«A FdI offriamo un secondo assessorato»

Il messaggio del centrodestra per Fratelli d'Italia. È una mano tesa. Che blocca la strada verso la mozione contro il presidente d'Aula. Ma nelle file di FdI ci sono i primi segnali di scollamento

Massimiliano Pistilli

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La mano tesa della coalizione arriva dopo più di sessanta giorni. Sessanta giorni dall’apertura della mini-crisi all’interno della maggioranza di centrodestra che governa Alatri. Più di due mesi dalla richiesta dei Fratelli d’Italia di rivedere gli assetti in giunta e la presidenza del Consiglio comunale in base ai nuovi numeri dei Gruppi. Perché a febbraio il passaggio di Gianluca Borrelli dalla Lega a FdI ha sbilanciato gli equilibri post elettorali.

E così tra alti e bassi, passi in avanti e indietro, cambi di idee repentini e numerose riunioni, arriva la mano tesa del resto della coalizione: Lega, Forza Italia e Civiche. «Siamo pronti ad offrire un secondo assessorato» hanno ufficializzato questa mattina il coordinatori comunali di Lega (Emanuele Palmisani), di Forza Italia (Aurelio Nevicelli), civica Bene comune (Tiziano Latini) e civica XAlatri (Sandro Titoni).

Un’apertura che nei fatti sbarra la strada (per ora) al cambio della presidenza del Consiglio. Fratelli d’Italia minacciava di prendersi quella presidenza forzando la mano: con una mozione di sfiducia da proporre alle opposizioni.

La proposta

Sandro Vinci

Il 26 aprile si è tenuta la riunione di Lega, Forza Italia e civiche dove si è discusso quanto chiesto da FdI nelle settimane passate. E quella sera è stata raggiunta una sintesi politica. Quale? «Proponiamo un ulteriore assessorato da assegnare a Fratelli d’Italia, in aggiunta alle deleghe già di loro competenza». Ma quale assessorato? «Andrà individuato tenendo conto delle dinamiche organizzative e del lavoro finora svolto dall’amministrazione».

È un’apertura? O una chiusura? Perché in qualche modo si sta accogliendo una delle richieste di FdI e cioè riequilibrare le forze. Allo stesso tempo non è la risposta che l’alleato si attendeva. L’interpretazione autentica che ne fornisce la maggioranza è esplicita: «Questa soluzione rappresenta la volontà di tutte le forze politiche e civiche di dare continuità all’azione amministrativa, visto l’impegno profuso da ognuno».

Il messaggio criptico

Antonello Iannarilli con Damiano Iovino

Segnali importanti arrivano da oltre la linea del confine. «Il coordinatore di FdI Damiano Iovino, appresa la proposta, ci ha invitato a sottoporla ad Antonello Iannarili». Perché? Iovino è il coordinatore cittadino del Partito, lui aveva detto che bisognava riequilibrare l’esecutivo, sempre lui ha formalizzato lo scontro quando è stato il momento di depositare l’ultimatum. Perché adesso non accetta il plico degli ambasciatori? «Afferma Iovino che di questa specifica trattativa è Iannarilli stesso che se ne starebbe occupando». La mossa di Iovino potrebbe evidenziare una certa stanchezza nella vicenda. Forse anche una differenza di vedute. E quindi un volersi tirare di lato.

Allo stesso tempo è chiara l’intenzione di Lega, FI e civiche di mettere pressione sullo stesso Iannarilli ritenuto il deus ex machina della vicenda. La maggioranza così è andata oltre: «Abbiamo quindi prontamente riportato tali risultanze a Iannarilli, prima telefonicamente e poi per iscritto». L’auspicio è quello di «una rapida conclusione della vicenda per tornare ad indirizzare tutte le attenzioni sull’azione amministrativa, unico obiettivo della stessa».

Soprattutto tenendo conto che sono oltre due mesi che è stata avviata la trattativa. Ed il contraccolpo d’immagine per il centrodestra alatrense inizia a manifestarsi: perché l’impressione è quella di un’area FdI impegnata più nell’intrigo politico che nella soluzione dei problemi quotidiani.

Per ora c’è una nuova tappa nella trattativa. Non sarà l’ultima.  

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