Poca politica con la polenta di Adriano

A tradirli è stata una bottiglia di Melanzio delle cantine Rita Antinori, rosso di Montefalco a 13 gradi e mezzo, lasciata accanto ad un vassoio in legno pieno di polenta fumante.

Ad uno dei commensali riuniti a cena è venuta in mente l’idea di lanciare la scommessa: «Mandiamo una foto ad Alessioporcu.it e vediamo se indovinano dove siamo».

Quella bottiglia l’aveva regalata due anni fa Alfredo Pallone al suo (allora) amico Adriano Roma. A berla, ieri sera erano, oltre al padrone di casa, il presidente del consiglio comunale di Frosinone Danilo Magliocchetti, il vice presidente della Provincia Andrea Amata, il consigliere Gianluca Quadrini, l’architetto Vincenzo Pessia, la dottoressa Mirella Colantonio fondamentale motore organizzativo di tante campagne elettorali del centrodestra.

Tutti vecchi amici di Adriano Roma dai tempi della prima Forza Italia (quando lui era coordinatore provinciale e Antonello Iannarilli stazionava a Montecitorio) e del Popolo delle Libertà (quando lui era vice di Franco Fiorito).

In televisione c’erano le partite di calcio, a tavola c’era ben poco di politico da discutere: Adriano aspetta solo il momento giusto per fare la tessera di Forza Italia, la sottoscriverà on line per non dare soddisfazione a Pasquale Ciacciarelli, il coordinatore provinciale che per evitarne il rientro nel Partito ha nominato Giammarco Florenzani nella casella che sarebbe spettata al suo predecessore, il responsabile Organizzazione; salvo poi fare retromarcia. Andrea Amata potrebbe seguirlo: per tutta la sera è stato bene ma da settimane ormai ha le coliche politiche: la sola idea di un Ncd organico al Pd gli fa venire i crampi ma protestare ora significherebbe rinunciare all’incarico e fare strada a Massimiliano Mignanelli che non vede l’ora di uscire dal purgatorio nel quale Pallone lo ha confinato per avere provato a fare di testa sua.

A destare sospetti è stato Gianluca Quadrini: ha mangiato solo due vassoi di polenta, gettando nello sconforto la padrona di casa che ha pensato non gli fosse piaciuta la cena. Poi però si è scoperta la verità: era venuto già mangiato.

Danilo Magliocchetti poi non ha detto una parola su cosa pensa del suo futuro: se da candidato sindaco quando Nicola Ottaviani dovesse decidere di non ricandidarsi (entrambe le opzioni non vengono nemmeno prese in considerazione dagli allibratori, tanto sono improbabili) o se da candidato presidente della Provincia (e qui gli allibratori accettano scommesse).

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