24 idee per battere Covid e vivere meglio quando finirà

Regione Lazio e Lazio Innova premiano i progetti vincitori dei bandi per individuare le migliori soluzioni al dopo pandemia. L'assessore Orneli: "Innovare per cambiare".

«Il Lazio vuole diventare la Regione in cui le idee che nascono nei garage e nei laboratori possano trovare cittadinanza in percorsi pubblici. E con investimenti pubblici». Il Lazio come l’America del garage nella villetta sulla Crist Drive a Los Altos in California: dove nel 1976 Steve Jobs e Steve Wozniak crearono Apple. O quella di migliaia d’altre storie geniali nate dal nulla e diventate impresa. La Regione vuole creare «Percorsi ed investimenti che aiutino queste idee a diventare realtà e generare così nuove opportunità di crescita e lavoro».

La rivoluzione viene annunciata dall’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Paolo Orneli. Lo ha detto in occasione di una premiazione emblematica. Quella relativa ai 24 progetti vincitori dell’avviso pubblico “Emergenza Coronavirus e oltre”. E poi della prima call del bando “Boost your ideas”. Bandi rivolti alla partnership tra organismi di ricerca e imprese (il primo) ad a innovatori, ricercatori, start up e piccole imprese (il secondo).

Paolo Orneli e Nicola Zingaretti (Foto Paola Onofri / Imagoeconomica)

Soluzioni per il contrasto immediato al Covid-19 ma soprattutto per una vita migliore dopo la pandemia. La Regione Lazio ci crede e per questo sta investendo in ricerca e innovazione. Lo scopo è uscire più competitiva e forte dall’emergenza Coronavirus.

Il capitale umano del Lazio

Orneli vede nell’innovazione l’input primario alle leve che dovranno sconfiggere Covid. Come? Con il cambiamento. «L’innovazione deve essere il motore del cambiamento per sconfiggere il virus».

Nuove idee che dovranno costruire un mondo più giusto e più accessibile, come hanno fatto tante delle intuizioni messe a punto nei garage del mondo. La Regione, ha spiegato l’assessore Orneli vuole «costruire un mondo più giusto, un nuovo modello di sviluppo più sostenibile e inclusivo».

Quantoi sia convointa di questa strada la Regione Lazio lo dicono le cifre. Ha investito oltre 300 milioni in sostegno a ricercatori ed infrastrutture di ricerca. Poi almeno altrettanti nella reindustrializzazione e collegamento tra mondo della conoscenza e dell’industria. La notizia è che una parte rilevante di questo ecosistema da mesi sta lavorando con le istituzioni per trovare soluzioni al Covid.

Venti milioni per gruppi di ricerca

Foto: CanStockPhoto

Orneli ha annunciato che nelle prossime settimane uscirà la seconda edizione del bando sui dottorati industriali. Nel 2020 la Regione Lazio ne ha finanziati 100 e nel 2021 intende finanziarne altrettanti. «Inoltre, uscirà la graduatoria di un altro investimento che abbiamo fatto, pari a 20 milioni di euro per finanziare i gruppi di ricerca. Puntiamo a sostenere con delle borse di studio per i prossimi tre anni, non meno di 500 giovani ricercatori».

Nello specifico sono stati finanziati 12 progetti per complessivi 2.730.148 euro. Progetti presentati in partnership da organismi di ricerca e imprese. Lo scopo è quello di portare sul mercato entro 6 mesi al massimo sia soluzioni per il contrasto al Covid-19 che strumentazioni, dispositivi, sistemi e applicazioni in un’ottica di welfare innovativo.

Dodici ottime idee…

Si tratta di medicinali, trattamenti, dispositivi medici, attrezzature ospedaliere e mediche. Inoltre strumenti per la raccolta e/o il trattamento dei dati per il monitoraggio della diffusione del virus. E ancora: strumenti per la cura dei contagiati a domicilio tramite teleassistenza, telemonitoraggio. Poi robotica, dispositivi per lo svolgimento delle attività lavorative a distanza o sul posto di lavoro in condizioni di sicurezza. Infine dispositivi per la protezione individuale da Covid-19 e per il distanziamento sociale.

Dodici progetti premiati nella prima call regionale FOTO © BURST / PEXELS

Boost Your Ideas è invece un bando – articolato in tre call – attraverso il quale sono state selezionate idee. Si tratta di intuizioni presentate da team di innovatori, ricercatori, startup e piccole imprese.

Qui lo scopo è invece trovare soluzioni e nuovi modelli di business applicabili rapidamente. Modelli e strutture operative in grado di migliorare la vita delle persone durante e dopo il Covid-19. Ma non solo, anche «di accompagnare la ripresa e favorire la creazione e lo sviluppo di impresa».

I campi di applicazione sono quelli della digitalizzazione, cultura e turismo, sostenibilità. Poi valorizzazione dei risultati di innovazione e ricerca, ripresa del lavoro, fragilità sociale. E ancora logistica e distribuzione, semplificazione della Pubblica Amministrazione.

Dodici i vincitori della prima call, che ha visto la partecipazione anche di 24 partner qualificati (tra aziende, investitori, open data company, pubblica amministrazione). Si primi due è andato un premio di 20mila euro ciascuno e un percorso di accompagnamento per l’ingresso nel mercato. Agli altri dieci un contributo di 5mila euro e un percorso di formazione mirato a sviluppare e definire ancora di più il loro progetto.

Il 15 marzo scadrà la seconda call e a giugno ce ne sarà una terza.

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