Offerta dalla Cina per Marangoni. La crisi Pd? Colpa di Costanzo

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

Curiale ma spietato, cattolico ma pragmatico: il senatore Francesco Scalia è uno degli ultimi prodotti delle scuole di Partito. Poi le chiusero perchè non erano più necessarie: alle Camere erano sufficienti nani e ballerine. Sindaco di Ferentino due volte, presidente della Provincia due volte, assessore e consigliere regionale una volta sola: la successiva non lo ricandidarono perchè era stato nella stessa aula in cui siedeva Franco Fiorito e poco importa che fossero su fronti opposti. Lo dirottarono al Senato. E venne eletto. Insofferente alle sagre ed alle feste di piazza, preferisce mancare al taglio di un nastro ma trovarsi al momento giusto dove si prendono le decisioni che contano. Incapace di stare in retrovia ha la sindrome del primo della classe: o dimostra di essere il più bravo o studia per diventarlo. L’ultimo traguardo è la segreteria della presidenza della strategica commissione Industria di palazzo Madama.

Alessioporcu.it – La Marangoni di Anagni si salverà?
Francesco Scalia – C’è un’offerta concreta presentata da un grosso gruppo cinese per il quale è più conveniente produrre in Europa che nel loro Paese e poi aggiungere al costo di produzione quelli per il trasporto ed i dazi doganali. L’offerta è seria, prevede la conferma di tutti i posti di lavoro. È all’esame delle parti.

La Ilva di Patrica ha un futuro?
La Ilva di Patrica sarebbe già stata venduta e starebbe già producendo a pieno regime, con tutti i suoi dipendenti, se solo fosse possibile venderla: un gruppo italiano che opera nello stesso settore industriale ha presentato un’offerta per rilevare l’impianto e riaprirlo. Lo stabilimento di Patrica però fa parte di una procedura che è nelle mani di un commissario e solo una volta chiusa la procedura si potrà effettuare eventualmente la vendita.

La ex Marazzi è stata rilevata da un fondo d’investimento inglese: perchè le nostre aziende sono diventate, all’improvviso, interessanti?
Perchè dagli anni Ottanta è stato conveniente investire in capitali: obbligazioni, buoni del Tesoro, titoli del debito nazionale dei vari Paesi, per un certo periodo anche la Borsa, fruttavano più di una fabbrica e non c’erano scioperi da affrontare, sindacati con cui confrontarsi, burocrazia da superare, leggi da interpretare. Oggi i tassi sono a ridosso dello zero ed in giro, nella finanza mondiale, ci sono miliardi di valuta da investire: ora conviene puntare sulla produzione, sulle fabbriche. Ma bisogna avere le infrastrutture adatte. Il compito di un politico è fare in modo che il suo territorio sia appetibile per questi investitori.

Sosterrà Domenico Alfieri nella corsa a segretario provinciale del Partito Democratico?
Il sindaco di Paliano sarebbe uno straordinario Segretario Provinciale: ha strappato la sua città al centrodestra ed ha preteso di avere il simbolo del Pd nella sua lista mentre tutti dicevano che era più prudente una lista civica.

Corrado Trento su Ciociaria Editoriale Oggi ipotizza una terza via (Enrico Pittiglio o Peppino Moretti alla segreteria) se i due pretendenti Domenico Alfieri e Simone Costanzo dovessero accettare di fare un passo indietro. (Leggi qui l’articolo)
Preferisco fare passi in avanti e non in dietro.

Ci sono margini per una candidatura unitaria?
Ci stiamo lavorando.

Perchè non voterà per il segretario provinciale uscente Simone Costanzo?
La più profonda spaccatura interna vissuta dal Pd c’è stata durante la sua segreteria.

La spaccatura fu colpa di Costanzo?
La spaccatura fu una sua responsabilità dal momento in cui fu il segretario di una parte e non il segretario di un Partito.

A Cassino ci sono ambienti di centro che si dicono disposti ad appoggiare il Pd se il candidato a sindaco dovesse essere Mosillo. (Leggi il precedente)
Decide la sezione di Cassino.

E se dovesse dare un parere?
Petrarcone è un sindaco che ha fatto bene alla sua città. È’ stato posto un quesito: primarie di o no? Ha vinto il si. Ad un congresso sostenni che dove c’erano sindaci del Pd non si dovessero fare le primarie per ricandidarli: ricordo che perà quel congresso lo persi.

Petrarcone però le primarie non intende farle: sostiene che il suo elettorato è trasversale e non andrebbe in una sezione del Pd a votare le primarie.
Uno capace di mobilitare una città per votarlo è capace di mobilitarla pure per le primarie.

Se Petrarcone dovesse decidere di non fare le primarie, le terrete lo stesso facendo sfidare Mosillo e Fardelli
Decide il Circolo di Cassino.

Con quale compagnia è assicurato? Il Fatto Quotidiano sostiene che lei stia sostenendo gli interessi della lobby delle Assicurazioni, tra l’altro in pieno conflitto di interessi perchè fa parte di uno studio legale che assiste le principali Compagnie (leggi qui l’articolo del Fatto Quotidiano)
La legge e le nostre proposte bisogna leggerle bene, ma soprattutto non ho mai avuto un’incarico da una compagnia assicuratrice.