Poche lacrime per il compagno Cossutta

«Il pugno alzato, il cuore al passato con la testa al futuro, per salutare il compagno Cossutta» il presidente del Partito Democratico della provincia di Frosinone Sara Battisti commemora così lo storico dirigente del Pci Armando Cossutta morto ieri pomeriggio nell’ospedale San Camillo di Roma all’età di 89 anni.

Sono stati in pochi, tra gli esponenti della Sinistra della provincia di Frosinone a commemorare quello che viene considerato il più filosovietico dei comunisti italiani, fondatore di Rifondazione comunista dopo la trasformazione del Pci e poi del partito dei comunisti italiani.

Commosso Oreste Della Posta, attuale segretario provinciale dei Comunisti d’Italia e che seguì Cossutta dal Pci a Rifondazione Comunista e poi nel PdCI quando ci fu l’ulteriore strappo. Per Della Posta «è scomparso l’ultimo vero comunista, che mai si pentì delle sue scelte perché nulla aveva di cui pentirsi: uomo che conobbe a fondo il movimento operaio e che ne difese le battaglie sempre, coerente fino in fondo. Ciò che ha fatto ne rende immortale il ricordo».

Per lo storico della Sinistra ciociara Ermisio Mazzocchi «Se ne va un dirigente politico coerente, leale, saldo nelle sue posizioni, con una sua semplice umanità. Un saluto a un compagno con commozione e riconoscenza».

Dice il segretario del Partito Socialista di Frosinone, Vincenzo Iacovissi «Di Armando Cossutta non condividevo idee, posizioni politiche e dogmatismo. Eppure ha lottato sempre per difendere le proprie convinzioni, con coerenza e personalità. Un gigante rispetto al deserto attuale».