Direzione Pd: su Sora aut aut a Tersigni, su Cassino prudenza

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I lavori sono andati avanti fino alle 21. Il segretario provinciale del Pd Simone Costanzo ufficialmente non ha parlato: ha solo ascoltato le indicazioni che gli sono arrivate dalla Direzione Provinciale del Partito per sciogliere i nodi delle elezioni comunali a Sora e Cassino.

In realtà ha parlato è fatto sentire il suo peso politico. Simone Costanzo ha compiuto un’analisi lucida, cinica in alcuni tratti, appassionata in altri. Ma non si deve sapere che ha parlato: in questa fase gli equilibri in gioco sono troppi ed il Segretario politico ascolta soltanto.

Su Sora ha sentito la Direzione provinciale imboccare una strada precisa: il Pd si presenterà alle elezioni esponendo il suo simbolo. Prendere o lasciare. A costo di mandare all’aria l’accordo politico intessuto nei mesi scorsi con il sindaco uscente Ernesto Tersigni. «Un accordo? Non mi risulta che ne esista uno sottoscritto» ha fatto notare un autorevole esponente della Direzione. Il Segretario ha ricevuto mandato di effettuare un passaggio con il Circolo di Sora, verificare la posizione degli iscritti e decidere di conseguenza. Ma a Tersigni il segnale arriverà ben chiaro: o accetta il Pd con il proprio simbolo oppure il Pd si schiererà nella maniera che riterrà più in linea con la propria storia e la propria tradizione.

Il dossier Cassino è ancora più complicato. Il segretario ha analizzato la situazione, ha descritto tutti gli scenari che si possono aprire a seconda della posizione che il Partito intenderà assumere. I candidati sono tre, uno solo è iscritto al Partito (Francesco Mosillo) ma è innegabile che anche gli altri due (Giuseppe Golini Petrarcone e Marino Fardelli) siano di area Pd ed in loro si riconosca una buona fetta di elettorato.

Il segretario regionale Fabio Melilli ha indicato la necessità di tentare una sintesi fra le tre candidature, arrivare a semplificare il quadro. Simone Costanzo per questo motivo ha iniziato a prendere appuntamento con tutti i tre candidati: li vedrà separatamente in settimana e verificherà la possibilità che due di loro compiano un passo indietro o quantomeno di lato. Poi, venerdì ascolterà il Circolo di Cassino e recepirà la loro posizione.

Il quadro è talmente complesso che la decisione finale non verrà presa né dal Circolo, né dal segretario provinciale (che comunque ne avrebbe pieno titolo, a lui è stato consegnato il simbolo dal segretario regionale), né dalla Direzione. Ma verrà mediata fra tutte le posizioni in campo.

Al momento, il sindaco uscente Giuseppe Golini Petrarcone è appoggiato dal senatore Francesco Scalia (con l’asse cittadino Fontana – Russo); l’imprenditore Francesco Mosillo (amministratore della Clinica Sant’Anna, fondata dal nonno materno Antonio Di Blasio nel 1949) è supportato da Francesco De Angelis che ha mollato Petrarcone dopo avere registrato che nulla ha fatto per aggregare le varie anime del Pd; il consigliere regionale Marino Fardelli sta aggregando invece un’ampia ala dell’ex Udc. Ma nelle ultime ore ha perso anche l’appoggio del dottor Ettore Urbano (già assessore provinciale e consigliere comunale di Cassino) che viene avvistato a ridosso delle posizioni di Mosillo.

L’indicazione arrivata dal Segretario Regionale è chiara: se il quadro non è chiaro, se il Partito si riconosce in tutti e tre i candidati, è possibile non assegnare il simbolo. Lo si saprà solo dopo il primo giro d’incontro che finirà venerdì sera.