Picano vs Salvini: «Fusco? Nomina soldatini senza spina dorsale»

«Soldatini senza spina dorsale»: Gabriele Picano lo dice senza nessuna inflessione milanese. La sua passione politica per il movimento Noi con Salvini è già finita in archivio.

L’anticipazione delle decisioni prese dal Coordinamento Regionale con i nomi dei referenti ufficiali NcS nei Comuni ciociari (leggi qui il precedente) lo ha fatto balzare dalla poltrona.

Ha preso la tastiera e via Facebook ha sconfessato il movimento politico del quale è stato co – coordinatore provinciale (insieme ad Antonio Occhiuto da Anagni) per un paio di mesi. Entrambi poi erano stati revocati da Umberto Fusco commissario per le province del Lazio oltre che Coordinatore Regionale del Lazio.

Gabriele Picano per un periodo era rimasto vicino ai salviniani: poi, quando è stato chiaro che non gli avrebbero dato alcuna patente su Cassino (la motivazione ufficiale è stato il procedimento pendente presso la Procura della Repubblica di Frosinone per il periodo in cui era stato presidente della società Aeroporto di Frosinone) ha deciso di prendere due direzioni. Su Cassino uno schieramento civico, sul piano nazionale comunque vicino alle battaglie di Salvini.

Ora la separazione definitiva. E totale. Scrive su Facebook: «Umberto Fusco? Tifa Viterbo e non di certo la nostra amata Provincia». E se ci fosse ancora qualche dubbio aggiunge «Con il suo ruolo di coordinatore delle province del Lazio ha praticamente azzerato chi avesse una propria identità».

Anche Antonio Occhiuto marca le distanze dal movimento politico del quale è stato coordinatore con Picano: «Fusco? Non so neanche chi è».

Poi il giudizio sui referenti comunali. Picano è netto: «Fusco ha nominato referenti territoriali soldatini senza spina dorsale. Questo è il nuovo che avanza!».

Un giudizio che ha subito suscitato la reazione degli interessati. Da Ceprano il referente di Noi con Salvini Arduino Russo risponde «Ritengo, per quanto mi riguarda, di essere un soldatino che nella vita ha dimostrato senza luce riflessa, con impegno giornaliero, di avere la stoffa dell’alto ufficiale dando a centinaia di famiglie la possibilità di campare con un lavoro “sicuro” che le mie aziende danno».

E siamo solo all’inizio.

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