A Ceccano tutti Fratelli di Maura

Anche l'assessore della Lega Macciomei, come il resto della maggioranza, fa campagna elettorale a favore del candidato di FdI alle Regionali 2023. Per ora si è autosospeso dal Partito, si deciderà dopo le elezioni. Completa il quadro, tra le proteste, il nuovo Patto Civico: tutta l’Amministrazione Caligiore sta con Daniele Maura

Marco Barzelli

Veni, vidi, scripsi

L’altra sera, la cena elettorale organizzata al ristorante Brigadoon di Ceccano da Angelo Macciomei: è ancora l’assessore comunale della Lega. Poi quella del nuovo Patto Civico all’Antica Roma di Arnara. Domenica 22 gennaio sarà la volta dell’ormai ex capogruppo consiliare della Lega Pasquale Bronzi. E giovedì 26 si concluderà con «una grande manifestazione» da parte dell’intera Amministrazione comunale.

Ormai tutto il Centrodestra di Ceccano sta dalla parte di Daniele Maura: consigliere comunale di Giuliano di Roma, consigliere Provinciale di Frosinone, candidato di punta dell’ala storica dei Fratelli d’Italia alle Elezioni Regionali 2023. Macciomei, nonostante sia assessore della Lega, non sosterrà né il suo capolista Pasquale Ciacciarelli né i candidati espressi dal coordinatore provinciale del Carroccio Nicola Ottaviani.

Ciacciarelli, a questo punto, sarà supportato esclusivamente da Marco Corsi: candidato indipendente della Lega. È una mossa calcolata: l’ha compiuta la Lega provinciale per far uscire allo scoperto il Carroccio locale. Sulla cui lealtà ormai più nessuno aveva più alcuna fiducia. Gli ultimi dubbi sono caduti quando a dicembre è stata fatta l’analisi del voto alle Provinciali. Dal Carroccio sono certi che i leghisti ceccanesi non abbiano votato il loro candidato Riccardo Mastrangeli. Bensì quello indicato da FdI, il sindaco di Arce Gino germani. Il commissariamento del circolo cittadino è ormai soltanto rimandato a dopo le elezioni.

Dalla parte del Sindaco

Angelo Macciomei

«Sarò vicino al sindaco, non mi devo giustificare se non con il mio elettorato» mette in chiaro l’assessore Macciomei. «Per questo ho tenuto una cena anche e soprattutto con tutte le persone che mi sostengono politicamente».

In altre parole: i consensi riscossi dalla Lega a Ceccano, gli oltre 1.200 voti alle Comunali 2020 e il migliaio garantito alle Politiche 2022, sono quelli di Macciomei (436), Bronzi (311), Patriarca (158) e degli altri esponenti del loro gruppo.

A questo punto è scontato l’intervento del Partito. «Ma non mi sto preoccupando io, si devono preoccupare loro dove vado io» attacca Macciomei. «Se la Lega va bene o male a Ceccano, ora, dipende tutto da Marco Corsi. Il sottoscritto non vuole avere più voce in capitolo». (Leggi qui Il Corsi che allarga ed i Civici che disorientano).

L’autosospeso e l’indipendente

Marco Corsi

Macciomei si è ormai autosospeso dalla Lega proprio per via della conferma della corsa alle Regionali dell’indipendente Marco Corsi: che sta nell’agenda nera del sindaco Roberto Caligiore (FdI), perché ha contribuito a far cadere il Caligiore 1 e poi si è candidato a sindaco contro di lui con il sostegno del Pd.

Il capogruppo consiliare Pasquale Bronzi, a candidatura confermata, ha preferito lasciare direttamente il Partito e passare a Fratelli d’Italia. In Consiglio comunale, ad oggi, resta soltanto un consigliere della Lega: Alessio Patriarca.

A questo punto 8 dei 10 Consiglieri di maggioranza, oltre al sindaco e 3 assessori su 5 della Giunta, sono ormai esponenti di FdI: tra gruppo consiliare e liste civiche satellite. Non è escluso a questo punto, anche e soprattutto per non sbilanciare troppo gli equilibri tra i gruppi di maggioranza, che Macciomei e Patriarca facciano ingresso nella civica Caligiore Sindaco.

Il nuovo Patto Civico

Lo sfogo di Orietta Cecconi

Nel mentre sta con Daniele Maura anche il rinnovato Patto Civico: l’assessore Marco Mizzoni e la consigliera Simona Sodani, diventati nuovo Patto Civico dopo l’uscita di Mario Sodani dalla Giunta Caligiore. Un’uscita che è stata data per concordata «per ricambio generazionale».

In realtà la vecchia guardia della comunità politica fondata dall’ex assessore Sodani non è esattamente d’accordo. Anzi, in mattinata l’inviperita Orietta Cecconi (fedelissima di Mario Sodani) si è scagliata contro l’endorsement social di Simona Sodani pro Daniele Maura. Scrivendo: «Abbiate il coraggio di uscire allo scoperto e lasciate Patto Civico. Non meritate la fiducia e la stima di un gruppo fatto di capacità, meritocrazia e impegno per il bene comune. Uscita da Patto Civico e dichiarate apertamente tu e Marco Mizzoni di appartenere a Fratelli d’Italia».

Il tutto è stato rimosso, ma non prima di uno screenshot e una ricondivisione ancora più esplicita via social: «E poi i politici locali cancellano post e risposte per non far capire chi realmente sono. Ma io lo pubblico perché le persone devono sapere. Patto Civico è Mario Sodani, è grazie alla sua correttezza e umiltà se siete lì. Ricordatelo». (Leggi qui Mario Sodani si fa da parte: l’ultima lezione del Prof e poi qui Simona Sodani: «In Consiglio da donna, non da quota rosa»).

Sono tutti Fratelli di Maura

Daniele Maura e Massimo Ruspandini

Vale, d’altronde, lo stesso discorso della Lega: i voti di Patto Civico, almeno sulla carta, sono in gran parte di Marco Mizzoni (361) e Simona Sodani (163). Al loro elettorato stanno ormai dicendo di votare per Maura di FdI: in contrasto con l’area di Mario Sodani, che si è fatto da parte appena un paio di mesi fa.

Il fatto è che il vero e proprio gruppo di FdI, che fa riferimento all’onorevole Massimo Ruspandini, ha raggiunto la lista civica del Sindaco a quota tre: proprio sottraendo una casella alla Lega. In quel caso, Macciomei e Patriarca potrebbero lanciare il messaggio: «Noi stiamo con il Sindaco». E la lista Caligiore Sindaco tornerebbe al comando.  Di certo tutti, però, sono ormai Fratelli di Maura. Il contenzioso nel Centrodestra non potrà che essere risolto dopo le elezioni, vista la campagna unitaria per l’elezione del candidato presidente Francesco Rocca.

Il leader provinciale di FdI Massimo Ruspandini, deputato ceccanese, lo ha ormai lanciato in città come «il candidato di Ceccano»: viste le sue origini fabraterne. Lo ha fatto anche in occasione della conferenza stampa voluta dall’Amministrazione Caligiore per stigmatizzare il “fascisti” esclamato da Sara Battisti, ricandidata consigliera regionale del Pd, dal Ponte Francese. (Leggi qui FdI: «Fascisti a chi?». Battisti: «Caligiore mica si offende»).

«Nessun dittatore qui»

Francesco Rocca con Massimo Ruspandini e Roberto Caligiore

Il sindaco Caligiore, chiamato in causa in conferenza stampa, ha però precisato un punto: «Non c’è nessun dittatore qui. Non c’è l’imposizione del sindaco della serie “Se vuoi stare in maggioranza, devi essere di Fratelli d’Italia”. Nessuno ha detto a Bronzi di fare campagna elettorale per Fdi anziché la Lega. Nessuno lo sta imponendo neanche a Macciomei».

Il primo cittadino ha detto che i Fratelli di Ceccano sarebbero «anomalia anche in questo, non cacciamo assessori o consiglieri comunali perché fanno una scelta diversa dall’indirizzo politico-amministrativo. È chiaro che debbano fare campagna elettorale per il Centrodestra, perché noi andiamo a vincere con il candidato di Ceccano Francesco Rocca».

Qualcuno che fece parte del Caligiore 1, ovviamente, potrebbe sostenere il contrario: come gli allora consiglieri comunali Mauro Roma, Angelo Aversa e Pino Malizia, che dissero di esser passati all’opposizione perché non volevano tesserarsi e fare campagna elettorale con FdI. Oppure la già assessora Fiorella Tiberia, che accettò la candidatura con FdI alle scorse Regionali, ha sempre detto lei, «in cambio della carica di vicesindaco». Ora, tra l’altro, Tiberia sostiene la corsa di Marco Corsi con la Lega, al pari degli altri che con Caligiore si accusano da anni di tradimento politico a vicenda.

«Corsi? Una perdita di tempo»

Angelo Macciomei

A Macciomei, come il resto del suo gruppo, non sarebbe stato bene il candidato ma ancora prima le modalità della scelta. La Lega, invece, sostiene che non avessero proferito parola una volta appresa la candidatura di Corsi. E che anzi siano stati proprio i consiglieri ceccanesi a sollecitare al Responsabile Organizzazione Pasquale Ciacciarelli il dialogo con Corsi. «Avrei voluto una marcia indietro da parte del Partito – dice ora l’ancora per poco assessore della Lega – Con Corsi sarà di certo una perdita di tempo».

Corsi e Macciomei si conoscono bene: hanno condiviso l’avventura politica all’interno della lista civica Noi per Ceccano, quella creata dallo stesso Corsi dopo i suoi primordi in Forza Italia: una lista a suo sostegno anche alle scorse Comunali ma ormai una delle meno votate. Del resto se n’era andato anche un altro grande elettore: l’attuale presidente del Consiglio Comunae Fabio Giovannone, ora leader della civica La Mia Ceccano, anch’egli esponente di FdI.   

Che non si volesse candidare proprio Macciomei? «Non ne avevo alcuna intenzione – a domanda risponde il diretto interessato – ma a questo punto avrebbero potuto chiederlo al sottoscritto di scendere in campo in prima persona. Lo avrebbero proposto a un uomo di Partito, che in ogni caso magari aveva già in mente un candidato migliore di Corsi, che non ha chiesto nemmeno cosa ne pensasse il gruppo consiliare prima di accettare la candidatura».  

«La Lega con Corsi no»

Massimo Ruspandini

Il deputato Massimo Ruspandini, presidente provinciale nonché vicecapogruppo di FdI alla Camera, dice di augurarsi la quiete dopo la tempesta: «Se domani la Lega si struttura in maniera diversa, ben venga. La candidatura di Marco Corsi è un passo falso, ma per loro, visto che il loro capogruppo consiliare è passato a FdI. Noi favoriremo sempre occasioni di incontro, non di scontro, con altre importanti forze di Centrodestra».

In altre parole: se la Lega ricostituirà un gruppo con il consigliere comunale Marco Corsi, starà all’opposizione, non di certo nella maggioranza di Caligiore. L’Onorevole di Ceccano, infine, si è rivolto direttamente ai vertici degli altri Partiti di Centrodestra. «Noi siamo sempre in attesa di formazioni politiche, a margine di questo schieramento, che ci possano dare una mano – ha detto Ruspandini – Lega, Forza Italia, Udc, li aspettiamo tutti a braccia aperte».

Ma c’è un “però”: «Per anni il Centrodestra provinciale si è dimenticato di Ceccano, ecco perché non ci sono grandi tradizioni degli altri Partiti. La Lega ha avuto la fortuna di trovare un consigliere come Pasquale Bronzi, che proveniva però dalla nostra area e ha fatto un miracolo elettorale da solo. È un vanto, ma non è un’imposizione con la forza, sanno che possono fare Politica in una vera e propria Sezione di Partito».

In fondo, se la Lega passerà davvero all’opposizione con Corsi, dall’altra parte saranno ormai tutti Fratelli: dichiarati o meno.