Urla e insulti, Natalia incendia il coordinamento di Forza Italia

Il fiammifero acceso, sulla benzina di Forza Italia, l’ha lanciato Daniele Natalia: non proprio l’ultimo degli arrivati. Scuola politica di Franco Fiorito (quello che conquistava Comuni e Regione a suon di voti, non quello della seconda fase), già vicesindaco di Anagni, l’unico capace di accettare la sfida e candidarsi sindaco contro un Fausto Bassetta che aveva vinto già nel momento in cui era sceso in campo.

Proprio per questo, lunedì sera quando si è alzato ed ha chiesto la parola durante il Coordinamento Provinciale di Forza Italia, sapeva quali fiamme avrebbe potuto innescare.

«A che gioco stiamo giocando? Anzi, a che gioco ‘state’ giocando» ha chiesto Daniele Natalia con il tono di quelli che non stanno né intruppati né allineati e coperti, lui è uno di quelli abituati a confrontarsi con Fiorito, farlo nel coordinamento che Forza Italia esprime oggi è una passeggiata di salute.

Il sabato precedente si era presentato al Bassetto di Ferentino, per partecipare all’incontro degli amministratori locali con Antonio Tajani, vice presidente del Parlamento di Bruxelles e già più volte ministro europeo. Ma una volta entrato in sala, guardandosi intorno, ha scoperto di essere l’unico amministratore locale presente: niente sindaci di Forza Italia, niente consiglieri, nemmeno quelli di Ferentino. Poi, stando in sala, il brusio arriva fino alle orecchie di Daniele che, essendo uscito da una scuola non proprio delle Orsoline, ha impiegato una manciata di secondi per capire. Pure quell’appuntamento di Ferentino doveva essere uno dei congressi ‘fantasma’ che si stanno celebrando in barba alle disposizioni impartite dal coordinatore regionale Claudio Fazzone e dal Responsabile nazionale Organizzazione Gregorio Fontana; ma incassata la disponibilità di Antonio Tajani ad essere presente, non si poteva certo coinvolgerlo in un’operazione simile. E allora l’incontro è stato trasformato da congresso a convegno sulle amministrazioni locali e l’Europa.
(leggi qui il precedente)

A Natalia, l’operazione non è andata giù. «Qui dobbiamo fare chiarezza» ha detto.

Interviene Ambrogio Di Tomassi, che a Ferentino è uno con una storia politica sulle spalle, ascoltatissimo sindacalista della fu Videocolor: «Prima avete messo il manifesto per il congresso, poi lo avete sostituito con quello per la visita di Tajani. Il Regolamento parla chiaro e dice che se fate i congressi dovete chiamare gli iscritti: io sono iscritto e faccio parte del Comitato Cittadino, a me nessuno mi ha chiamato. E non avete chiamato nemmeno Marco Valeri che è stato il nostro candidato sindaco appena tre anni fa». Quando provano a dirgli che i congressi sono validi e di non dare retta alle sciocchezze scritte sulla stampa e soprattutto su Alessioporcu.it, per non passarci da fesso Ambrogio Di Tomassi ha tirato fuori la lettera con la quale Claudio Fazzone annunciava che i congressi non unitari in corso a Frosinone sono da considerare nulli (leggi qui il precedente).

Il coordinatore provinciale Pasquale Ciacciarelli a quel punto toglie la parola a Di Tomassi, Natalia insorge, alzano la voce Luca Zaccari ed i ragazzi del giovanile.

Finisce a stracci in faccia e gente che lascia la seduta. Il clima di unità determinato dalla visita di Fazzone il mese scorso è già un ricordo sbiadito. Con una novità in più: inizia a prendere forma un nuovo fronte, quello che fa riferimento a Daniele Natalia.

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