Forza Italia, tutti (o quasi) a tavola con Tajani

Il tavolo è prenotato al Grand Hotel Palazzo della Fonte di Fiuggi. La reservation è a nome di Tajani: il vice presidente del Parlamento Europeo riunisce i suoi colonnelli ciociari e lo fa a tavola.

Il  menù conta tortino di carciofi come antipasto, risotto alla zucca e poi brasato di manzo, nessuno o quasi ha voluto il dolce, tutti hanno preso il caffè: Antonio Tajani si è accomodato al centro, Mario Abbruzzese alla sua destra, Danilo Magliocchetti alla sua sinistra. Chissà se è un caso o una scelta strategica il fatto che lo abbiano accerchiato, evitando così che il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani potesse eventualmente sussurrargli qualcosa all’orecchio. E chissà se è un caso oppure una scelta strategica quella attuata da Antonello Iannarilli che si è presentato solo pochi minuti dopo le 15 senza sedersi a pranzare: è venuto “già mangiato”. E chissà ancora se è un caso che proprio nel giorno del pranzo al Palazzo della Fonte la vice coordinatore provinciale Alessia Savo abbia deciso di sbattere la porta in faccia al Partito.

Segnali. Quelli della politica con le sue strane liturgie ed i suoi riti. A tavola è stato ribadito tutto ciò che già si sapeva: nessuna rivelazione, nessuna decisione strategica. Quelle si prenderanno su altri tavoli. O forse sono state già prese: così come sostiene una vulgata secondo la quale nella prossima tornata elettorale Abbruzzese verrà schierato in lista per Montecitorio, lì dove il capolista sarà Tajani; Iannarilli invece si giocherà la partita alla Regione, dove il suo vero avversario non sarà Pasquale Ciacciarelli ma il candidato più forte a Latina, dal momento che con le nuove percentuali, al momento, si prevede un solo eletto nel basso Lazio.

Se anche così fosse, quei patti dovrebbero essere rivisti. La presenza a tavola del sindaco di Frosinone serve anche a ricordare un ‘dettaglio’ che la componente di Forza Italia che fa capo a Frosinone c’è e vuole essere contata.