De Angelis e Pallone, le due volpi all’attacco di Ottaviani

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

Si sono fatti ritrarre in un salottino. Sapevano che la foto sarebbe finita sui giornali e sul web pochi minuti dopo lo scatto. Soprattutto che ci sarebbero finite pure le loro dichiarazioni. Era il segnale che il patto annunciato quasi un anno fa dal blog Alessioporcu.it (leggi qui il precedente) poteva uscire allo scoperto. A Frosinone l’assalto al sindaco Nicola Ottaviani può cominciare.

A spostare le pedine sono direttamente le due Volpi del Deserto che – a dispetto dell’età – si muovono ancora a loro agio tra le dune e la solitudine di quel Sahara che è la politica in provincia di Frosinone. Francesco De Angelis e Alfredo Pallone sullo stesso divano è come mettere Bernard Law Montgomery e George Patton di fronte alla stessa mappa tattica del teatro strategico.

Il quesito a questo punto non è se attaccheranno. Ma quando è lungo quale fronte. La tattica di logoramento della giunta di Nicola Ottaviani l’hanno avviata ormai da mesi: dietro a molti dei mal di pancia e dei bastoni tra le ruote che il sindaco ha dovuto curare e sfilare nell’ultimo anno c’erano loro. Una battaglia di retrovia con la quale snervare, minare, destabilizzare prima di attaccare.

Far cadere il sindaco Nicola Ottaviani è un obiettivo secondario: se casca tanto meglio e ci si proverà; il vero obiettivo però è non farlo rieleggere al secondo mandato.

Il momento per sferrare l’attacco è quasi arrivato: dai fianchi con le truppe di Pallone, di fronte con quelle di De Angelis che chiederanno le dimissioni o proporranno una sfiducia.

Se si è arrivati a questo allora vuole dire che le due volpi del deserto sono sul punto di definire il secondo punto strategico: il nome di chi dovrà prendere il posto di Ottaviani in municipio. Perchè non si butta giù un rais senza averne uno nuovo da insediare. Le due volpi non faranno l’errore di generare uno scenario iracheno o libico con le varie tribù del Pd a scannarsi per la successione. Faranno come i Grandi si riunirono a Yalta per tracciare i confini della nuova Europa ben prima di dare l’ordine d’attacco che cancellò il Raich.

Niente Bagdad, niente Tripoli: a Frosinone il futuro è in una in una strettissima rosa di nomi. Il vincitore verrà battezzato è legittimato con le primarie. Il luogo e la data della Yalta frusinate o è stato già fissato o sta per esserlo.

Il nome che potrebbe emergere è quello di un politico che sta facendo molta pulizia, che ha curato molte situazioni amministrative con la medicina della politica, uno che ha voti in città ed è gradito sia a Montgomery che a Patton. Perchè le due Volpi, fino a quando gli avversari saranno questi, non corrono il rischio di finire in pellicceria.

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