Pd, dialogo in salita? Macché, ecco il gruppo unitario

L’annuncio arriva via Facebook. Campeggia sulla pagina di Antonio Pompeo, presidente dell’Amministrazione Provinciale di Frosinone. La frattura è sanata, due anni e mezzo di veleni e polemiche finiscono in soffitta: i due gruppi nei quali il partito Democratico si era scisso al momento di eleggere il presidente della Provincia sono tornati ad unirsi.

Accanto alla foto che li ritrae sorridenti ed abbracciati nell’anticamera dell’ufficio di presidenza, c’è il testo con cui si dice che “Oggi abbiamo costituito il gruppo unico del Partito Democratico alla Provincia di Frosinone. Adesso #unità#condivisione a tutti i livelli, perché abbiamo importanti responsabilità di governo del territorio e sfide elettorali a breve scadenza per le quali dobbiamo remare tutti dalla stessa parte.  Alla #Provincia abbiamo dimostrato che #sipuòfare “.

Il messaggio più importante, come sempre, è quello che non è scritto nero su bianco. E’ quello che sta tra le righe. Destinatari, i vari Ermisio Mazzocchi, Ettore Urbano, Aldo Antonetti e tutti gli altri che in questi giorni hanno interrotto il loro letargo politico tornando a fare una capatina dalle retrovie alla prima linea. Tanto per ricordare che, anche se defilati, comunque sono sempre organici al Partito e ne rappresentano un elemento del dibattito. Insomma, i nomi giusti – dai rispettivi punti di vista – per sbloccare l’empasse nel caso  in cui, in vista del prossimo congresso, ci fosse una contrapposizione tra il blocco che sostiene il segretario provinciale uscente Simone Costanzo ed il blocco che sostiene Domenico Alfieri (candidato a sua insaputa, in quanto continua a negare di esserlo) .

La risposta ai distinguo arrivati nei giorni scorsi è la costituzione del gruppo unitario in Provincia: il dialogo tra il fronte di Francesco De Angelis e quello di Francesco Scalia è reale e porterà o ad una candidatura unitaria (ipotesi più probabile) oppure ad un confronto che non sia né lacerante né divisivo ma che restituisca una maggioranza ed un’opposizione interna reciprocamente legittimate dal voto.

Sabato Francesco De Angelis riunisce i suoi colonnelli (leggi qui il precedente) e detterà la linea. Forse farà luce anche sulle voci arrivate in mattinata da Roma: prima della fine dell’anno potrebbe tornare a dover fare la valigia e rimettersi a fare il pendolare tra Strasburgo e Bruxelles. Ci sarebbe un posto nel Parlamento Europeo che starebbe per liberarsi. Dipende. Da Matteo Renzi, dalla sua decisione per la candidatura a sindaco di Roma e per un eventuale puntellamento del Governo.

 

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