Iannarilli in campo? Ed è subito caos

Un terremoto. Come tutte le volte che di mezzo c’è Antonello Iannarilli. Appena il tempo che l’indiscrezione filtri sulla rete e la notizia della sua disponibilità a candidarsi a sindaco (leggi qui il precedente) scatena le reazioni.

I primi ad intervenire sono proprio quelli che Forza Italia individua come i possibili alleati, quelli più naturali e più vicini per convinzioni politiche e per programmi. Roberto Addesse risponde via Facebook e commenta la candidatura di Iannarilli a sindaco dicendo «Se è così si è persa una grande occasione per andare insieme…»

Trascorre mezz’ora ed arriva la replica dell’ex deputato ed ex presidente della Provincia di Frosinone: «Caro Roberto non capisco come interpreti le cose. Voi avete scelto un candidato autonomamente e Forza Italia non può proporre il suo? Io non posso decidere di scendere in campo? Vedi, la mia scelta è stata molto ponderata: è come se fosse un dovere per la mia città dare la mia disponibilità… Perché Alatri ha bisogno di chi combatte a volto scoperto, di chi non tradisce, di chi non fa giochi dal basso livello, di chi non si vende per un piatto di lenticchie, di chi ha esperienza e non ha nulla da nascondere… o altri interessi…»

Più cauto l’avvocato Enrico Pavia: non commenta, aspetta prima che ci sia un documento ufficiale di Forza Italia. Ma a qualcuno che gli sta molto vicino ha detto «Se è così, bisogna convocare tutti quelli che potrebbero far parte della coalizione, prendere atto della disponibilità data da Antonello, individuare insieme a loro un percorso attraverso il quale determinare il candidato sindaco unitario, altrimenti si rischia di andare muro contro muro».

Il rischio è quello di sbagliare l’approccio. E la conseguenza sarebbe che i principali alleati potrebbero diventare i principali avversari.