«Alfieri e Caperna? Gente senza prospettiva che sa vedere solo nel suo cortile»

Affonda il bisturi il dottor Ettore Urbano.

Non nella carne di uno dei pazienti piovuti di notte nel Pronto Soccorso di Cassino, dove è primario ormai da anni. Ma nell’anima del Partito Democratico ed in quella dell’ente Provincia di Frosinone: nel primo milita fin da quando ha partecipato alla fondazione, nel secondo è stato assessore.

Tolto il camice verde, indossa la camicia con la cravatta. Agita un fascicolo e dice: «Questi ormai hanno perso il lume della ragione». Nel frontespizio c’è scritto: “Decreto del Presidente della Provincia di Frosinone n°175 del 20/11/2015 . Oggetto Piano Provinciale Dimensionamento rete scolastica – Anno Scolastico 2016/2017”. E’ il piano che ridisegna la mappa delle scuole su tutto il territorio provinciale: quelle da chiudere, quelle da tenere aperte, quelle da accorpare o da trasferire. Le pagine delle scandalo, per Urbano sono le numero 6 e 7. Lì c’è scritto “Mantenimento del Liceo Scientifico Sulpicio di Veroli. Istituzioni di sedi staccate: – si chiede istituzione di sede staccata del’IIS Baronio di Sora presso Veroli e sede staccata dell’IPSSAR sez. Alberghiero presso la casa di reclusione di Paliano”. La dignosi di Ettore Urbano è chiara: «Qui ormai la politica non esiste più».

Come mai? «Di certo la moda di Masterchef è contagiosa e tanti giovani intendono formarsi nell’arte culinaria e della ospitalità alberghiera ma mi chiedo e chiedo, al presidente della Provincia Antonio Pompeo, non bastano Fiuggi e Sora, in un momento in cui si tende a ridurre e concentrare Enti ed Istituzioni? La stessa Provincia è stata ridotta nelle competenze, così come si prevede per il Senato della Repubblica? Come mai mettere nuove sedi dell’Alberghiero anche a Paliano e Veroli? La risposta me la sono data da solo».

L’attacco è frontale: alzo zero e fuoco d’artiglieri. Contro tre bersagli. Il primo è il candidato (a sua insaputa) alla segreteria provinciale del Pd Domenico Alfieri. Il secondo è il consigliere comunale di Veroli Germano Caperna, che ha intessuto le strategie culminate con il riavvicinamento dei due gruppi Pd in Consiglio Provinciale. Il terzo è il presidente della Provincia (pur in mancanza di prove) Antonio Pompeo. «E’ evidente il buon lavoro campanilistico da “Cicero pro domo sua”, degli Amministratori di questi comuni che siedono in Consiglio Provinciale: Domenico Alfieri e Germano Caperna. Ottimo lavoro di lobby territoriale!»

Anche se fosse? Hanno chiesto una scuola per il loro territorio. Quindi? E’ spietata l’analisi di Ettore Urbano, già segretario provinciale della Margherita che poi confluì nel Pd: «Manco a dirlo Pompeo, Alfieri e Caperna sono tre validi miei compagni ed amici di partito! Ho pensato deve esserci stata una bella discussione nel gruppo provinciale del PD o forse nelle sedi di Partito, sui programmi e non sugli organigrammi. Ci deve essere stata una visione di politiche di sviluppo, che sò, Turismo, Enogastronomia, forse il Giubileo. Il rilancio della depressa area nord della provincia mortificata dai veleni della Valle del Sacco? C’è bisogno di due sedi staccate di Istituti Scolastici? Boh, forse ero distratto io!»

Se qualcuno avesse ancora dubbi, è chiaro che il tiro è politico. E la strategia è altrettanto chiara: obbligare il partito ad una riflessione. «Punto primo. Il Congresso Provinciale del PD deve stabilire se la dimensione provinciale di un Partito debba coincidere con la promozione e la tutela di tutte le comunità, nessuna esclusa, dei 91 Comuni della Provincia di Frosinone, lunga 90 e larga 60 km, che va da Paliano a San Vittore del Lazio, da Sora ad Ausonia! Visto che gli organigrammi, i nomi, le poltrone (sic!) tutti dicono che non interessano nessuno! Deve essere un Partito che abita e dà voce e tutela e sostiene le “periferie”. Oltre che dei territori, anche quelle esistenziali. Io credo proprio di si! Già sarebbe un significativo passo avanti in un cosiddetto “percorso unitario”».

Avesse fatto un pensierino alla segreteria provinciale del Pd? Un candidato ‘terzo’ che non sia né Simone Costanzo né Domenico Alfieri, in effetti lo stanno cercando. «Non sono candidato a nulla».

Ma è sicuro di poter salire sul pulpito e fare la morale ad Alferi e Caperna? In anti anni di Provincia e di Ater, mai fatti piaceri alla sua Piedimonte San Germano? «Quando ero presidente dell’Ater di Frosinone furono programmati e in parte realizzati interventi da Paliano a S.Elia Fiumerapido; da S.Giorgio a Liri, a Ceccano ad Alatri; da Supino a Sora; da Frosinone a Ceprano; da Castelliri a Pico; da Arce a Pontecorvo, da Aquino a Roccasecca, da Monte S. Giovanni Campano a Pico. Perchè no, anche a Piedimonte San Germano. Mi fu proposto anche di acquistare immobili già realizzati a Veroli, Acuto, Collepardo, Sora, Pontecorvo ,ma…non era conveniente per l’ATER e non se ne fece nulla».

Anche per questo Ettore Urbano è un po’ che si tiene distante dalla linea del fronte Pd. Ancora per molto?

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