Stirpe, vice presidente di Confindustria per ricostruire il dialogo

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L’industriale Maurizio Stirpe, presidente del gruppo internazionale Prima e del Frosinone Calcio, è il nuovo vice presidente nazionale di Confindustria, l’associazione degli industriali italiani. Ha la strategica delega a Lavoro e Relazioni Industriali. E’ la prima volta nella storia che un industriale della provincia di Frosinone raggiunge il ponte di comando dell’associazione che rappresenta l’imprenditoria nazionale.

Il via libera è arrivato dal consiglio generale di Confindustria con circa il 70% dei sì alla squadra proposta dal presi-dente designato Vincenzo Boccia. Su 157 votanti, la squadra ha ricevuto 107 voti a favore, 37 contrari, 12 schede bianche e 1 scheda nulla.

Ma la quadratura del cerchio sulla squadra di governo è arrivata solo nelle ultime ventiquattrore. L’incarico intorno al quale si è giocata buona parte della partita è stata la delega all’Organizzazione: lì si fa squadra, lì si tessono le alleanze, si costruisce il futuro delle politiche interne. Nei quattro anni che stanno scadendo in questi giorni, quella vicepresidenza – che rappresenta una sorta di Ministero dell’Interno di Confindustria – era stata gestita da Antonella Mansi.

La soluzione, secondo le indiscrezioni, è maturata durante il fine settimana, con la decisione di confermare Antonella Mansi nell’incarico. Nella definizione di questo quadro, Maurizio Stirpe è stato considerato un punto di equilibrio, non facendo parte né della schiera del presidente Boccia ma nemmeno del fronte avversario che fa capo al candidato presidente sconfitto Alberto Vacchi.

E’ un segnale, una ponte, un canale di dialogo con i vacchiani. Con loro, infatti, resta la spaccatura interna. La stessa che era stata vista con la presidenza Squinzi. La mediazione che doveva portare in squadra due o tre rappresentanti del fronte dei sostenitori di Alberto Vacchi è naufragata.

La presenza di Stirpe sta a dire che le porte non sono chiuse e che c’è – volendo – una linea di dialogo aperta.

Con Maurizio Stirpe e Antonella Mansi, fanno parte della squadra gli industriali Lisa Ferrarini, Licia Mattioli, Giovanni Brugnoli, Giulio Pedrollo.

Il Consiglio generale ha approvato anche i nomi dei 16 membri dell’Advisory board, un organo consultivo con funzioni di elaborazione strategica, laboratorio di idee e di competenze: ne fanno parte i principali nomi dell’industria nazionale come Caio, Caltagirone, Catania, De Benedetti, Moretti, Polegato, Snaidero.

La nuova squadra di Confindustria della quale Maurizio Stirpe fa parte è composta da 10 membri, di cui tre di diritto; resterà in carica per il quadriennio 2016-2020.