A Porte Aperte – Barillari: ‘Appalti Asl dietro la cacciata del manager’. Fusco gela Picano

Colpi di scena a ripetizione nel corso del numero 212 di A Porte Aperte su Teleuniverso. Isabella Mastrobuono è stata vittima di un’imboscata politica legata alle nomine, alle promozioni che doveva effettuare e forse anche agli appalti milionari da assegnare: lo ha detto il consigliere regionale Davide Barillari (Movimento 5 Stelle) , ospite in studio assieme al consigliere Mario Abbruzzese (Forza Italia) già presidente d’aula ed a Umberto Fusco coordinatore regionale e delle province del Lazio del movimento Noi con Salvini. Fusco ha gelato le aspirazioni di Gabriele Picano, Antonio Occhiuto e gli altri aspiranti segretari provinciali: nessuno di loro prenderà in mano il timone del movimento.

Si comincia con la Sanità. Davide Barillari avanza accuse chiare e pesanti.

Isabella Mastrobuono ha consegnato al Tar il suo ricorso contro la bocciatura da manager della Asl di Frosinone: voi denunciate che ci sono state cose poco chiare. Quali?

Le valutazioni su Isabella Mastrobuono sono state generiche, appena una pagina e mezza per valutare 18 mesi di Sanità nella provincia di Frosinone, inoltre i valoro riportati nella valutazione sono sballati. Abbiamo chiesto spiegazioni a chi l’ha valutata e ci siamo sentiti rispondere che fino ad un certo periodo ci sono state alcune norme che poi sono cambiate, come a dire che ci sono stati due diversi metri di valutazione. Non è stata una valutazione trasparente, i verbali riferiscono di valutazioni inappropriate, talvolta basate non su dati di fatto ma su ‘quanto riferito da altri’.  

E’ stata un’imboscata politica?
Si, perché Isabella Mastrobuono ha svolto il suo ruolo in maniera tecnica documentabile e così ha dato fastidio a qualche politico. Forse non ha accontentato alcuni politici: Mauro Buschini ha chiesto posti e promozioni.

Affinché non ci siano dubbi: quello che afferma su Buschini è un’ipotesi che lei fa oppure è un’affermazione?

Avevamo dei dubbi ma poi abbiamo avuto conferme. E nella prossima seduta di Consiglio regionale forniremo i nomi di chi doveva essere promosso. Chi viene messo nel posto giusto decide anche sugli appalti e non solo. Bisognava fare 130 promozioni. C’erano gare per 60 milioni di euro da assegnare: forse la manager ha mandato all’Anti Corruzione qualche gara che si preferiva non ci arrivasse. E’ il sistema di spartizione del Partito Democratico.

Questo ‘sistema di spartizioni’ come lo chiama lei faceva riferimento solo al Pd oppure anche Mario Abbruzzese aveva un ruolo?

Anche Mario Abbruzzese aveva un ruolo, anche lui ha fatto pressione sui sindaci.

L’ex presidente del Consiglio Regionale balza sulla poltrona e diventa un fiume in piena:  Non ho mai avuto a che fare con Isabella Mastrobuono, non sono mai andato a chiederle né posti né promozioni, non l’ho  ai incontrata, l’ho vista solo il giorno del suo insediamento. Ho fatto una battaglia costante contro la Mastrobuono: non ha saputo costruire un’alleanza di confronto con le istituzioni, ha preso in giro le istituzioni del territorio, ha detto menzogne ai sindaci e fatto ai sindaci promesse che non poteva mantenere. Dal punto di vista politico è stata irriguardosa ed irrispettosa verso i sindaco, verso il territorio e verso i cittadini: si riferiva a questa terra chiamandoci ‘i ciociaretti’ . Dal punto di vista tecnico, i servizi che ha dato al territorio dicono che la Sanità in provincia di Frosinone non funziona.  Se non funziona è colpa della politica, un fallimento di Zingaretti e del Partito Democratico, che oltretutto non è stato nemmeno capace di ottenere, al posto di Mastrobuono, un manager o un commissario del nostro territorio. E ribadisco che non ho mai segnalato promozioni a Mastrobuono.

Umberto Fusco è piombato sulla scena politica locale come una tempesta: mentalità pragmatica del Nord, azzeramento degli incarichi, i coordinatori Picano e Occhiuto messi momentaneamente in secondo piano e privati di ogni potere, chi ammettere nel movimento Noi con Salvini lo deciderà Fusco. Revocati anche gli accordi elettorali. Ma perché?

Abbiamo azzerato gli incarichi per fare chiarezza. La gestione del Lazio è passata nelle mani del senatore Gianmarco Centinaio, capogruppo della Lega Nord a palazzo Madama e quindi ha voluto rivedere tutto. Mi ha incaricato di compiere una ricognizione, ho iniziato da appena una settimana. Nei prossimi giorni ultimerò gli incontri e poi convocherò una conferenza stampa per annunciare chi sono i referenti sul territorio. Ma sia chiaro: avranno il compito di far radicare Noi con Salvini. Fino alle elezioni del 2016 io resterò coordinatore del Lazio e delle province del Lazio. Gli accordi politici li vedremo verso febbraio.

Mario Abbruzzese lancia subito un segnale ad Umberto Fusco

E’ logico fare l’accordo con Salvini. E’ nella natura delle cose. Per questo invito il coordinatore regionale Fusco a velocizzare l’azione. Il processo è già stato avviato a livello nazionale e noi vogliamo fare sul territorio la stessa cosa che abbiamo visto a Bologna quando sono saliti insieme sul palco Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Nei prossimi giorni terremo una convention degli amministratori locali del territorio: abbiamo invitato Fratelli d’Italia ed invito Noi con Salvini a partecipare. Non possiamo arrivare a febbraio per definire le alleanze elettorali: occorre un incontro da tenere prima di febbraio per definire il quadro politico.

Nell’elenco dei possibili alleati non mette Ncd. La settimana scorsa Alfredo Pallone, coordinatore regionale del Nuovo Centrodestra di Alfano, ospite a sua volta di A Porte Aperte aveva detto che mai più avrebbe fatto accordi politici con Abbruzzese perché li disdice  la notte prima di onorarli. E se non fosse chiaro il concetto detto in tv una settimana fa, proprio in giornata ha detto a Corrado Trento su Ciociaria Oggi «posso fare accordi politici con tutti, meno che con Forza Italia di Mario Abbruzzese. Sottolineo “di Mario Abbruzzese”».

Abbruzzese torna un fiume in piena: Forza Italia non ha proprietari. Pallone è abituato a gestire il Partito come una cosa personale: ha avuto tutto da FI e poi è stato lui ad essersene di notte dal Partito. Mi rimprovera il mancato accordo per eleggere il presidente del consorzio Asi? Non avevano i numeri per rispettare l’accordo che avevamo raggiunto quindi l’accordo l’ho fatto con altri. L’accusa di essere inaffidabile la rispedisco al mittente.