Le tre medaglie per il petto di Buschini

Tutto rinviato a lunedì. O almeno così dicono i rumors romani. Nicola Zingaretti dovrebbe annunciare all’inizio della settimana i ritocchi alla sua squadra di governo. E tra questi l’assessorato all’Ambiente a Mauro Buschini.

Non si tratterà di uno strapuntino. È’ una promozione sul campo a tutti gli effetti. Lo dimostrano le altre due competenze che il governatore assegnerà al neo assessore.

Infatti, riceverà la delega anche su una delle rogne più rischiose: la gestione dei rifiuti e la competenza sulle discariche.

È’ un terreno minato, disseminato di trappole, politiche e giudiziarie. Nei prossimi due anni l’agenda politica del Lazio prevede la riforma del settore, l’ipotesi di superare gli attuali bacini provinciali e la ridefinizione su scala regionale dell’attuale mappa con discariche, stabilimenti Tmb (come quello Saf di Colfelice) e di termovalorizzazione, il rilascio di autorizzazioni per nuovi invasi (primo tra tutti l’ampliamento dell’area Mad a Roccasecca). Finire sotto inchiesta sarà facile come prendere un raffreddore a dicembre. E Nicola Zingaretti non ne ha la benché minima intenzione. La scelta di Buschini per quell’incarico lo fa stare con la schiena coperta.

Ma non è tutto. I sussurri che arrivano da Roma dicono che il governatore ha deciso di premiare anche l’abilità diplomatica dimostrata dal futuro assessore. L’ha esibita a tutto il Consiglio ottenendo la rielezione all’unanimità nell’incarico di presidente della commissione Bilancio (unica eccezione, fisiologica, il Movimento 5 Stelle), l’ha confermata sbloccando in piena notte l’empasse sulla legge di stabilità. In quell’occasione Buschini ha riunito la Commissione è trovato una sintesi che soddisfacesse tutti. Così Nicola Zingaretti ha deciso che gli affiderà anche la delega ai Rapporti con il Consiglio Regionale.

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