Picano e Abbruzzese a mani vuote: Fusco blinda Noi con Salvini

Viaggio a vuoto a Milano: il chiarimento politico tra NcS e Gabriele Picano lascia le cose come sono. Il Movimento resta nelle mani di Fusco

Niente pennacchi da generale, niente feluche da ambasciatori. Brutte notizie da Milano per Gabriele Picano ed Antonio Occhiuto. Gli ex coordinatori provinciali non avranno alcun bastone da maresciallo per guidare il movimento Noi con Salvini in provincia di Frosinone. L’attuale coordinatore regionale Umberto Fusco resterà commissario delle province del Lazio almeno fino al 2016 con possibilità di proroga d’ufficio fino al 2018.

Le relazioni arrivate a Roma prima e spedite a Milano poi, quei report che hanno indotto Matteo Salvini ed il suo braccio destro Gian Marco Centinaio a congelare tutto ed a spedire di corsa Fusco come plenipotenziario con ogni diritto ed ogni potere, ora trovano ulteriori conferme dalla ricognizione che è stata avviata dall’arcigno ex ufficiale viterbese.

Chi ha letto le relazioni arrivate a Palazzo Madama e poi a Milano assicura che siano di una chiarezza disarmante: Picano ed Occhiuto vengono definiti – in sostanza – brave persone, dotate di esperienza politica, fornite della necessaria capacità organizzativa. Ma proprio per questo risultano inadatti al ruolo di coordinatori provinciali. Il profilo dettato da Salvini e Centinaio è chiaro: i referenti non devono suscitare l’impressione di essere dei riciclati che cavalcano il movimento. Attenzione bene: il testo non dice ‘non devono essere dei riciclati‘ ma ‘non devono nemmeno suscitare l’impressione di essere …“. Letti i report pare che l’ordine sia stato: ‘Rimane Fusco fino al 2016 e dopo le elezioni decidiamo se prorogarlo fino al 2018, sta lavorando bene’.

A Milano, leggendo il report, hanno scoperto la cialtroneria tipicamente borbonico – papalina che è diffusa in zona: oltre alle chiacchiere non hanno trovato niente che attestasse il radicamento del movimento Noi con Salvini sul territorio. C’è gente che giura di essere militante da almeno due anni, di saper parlare lùmbard meglio di Umberto Bossi, di baciare la foto di Pontida ogni notte prima di spegnere la luce. Balle. Non è stata fatta una sola tessera che sia una. Non risulta una sola festa per aggregare la gente e far radicare il movimento. Non c’è un versamento con cui sostenere la struttura così come avviene al nord di Firenze.

La sostanza richiesta da Milano è ben altra. Se n’è accordo anche Mario Abbruzzese. Il navigato ex presidente del Consiglio Regionale del Lazio, abilissimo nell’intavolare trattative, fare e disfare accordi politici, ha incontrato due volte Umberto Fusco per cercare di arrivare a sintesi e stringere un accordo in chiave elettorale per le prossime comunali. Ci ha tentato in tutti i modi, mettendo sul tavolo anche e soprattutto gli accordi già raggiunti nelle grandi città italiane tra Forza Italia, Fratelli d’Italia e Noi con Salvini.

E’ tornato a mani vuote. Fusco, abituato a difendere le trincee in Somalia quando era ufficiale, non ha ceduto di un millimetro. Di accordi si parla a febbraio, prima si radica il movimento. E poi si sceglie con chi fare accordi. Perché Noi siamo con Salvini.