I 75 milioni ad Acea? Iannarilli: «Ci è convenuto»

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Iniziamo dalle premesse.

  • Il Consiglio di Stato nei giorni scorsi ha dato ragione ad Acea e confermato che dobbiamo pagare i 75 milioni di euro in parte già finiti in bolletta (leggi qui il precedente);
  • la sentenza del Consiglio di Stato conferma quanto già accertato in sede penale dal Giudice delle Udienze Preliminari di Frosinone che ha archiviato l’inchiesta sulla transazione Acea – Scalia del 2006: era regolare e andava a favore dei cittadini (leggi qui il precedente);
  • l’ex Commissario della Provincia di Frosinone Giuseppe Patrizi conferma quanto scritto nella sentenza e cioè che esistevano due vie d’uscita alternative ma i sindaci non vollero applicarle (leggi qui il precedente).

L’ex presidente della Provincia Antonello Iannarilli fu l’uomo che guidò la battaglia contro la Transazione e fece partire la guerra giudiziaria contro Acea. I 75 milioni nascono da lì, cioè dalla decisione di impugnare l’accordo sottoscritto tra il suo predecessore e la società che gestisce la fornitura dell’acqua.

Onorevole ha letto le notizie sulla sentenza del Consiglio di Stato?
Ho letto cose vergognose. Dichiarazioni di chi è più comodo se genuflesso piuttosto che in piedi , con la schiena diritta ed a testa alta! Ed allora succede che lo sguardo, piuttosto che alla lettura, è’ volto a terra e così sfuggono documenti, numeri da cui far scaturire una disamina onesta ed i relativi risultati.

Cosa non la convince?
Rispondo con due domande: perché tanto clamore su una sentenza che era annunciata? Non vi viene il dubbio che si stia lanciando l’attacco in periodo elettorale affinché si provi a bloccare l’elezione di quei sindaci che sarebbero vero intralcio ai progetti più o meno palesi del Gestore?

I fatti dicono che dopo il Tribunale Amministrativo, adesso anche il Consiglio di Stato dice che dobbiamo pagare i 75 milioni di euro ad Acea: non è che la sta buttando in caciara?
I fatti dicono che il sottoscritto ha da sempre ribadito che l’aver annullato la delibera del dicembre 2009 non era sufficiente a mettere nel nulla la transazione. A quel documento si affiancava anche quello firmato dall’ex presidente della Provincia e mai approvato dall’Assemblea dei Sindaci. Con quel secondo documento si sottometteva il nostro territorio ad un nuovo ed unilaterale piano, in cui si riconoscevano al gestore costi operativi in più per euro 633.119.762,00, minori investimenti per euro 49.144.321,00, un conguaglio per euro 10.700.000,00, per un totale di euro 692.964.083,00 per i restanti 25 anni di gestione.

Non fa una piega: i fatti hanno detto che effettivamente i costi operativi ai quali Acea andava incontro erano più alti di quanto indicato nel bando a cui partecipò, vennero ridotti gli investimenti perché c’era uno stanziamento regionale di Piero Marrazzo con cui fare lavori idrici per 100 milioni. Anziché chiudere la partita con 10,7 milioni invece ci siamo trovati a dover tirare fuori 75 milioni. E’ convinto che sia stato un affare?
Ma come li fate i conti? In base a quella Transazione, gli utenti avrebbero dovuto pagare, a partire dal 2006, euro 27.718.563,3 per ciascun anno. Quindi per i 6 anni esaminati dal commissario ad acta su cui si è espresso il Consiglio di Stato, i cittadini della nostra Provincia avrebbero tirato fuori dalle loro tasche euro 166.311.380,00, ossia più del doppio dei 75 milioni di euro riconosciuti ad Acea dal commissario ad acta , e confermati dal Consiglio di Stato!

Insomma, vuole dire che alla fine dei conti allora ci è convenuto?
E questo, anche dando per buoni i numeri riportati nell’accordo transattivo, pur sapendo dei marchiani errori di calcolo di cui è colmo, per euro 7.599.000,00.

E, secondo questa versione, i sindaci hanno fatto bene…
Sono degni d’onore quei sindaci che si sono sempre opposti ad Acea e che nel 2009 approvarono la revoca della delibera “transattiva”. Disonore a coloro che invece negli anni della mia presidenza, si sono rifiutati di impugnare l’atto transattivo firmato da un presidente e non votato dai sindaci, che è stato l’unico mattone su cui i commissari ad acta succedutisi, han potuto costruire l’importo dei 75 milioni di euro.

Alla fine, vuole dirci che la colpa è di Scalia per avere fatto la Transazione? La sentenza non sembra dire proprio così…
I commissari hanno potuto costruire l’importo dei 75 milioni di euro confermato ora dal Consiglio di Stato grazie al fatto che quel documento firmato da Scalia è stato considerato il nuovo piano d’ambito dove venivano riportati investimenti mai realizzati; inoltre le dichiarazioni infondate sulla veridicità dei dati trasmessi dai Comuni, non sono mai state dimostrate.

Senza Iannarilli in Provincia i rapporto dell’Ente con Acea sono migliorati?
Meglio non parlare di quanto accaduto dal 2014, per non dire degli aumenti delle tariffe arrivati grazie alla facile alzata di mano di sindaci irresponsabili. Hanno come unica giustificazione una colpevole e forse voluta disinformazione da parte di quei tecnici pagati per fargli da supporto e poi tecnici non mostrano di esserlo, lasciando incontestate le affermazioni fatte da Acea. La cosa più grave è che questi tecnici hanno fatto propri dei fogli che il gestore chiama progetti! Abbiamo pagato dei tecnici che hanno preso i progetti di Acea e non hanno aperto bocca, come se li avessero fatti loro .

Pensa che qualcuno la contraddirà. Allora non ne è convinto?
Spero che sia lo stimolo a studiare per qualcuno! Io li aspetto, e spero che presto l’assemblea dei Sindaci si arricchisca di un sindaco con potere di voto per circa trentamila abitanti, a cui non si potranno raccontar fandonie e su cui Acea non potrà mai contare. Da Presidente della Provincia non avevo potere di voto, tra poco, se i cittadini mi vorranno, si!

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