Il mistero delle cinque assunzioni saltate

Prima riunione di Maggioranza del 2018 ad Anagni. Scoppia il caso Massa: cinque posti che improvvisamente vengono bloccati. Dicono che sia per colpa del Bilancio. Il Consiglio dovrà metterci una pezza.

Franco Ducato

Conte del Piglio (ma non) in Purezza

Uno pensa: le vacanze di Natale saranno servite. La pausa ed i buoni sentimenti che sono ancora nell’aria avranno portato buoni consigli, tanto da far rinfoderare tensioni e coltelli.

Macché. La prima riunione della maggioranza di centrosinistra ad Anagni del 2018 si è svolta martedì scorso con lo stesso sottofondo musicale di tante delle precedenti riunioni che hanno caratterizzato il 2017.

 

Ovvero, con uno scambio incrociato di accuse e rinfacci che hanno messo in secondo piano l’ordine del giorno che era stato portato in discussione. Con punti che sono stati, guarda un po’, messi da parte e rinviati a data da destinarsi. Ed altri che hanno invece catalizzato discussioni e litigi.

 

Un modo di fare non nuovo nella maggioranza.

 

A fare le spese della discussione permanente sono stati, all’inizio, due punti, tutto sommato, non di impatto sconvolgente per la citta, come il regolamento per l’arredo urbano e quello per l’uso della Sala della ragione. Punti, alla fine, ritirati e rinviati per mancanza di accordo.

 

Un po’ più complicato invece il dibattito su quello che si annuncia invece come il prossimo caso di discussione in città, dopo le polemiche per il mancato ricorso al Tar sul caso Marangoni.

 

È di queste ore infatti la polemica per cinque licenziamenti nella pianta organica del comune. Licenziamenti che sarebbero stati, genericamente, attribuiti alla mancanza di risorse economiche necessarie a supportare le assunzioni.

 

Solo che la realtà sarebbe (sarebbe) appena più complessa. Ed anche imbarazzante. Pare infatti (pare) che tutto sia stato causato dalla mancata approvazione del bilancio consolidato del 2017. Una situazione (eventualmente) analoga a quella accaduta a Massa e fnita sulla prima pagina di Repubblica (leggi qui) Una svista (?) che avrebbe provocato il blocco delle cinque assunzioni previste proprio nel bilancio.

 

Con ogni probabilità tutto verrà sanato nel prossimo consiglio comunale in programma il 9 gennaio. Ma qualcuno un po’ di domande se le è fatte. Come questa, ad esempio: nell’albo pretorio del comune c’è una delibera in cui il bilancio consolidato del 2017 viene dato per approvato. Se così è, perché i licenziamenti?

Anche di questo si è parlato, martedì sera. E le voci riportano di un assessore al Bilancio non esattamente sereno in merito. In attesa di un consiglio comunale ancora più caldo dei precedenti.

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