di riferimento di Scalia in Provincia. Ora deve affrontare però l’esame di amministrazione: la programmazione del prossimo dimensionamento scolastico.

VELARDOCCHIA ANDREA
Deleghe: “Promozione, programmazione e coordinamento del sistema integrato di interventi e servizi sociali e sociosanitari, valorizzazione Pari opportunità, Attività in materia di Politiche migratorie, Progetti e iniziative inerenti alle Politiche Giovanili”
Non è colpa sua. Ma sta ancora cercando di capire cosa c’è di concreto nella sua delega. Un tempo la programmazione ed i servizi sociali erano una miniera di voti per qualunque assessore. Ora la miniera sarà pure rimasta: ma al suo interno è come quelle del Sulcis Iglesiente. Lui sta rovistando galleria per galleria. Ma ogni giorno che passa ha sempre più l’impressione che la riforma Delrio gli abbia affidato poco o niente. Sconsolato, ha cominciato a maturare la certezza che sia più lungo il nome dell’assessorato che le competenze rimaste. Lui però l’impegno ce lo mette. Si sta facendo le ossa: dopo l’elezione a Cassino, quello della Provincia è stato il primo vero palcoscenico di una certa importanza per il giovane avvocato. Vale per lui il discorso fatto per Quadrini (Massimiliano) senza soldi non si cantano messe.

ALFIERI DOMENICO
Delega: “Valorizzazione beni culturali, iniziative turistiche, sport e tempo libero”
E’ l’unico Sindaco dei 12 Consiglieri eletti in provincia… E si vede. Nel senso che ha capito subito che a Palazzo Iacobucci c’è ben poco da fare. E quindi si dedica più alle tematiche del suo Comune ed a quelle del suo Partito che a quelle della Provincia. E forse ha ragione lui. Dopotutto, oltre al nome, all’assessorato è rimasto ben poco: prima era stato trasferito quasi tutto a Roma con la creazione dell’agenzia regionale per il turismo, poi quel poco che era rimasto è stato cancellato con la riforma della Provincia. Allora meglio studiare da Segretario provinciale del Pd, magari ci scappa pure una candidatura alla Regione.

MAGLIOCCHETTI DANILO
Delega: “Coordinamento dei lavori delle sedute del Consiglio, Politiche Agricole – Caccia –Pesca, Politiche della Sicurezza e Polizia provinciale, Raccordo con i Comuni e con la Prefettura, raccolta e aggiornamento dati in tema di protezione civile
Qualcuno pensa che il vero presidente della Provincia di Frosinone sia lui. E che Antonio Pompeo sia una controfigura che lo sostituisce per i tagli dei nastri. Infatti: Magliocchetti appare sui giornali ed in tv perché ha affrontato un problema o avanzato una proposta, invece Pompeo lo si vede sempre alle inaugurazioni. Siamo arrivati al punto che alcuni colleghi si sono convinti che le sue siano le deleghe migliori e per questo hanno puntato i piedi e chiesto di procedere con una riassegnazione in modo da prendere loro quegli incarichi. Il fatto è che se a Magliocchetti lo metti anche a fare l’assessore alle fotocopiatrici, quello è capace di convocarti subito una commissione sulle condizioni di lavoro dei toner, inviare una richiesta alla Regione per verificare lo stato di salute della lampada, scrivere a Renzi per invocare un maggiore risparmio di energia su ogni fotocopia. E poi: su camicie e cravatte non lo frega nessuno. Secondo una leggenda, la signora Magliocchetti lo insegue per le scale ancora con il ferro a vapore in mano per eliminare anche l’ultima piega.

DI CARLO VITTORIO
Delega: “Programmazione opere pubbliche e infrastrutture, Valorizzazione Immobili scolastici”
E’ uno dei due che vorrebbero le deleghe di Magliocchetti, convinto che siano le deleghe a fare l’assessore e non l’assessore a fare le deleghe. Politico di lungo corso, dopo pochi mesi ha capito che la riforma Delrio, a piazza Gramsci, ha lasciato solo i muri, il marmo, gli arazzi e la polvere. Competenze e soldi per attuarle, nemmeno a parlarne. Le elezioni Comunali di Sora sono alle porte ed il Capo Gruppo di Forza Italia vuole candidarsi a sindaco della sua città. Qui sta morendo di noia. Anche perché, opere pubbliche sul territorio alle quali dedicarsi, senza soldi in cassa, è ben difficile vederle.

QUADRINI GIANLUCA
Delega: “Pianificazione territoriale provinciale di coordinamento, Valorizzazione Risorse idriche, razionalizzazione e controllo società partecipate”
E’ l’altro che vorrebbe le deleghe di Magliocchetti. Quando era assessore con Iannarilli erano memorabili a) i 30 chili in meno rispetto ad oggi b) le sonore strillate con Iannarilli che gli gridava di portare i progetti invece di lamentarsi e Quadrini a rispondergli che erano mesi che i progetti glieli aveva portati, e Iarrailli a strillare ancora di più; seguivano chilometrici sms di chiarimenti. Da parte di Gianluca. Antonello non rispondeva.
Memore di quei tempi, pensava di reinfilarsi nella stanza da assessore che occupava ai tempi dell’Antonello furioso. Invece l’ha trovata occupata da impiegati e funzionari che non sono voluti uscire nemmeno sotto la minaccia di far intervenire la forza pubblica. Placata l’ira nei confronti del presidente Antonio Pompeo, al quale imputava la mancanza di stanze, arredi e suppellettili varie, il Consigliere arpinate ha iniziato ad intervenire su tutto: faceva gli auguri anche ai neonati sui giornali. Poi è entrato in rotta di collisione con Abbruzzese ed ha preteso la testa – e gli assessorati – di Magliocchetti. Ora si è calmato. Calma apparente o merito di Mario?

MIGNANELLI MASSIMILIANO
Delega: “Controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale e mercato del lavoro; rapporti con l’Università, Valorizzazione formazione professionale e formazione continua. Obbligo formativo e Agenzia di Formazione”
Impallinato di lusso, è stato abbattuto con precisione da cecchino con un solo colpo esploso dal micidiale Alfredo Pallone che non gli ha perdonato a) di avere preso tutti quei voti b) di averli presi e non essere un suo fedelissimo c) di essere più amico di Beatrice Lorenzin che suo. La punizione? Nonostante fosse il più votato, il coordinatore regionale di Ncd non gli ha fatto avere la vice presidenza della Provincia. E per farlo stare ancora più male l’ha data ad uno che è entrato con i resti. La mancata nomina a Vice Presidente ancora brucia e secondo i bene informati la pratica non è stata ancora archiviata dal Consigliere cassinate. Che sia uno dritto lo si capisce dal fatto che gli è toccata la patata bollente dell’Agenzia di Formazione ed il capogruppo Ncd è stato bravo fino ad oggi a non scottarsi.

AMATA ANDREA:
Delega: Vice Presidente “Promozione, coordinamento e realizzazione di interventi nel campo economico e produttivo”
A causa del miracolo ricevuto (leggasi il punto precedente) pare che non beva mai caffè nel bar della Provincia per paura che sia passato prima Massimiliano Mignanelli a metterci dentro la cicuta; al momento di entrare nel suo ufficio fa passare prima un collaboratore, nel timore che il consigliere cassinate abbia piazzato una ghigliottina. Ed anche a casa vuole che prima assaggino il cibo nel suo piatto. Non si sa mai. I maligni dicono che è il vice presidente delegato alle inaugurazioni. Al di la di tutto bisogna riconoscergli una buona presenza in tutte le manifestazioni di rappresentanza, abilmente veicolata sui social network. Interventi o iniziative sulle politiche economiche e produttive non se ne sono visti molti, ma probabilmente non per colpa sua. Per conferme chiedere al ministro Delrio.

CONSIGLIERI SENZA DELEGA (per il momento)

CINELLI ANTONIO
È un PD puro sangue l’ex Sindaco di Monte San Giovanni Campano, fedelissimo del Segretario Simone Costanzo, fatica ad entrare in sintonia (politica si intende) con i Consiglieri di Forza Italia. Ha lavorato anche lui sotto traccia alla ricomposizione del gruppo. E’ uno dei Consiglieri di maggiore esperienza che siedono a palazzo Gramsci.

D’AMBROSIO ALESSANDRO
Auguri di pronta guarigione (pare che fosse salito per un giro sulla bicicletta di Andrea Amata alla quale Massimiliano Mignanelli aveva opportunamente sabotato i freni). Lo sfortunato avvocato cassinate ha capito prima degli altri suoi colleghi di opposizione, che in un ente di secondo livello come la provincia, l’opposizione è …..solo “virtuale”. Per questo ha offerto la sua costruttiva collaborazione nella risoluzione di alcune tematiche spinose, specie nel cassinate (vedasi vicenda istituto alberghiero). Anche lui attualmente molto concentrato sulle prossime elezioni di Cassino. Come dargli torto?

BERNARDINI GIANNI
E’l’ultimo dei Mohicani! Comune di Ferentino o provincia per lui non fanno differenza, opposizione dura senza paura, su tutto.