Salvati batte un colpo: al medium risponde Foglietta

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

Antonio Salvati batte un colpo. Come quelle anime morte che vengono evocate durante le sedute spiritiche. E che se nessuno andasse a disturbare, con tanto di tavolino, catena delle mani, medium, non si sognerebbero mai di manifestarsi.

Batte un colpo il portavoce provinciale di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale per ricordare a tutti di essere lui al timone del Partito. E di tenerlo ben saldo nelle mani.

Meglio rompere il silenzio tombale e dare in calcio alle malelingue (leggi qui il precedente) che insinuano possibili rovesci. Cose che accadono quando non si controllano bene tutte le province del (piccolo) impero.

Il colpo che il portavoce Salvati batte è quello in calendario per venerdì 18 alle ore 15 al Cesari di Frosinone: a certificare la sua esistenza in vita (politica) sarà l’onorevole Fabio Rampelli capogruppo alla Camera dei Deputati.

Oltre a confermare che Salvati è saldamente in sella e nessuno intende scalzarlo (le cose non stanno così) verrà anche a tenere a battesimo un nuovo arrivo nel Partito fondato da Giorgia Meloni. Un giovane enfant prodige della politica ciociara venuto ad iniettare nuova linfa nelle vene di Fratelli d’Italia? Insomma.

Il nuovo (si fa per dire) arrivo è Sandro Foglietta, già federale del Movimento Sociale Italiano, già membro del Comitato Centrale di Alleanza Nazionale, già consigliere provinciale di An, già consigliere regionale del Lazio, già portavoce politico di Francesco Storace, già parlamentare europeo, bi sindaco in carica a Supino, uscito dalla scena politica regionale quando ha rifiutato d’aderire al nascente Popolo delle Libertà per contrasti inconciliabili con il senatore Giuseppe Ciarrapico.

Cosa lo ha folgorato ora sulla via di Meloni – Salvati – Ruspandini – Caligiore? Si sussurra che qualcosa c’entri un suo assessore: quel Giovanni Di Giorgi che fu sindaco di Latina, poi sfiduciato e mandato  a casa dalla sua stessa maggioranza, che per questo avrebbe dovuto lasciare il (non) modesto incarico nazionale presso l’associazione dei Comuni italiani. E chi gli ha salvato l’incarico e l’indennità? Quella vecchia volpe di Sandro Foglietta (leggi qui il precedente) nominandolo assessore nel suo Comune che con Latina c’entra tanto quanto Antonello Iannarilli con la danza classica.

Misteri tirrenico – Lepini. Sta di fatto che i due devono avere scoperto tante affinità politiche in comune al punto di decidere d’andare a coabitare nello stesso Partito.

Foglietta, in scadenza del secondo mandato (ha indossato la fascia di sindaco nel 2006) ha già messo nel mirino il prossimo impegno; a Roma lo si vede sempre più spesso negli ambienti dei vecchi camerati. Gente che di politica ne mastica molta e da molto tempo. E dicono che quella di Foglietta sotto la bandiera di Fratelli d’Italia sarà una terza vita politica.

Così anche Salvati potrà stare tranquillo: in caso di rovescio avrà la consapevolezza di poter sempre contare su una resurrezione alla Foglietta.