Lo specchio di Biancaneve che agita i sonni del Pd

Specchio delle mie brame, chi è il più renziano del reame?” Tutte le mattine il rito viene ripetuto dai tre parlamentari del Partito Democratico in carica.

Francesco Scalia spera che lo specchio risponda: “Sei solo tu, mio signore”. Ma quella risposta non arriva perché la tattica di Matteo Renzi è far credere a tutti di far parte del Giglio Magico. L’assenza di Scalia all’ultima Leopolda è stata annotata nell’agendina di Luca Lotti, il vero braccio destro (e armato del premier).

Maria Spilabotte fa la stessa cosa, ma i potenti “infiltrati” dell’ex sindaco fiorentino (che naturalmente controlla perfino lo… specchio) stanno ancora cercando di capire se il legame politico della senatrice con il renziano dal cuore dalemiano Francesco De Angelis sia ancora saldo. Cioè, hanno litigato per davvero oppure no?

Poi c’è Nazzareno Pilozzi, che ripete a tutti di conoscere personalmente Maria Elena Boschi. Però Pilozzi proviene da Sel di Niki Vendola e insomma per essere renziani di ferro bisogna avere un curriculum duro e puro.

In ogni caso lo specchio, con insolita voce fiorentina ripete agli interroganti: “Certamente sei renziano, ma chi non lo è oggi? Devi impegnarti di più. Ma lo sai che tra i più renziani in assoluto c’è Beatrice Lorenzin, che milita nell’Ncd? E che in Ciociaria la Lorenzin ha come referente Alfredo Pallone?”.

Vuoi vedere che tra Scalia, Spilabotte e Pilozzi il più renziano è… Pallone?

Naturalmente l’obiettivo è la candidatura alla Camera da capolista. Siccome l’Italicum obbliga i partiti a riunirsi, nessuna sorpresa è esclusa. Fatto sta che Scalia, Spilabotte e Pilozzi sono in fibrillazione e curiosamente fanno tutti e tre lo stesso sogno. Cioè, lo stesso incubo. Alla domanda, lo specchio risponde: “Non sei tu, il più renziano è Antonio Pompeo!”.
Poi si svegliano sudati e preoccupati. Non riuscendo a prendere sonno.