Petrarcone: «Tra me e Ottaviani anche rapporti di altra natura»

«Io e il sindaco Nicola Ottaviani abbiamo anche rapporti di altra natura»: la rivelazione del primo cittadino di Cassino Giuseppe Golini Petrarcone arriva nel pomeriggio, all’interno della biblioteca comunale, mentre risponde alle domande nell’ambito dell’incontro ‘Obiettivo Raggiunto – Dal rischio di dissesto al risanamento’.

Al momento dell’endorsment nella sala questo scende il gelo, le vecchiette portano la mano alla fronte, la moglie del sindaco sgrana gli occhi.

Il tempo di un respiro profondo, il sindaco si ferma un secondo a riflettere e dice: «Premesso che a Cassino siamo stati precursori e siamo stati tra i primi Comuni italiani ad istituire il registro delle Unioni Civili, è opportuno chiarire che intendevo dire come tra me ed il sindaco di Frosinone non ci siano solo rapporti istituzionali ma anche una frequentazione professionale legata al fatto che entrambi siamo avvocati. Mia moglie può stare tranquilla». Risata generale.

Il sindaco stava parlando del piano di risanamento dei conti cittadini, che ha seguito la stessa strada imboccata dal Comune capoluogo: eliminando ogni paravento contabile e spalmando il debito reale su più anni, senza interessi, sottoponendo i conti cittadini ad un periodico controllo della Corte dei Conti. Ha evidenziato che il debito reale del Comune di Cassino, all’inizio del suo mandato, ammontava a 32 milioni 404mila e 327 euro; attraverso il piano di risanamento, in cinque anni di mandato sono stati pagati circa 18 milioni di euro e ad oggi restano da pagare 14 milioni 617mila 475 euro.

«Quante cose avremmo potuto fare con quei 18 milioni di euro per la nostra città – ha detto il sindaco, aggiungendo – siamo stati obbligati a concentrarci sulle ‘cose che non si vedono’ come il risanamento del debito ed evitare in ogni modo che aumentassero le tasse comunali. E ci siamo riusciti. Il successo più evidente? Essere riusciti a mantenere il tribunale a Cassino in un momento nel quale nessuno ci dava una possibilità».

Sul fronte politico. «La scorsa volta abbiamo vinto senza i grandi Partiti, in questa tornata elettorale ripeto l’invito che feci a tutti cinque anni fa: c’è un progetto amministrativo, se ci credete condividete con noi questo percorso che è per il bene di Cassino».

Alla domanda: “Le rimproverano  di non avere compiuto quei passi politici che avrebbero riaggregato il Pd” risponde: «Non so quali passi non avrei fatto. Ho lavorato e continuerò a lavorare fino all’ultimo secondo per un Centrosinistra unito».

 

«In questi cinque anni, da parte mia, nonostante il Pd non mi avesse sostenuto durante la campagna elettorale, c’è sempre stato l’auspicio ad un dialogo, ad una collaborazione e ad un sostegno. Anche quando ho subito delle critiche da parte loro ho sempre cercato le ragioni dello stare insieme anzichè pensare a dividerci. E lo penso ancora».

 

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