L’autogol di Maria e l’orticaria di Francesco

Quando nei giorni scorsi la senatrice Maria Spilabotte ha detto che la giunta di Nicola Ottaviani aveva sbagliato ad investire 4 milioni di soldi pubblici per il nuovo stadio al Casaleno, Francesco De Angelis ha abbassato la testa, contato fino a … 4 milioni per evitare uno strappo clamoroso e si è convinto che forse a Frosinone provare a riunificare il Pd è impossibile.

Ieri la notizia che una sola associazione temporanea di imprese, guidata dalla società che fa riferimento al presidente Maurizio Stirpe, ha risposto alla manifestazione di interesse. Dunque sarà il patron a realizzare il nuovo stadio al Casaleno, peraltro intitolato alla memoria di Benito Stirpe. De Angelis non lo ha detto ma ritiene che quello della Spilabotte sia un autogol alla Comunardo Niccolai.

Il tormentone dello stadio va avanti da decenni, da quando il sindaco Domenico Marzi voleva portare a termine il project financing per far realizzare la struttura alle società di Arnaldo Zeppieri. Non ci riuscì per l’occupazione del consiglio comunale da parte di Forza Italia di Alfredo Pallone e Antonello Iannarilli, che si schierarono addirittura contro l’allora presidente della Regione Francesco Storace. Lui e Marzi all’epoca erano come Paolino Pulici e Ciccio Graziani, i gemelli del gol. Per questo Pallone e Iannarilli indossarono i calzoncini e gli scarpini di Claudio Gentile e Sergio Brio.

Marzi non ci riuscì anche perché si mise di traverso il consigliere dei Verdi Ivan De Santis, che organizzò un referendum. Non ci riuscì per la contrapposizione di una parte dei Ds e del Psi di Gianfranco Schietroma.

Ma lo stadio resta un progetto che il Pd condivide: De Angelis in persona si impegnò da assessore regionale. Perciò le parole di Maria Spilabotte gli hanno provocato l’orticaria. De Angelis pensa che se il centrosinistra dovesse vincere le elezioni comunali tra un anno dovrebbe continuare a portare avanti il progetto per l’ultimazione del nuovo stadio. Ma il presidente del Consorzio Asi fa anche altre valutazioni: perché inimicarsi i tifosi del Frosinone, che sta lottando per restare in serie A? Perché creare diffidenza negli imprenditori, dei quali Maurizio Stirpe è la punta di diamante? Perché sfiancarsi su un argomento che, comunque lo si veda, inevitabilmente fa emergere una sorta di “gelosia” amministrativa. Nicola Ottaviani si può battere su altri temi.

Il fatto è che la posizione di Maria Spilabotte non è isolata nel Pd frusinate.