Forza Italia, Frosinone si ribella a Ciacciarelli. Altolà ad Abbruzzese

La coltellata alla schiena di Adriano Roma sferrata da qualcuno che comanda all’interno di Forza Italia ha scatenato la rivolta dei colonnelli che stanno a Frosinone. Nessuno sapeva dell’operazione che ha fatto saltare il rientro dell’ex coordinatore provinciale del Partito, nel capoluogo nessuno conosceva la nomina del giovane Giammarco Florenzani allo strategico ruolo di Responsabile Organizzazione, nessuno condivide la linea che è stata scelta. Soprattutto, tutti sono infuriati perché sono stati tenuti fuori da tutte le decisioni. Ancora una volta.

Apre il fuoco Adriano Piacentini, capogruppo di Forza Italia al Comune di Frosinone. In un’intervista rilasciata a Corrado Trento di Ciociaria Editoriale Oggi in edicola tra qualche ora dice «Non condivido nulla della gestione relativa alla nomina del responsabile del settore organizzazione del coordinamento provinciale».

Una sconfessione su tutta la linea. E se il messaggio non fosse abbastanza chiaro, aggiunge: «Dico subito che non c’è nulla di personale, ma il metodo utilizzato è sinceramente intollerabile».

Il problema non è la nomina di Florenzani. Ma è che ancora una volta tutti sono stati tenuti fuori: «Di questa nomina non sapeva nulla nessuno e mi chiedo perché. Aggiungo che è inaccettabile che decisioni del genere vengano assunte senza neppure sentire il bisogno di mettere al corrente chi a questo Partito ha dato e continua a dare tutto. Non è questa la strada che conduce in paradiso, il coordinatore provinciale deve saperlo. Il gruppo di Frosinone è convinto che Forza Italia debba recitare da protagonista nel panorama politico e nel centrodestra. Ma è arrivato il momento di dire basta al fatto che il capoluogo continui ad essere bypassato in termini di rappresentanza politica del Partito e perfino in “peso” specifico. Va bene che bisogna rispettare tutte le sensibilità e le varie “anime”, ma pretendiamo rispetto anche noi. Quanto successo non deve e non può ripetersi».

Il bersaglio è il coordinatore provinciale Pasquale Ciacciarelli ma il vero destinatario del messaggio è Mario Abbruzzese. Frosinone non accetta che il Partito venga gestito a sua insaputa, senza tenere conto del peso elettorale che Frosinone mette sul piatto della bilancia.

Il silenzio di Mario Abbruzzese ha i minuti contati. In giornata o prenderà una posizione autorevole con la quale spegnere l’incendio o rischia di dover mollare il coordinatore provinciale.

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