L’agenda di Mario, il caffè con Luca. E il crocerossino Adriano

Mario Abbruzzese scende dalla montagna. E toglie gli sci: la settimana bianca è finita. E con lei anche il periodo di ricreazione in Forza Italia. Il leader ha dato un’occhiata ai giornali, letto qualche mail e poi si è messo al telefono. La riunione che il coordinatore regionale Claudio Fazzone sta per convocare a Roma? E’ l’ultimo dei pensieri che ha segnato in agenda. E non lo ha messo sotto al voce ‘Problemi’. Alle scorse Europee gli ha garantito un’ondata di preferenze per il suo sodale Armando Cusani (già presidente della Provincia di Latina, sospeso dalla carica in base alla Legge Severino), alle prossime politiche se Forza Italia vuole raggiungere il quorum con cui eleggere almeno un deputato tra Frosinone e Latina sa che deve bussare alla porta di Abbruzzese (leggi qui il precedente). L’uomo delle preferenze è lui, chi porta i voti è Mario: e le macchine da voti, sotto elezioni, sono intoccabili. Soprattutto in un periodo nel quale nella Capitale tutti stanno smobilitando.

La mattinata Mario Abbruzzese l’ha passata al telefono. Ha sentito il fido Danilo Magliocchetti per avere un resoconto dettagliato sulla situazione a Frosinone. Poi ha chiamato un paio dei big nel Partito del capoluogo e stemperato qualche situazione. Un paio di sms e poi ha composto il numero del coordinatore provinciale Pasquale Ciacciarelli: lo ha rassicurato.

Poi si è seduto sulla veranda del caffè Moro a Frosinone. Lo ha bevuto con Luca Sellari, consigliere d’amministrazione e vice presidente del Consorzio industriale Asi nominato in quota Forza Italia ma presente alle riunioni della direzione provinciale del Partito Democratico, cui lo ha introdotto Francesco Scalia. Hanno fatto un giro d’orizzonte politico.

Prima di rimettersi in macchina ha controllato l’agenda e individuato la nota Roma. Stava per imboccare l’autostrada e dirigersi verso la Capitale. Poi si è ricordato di un’altra cosa da fare: ‘con’ Roma e non ‘a’ Roma. Si è fatto raggiungere da Adriano Roma, l’ex coordinatore provinciale sgambettato mentre era sull’uscio e stava rientrando in Forza Italia al termine della parentesi in Ncd. Non si sentivano da Natale: si erano scambiati un paio di sms e Mario non aveva risposto all’ultimo. Il manuale del perfetto democristiano dice: ‘Primo, lasciare decantare’. Così ha fatto.

Mario Abbruzzese ed Adriano Roma hanno preso il caffè. E chiarito. Adriano rientrerà ma fino alla prossima primavera resterà in panchina. Seduto sulla sponda del fiume, aspettando che le elezioni comunali di primavera trascinino il cadavere politico di Pasquale Ciacciarelli. Solo allora rientrerà a pieno titolo. Lui spera di poter fare il crocerossino del coordinatore provinciale incerottato. Ma dipende dalle urne.