A Natale Di Stefano si regala luminarie e due presidenti

Sotto l'albero di Natale ci sono la Presidenza del Consiglio comunale e le deleghe. Con una sorpresa: la staffetta. Fra problemi risolti e nodi da sciogliere Luca Di Stefano è concentrato sul Natale a Sora che sta attirando migliaia di visitatori in città. E sui punti da attuare nei primi cento giorni. L’intervista al sindaco di Sora sui temi caldi.

Maurizio Patrizi

Rem tene, verba sequentur

Bambole non c’è una lira‘ diceva nel celebre film Polvere di Stelle l’impresario a fine serata quando gli incassi erano miseri. Ma se preferite la forma più istituzionale, allora la frase è: A costo zero. Il Covid ha svuotato le casse dei Comuni, costretto i sindaci ad affrontare spese inaspettate: hanno tagliato tutto il possibile. E per le iniziative di Natale si è dovuto ricorrere al costo zero o quasi. Ha fatto di necessità virtù il sindaco di Sora Luca Di Stefano. Lui il Natale lo aveva messo tra i cinque punti da attuare nei primi cento giorni.

Sotto l’albero del suo primo Natale da sindaco ha dovuto mettere dei festeggiamenti capaci di attirare a Sora visitatori senza dissanguare le esauste casse cittadine. Spera di metterci tra qualche giorno la nomina del Presidente del Consiglio Comunale, superando lo stallo generato dalla sua offerta alla minoranza che, però, non è riuscita a trovare una soluzione unanime; lunedì prossimo allora la maggioranza eleggerà presidente Francesco Facchini (leggi qui Offerta ritirata, il presidente sarà della maggioranza. E sarà Facchini e qui Tutti per Facchini presidente. Ma Mosticone deve avere la tessera Pd).

Un regalino sotto l’albero Intanto glielo porta il Segretario regionale del Partito Democratico Bruno Astorre: ha rivendicato la presidenza del Consiglio Comunale anche per la consigliera Dem di maggioranza Maria Paola D’Orazio. In che modo? Grazie ad una rotazione tra due anni e mezzo.

Un presidente? No, due presidenti

Ecco consa ne pensa Luca Di Stefano.

Luca Di Stefano inaugura le luminarie
Sindaco, lunedì si concluderà finalmente la travagliata vicenda politica della presidenza del Consiglio comunale?

Certamente sì. L’apertura alle opposizioni è fallita a causa delle loro divisioni che ci hanno costretto a riprendere in mano le redini. Quindi abbiamo formalizzato all’unanimità la proposta sul nome del consigliere Francesco Facchini”.

Il rappresentante della minoranza Lino Caschera l’ha presa male?

La mia era un’apertura alle opposizione che non è stata capace di trovare un accordo”. (Che tradotto dal linguaggio della diplomazia vuol dire: non è certo colpa nostra. Anche se il sindaco non lo dice).

Si parla di una rotazione a metà mandato anche per questo ruolo.

Francesco Facchini ha dato la disponibilità. Nell’eventualità in cui qualcun altro volesse fare questa esperienza lui si dice pronto a fare un passo indietro”.

Le deleghe ai consiglieri comunali. Quando le assegna e perché non lo ha ancora fatto?

Verranno assegnate durante il Consiglio comunale immediatamente successivo a quello di lunedì prossimo che vedrà l’elezione del presidente. Le assegnerò appena saranno formate anche le Commissioni consiliari e così avremo tutti gli strumenti formali per lavorare a pieno regime. Anche se in realtà non abbiamo perso tempo perché ciascuno degli amministratori sa già di cosa dovrà occuparsi e sta già lavorando. Finora ci siamo concentrati tutti insieme per avviare al meglio la macchina amministrativa”.

Sta lavorando per allargare il campo di azione della sua maggioranza?

Abbiamo sempre sostenuto che avremmo lavorato per ricucire il tessuto economico-sociale della città. Lo stiamo facendo attraverso il coinvolgimento di associazioni, gruppi ma anche singoli cittadini di buona volontà, con la politica del dialogo. Sentiamo il dovere di rappresentare e tutelare i diritti di tutti i cittadini allo stesso modo. Forse qualcuno si aspettava strategie politiche vecchio stile ed è rimasto deluso dalla nostra linea”.  

I cinque punti chiave

Luca Di Stefano

Durante l’ufficializzazione della sua candidatura nel giugno 2021 Luca Di Stefano aveva elencato cinque temi caldi promettendo che li avrebbe risolti entro cento giorni. Prometteva Sora città pulita; Sora città sicura; ma anche Sora città digitalizzata: Sora città a tutela degli animali; Sora città del Natale.

Fra l’altro il titolo di Alessioporcu.it era stato profetico. Ora di giorni ne sono passati circa cinquanta e sta per superare il giro di boa. (Leggi qui Rivoluzione in cento giorni. Luca parla già da sindaco).

A che punto sono le 5 promesse da mantenere entro 100 giorni?

“Guardi siamo a metà percorso”. Per quanto riguarda la pulizia “da subito ci siamo attivati con grande impegno della società Ambiente e Salute, gli uffici e i ragazzi del reddito di cittadinanza. La bonifica della zona di Chianello in pieno centro storico è l’emblema del nostro operato. Abbiamo fatto rimuovere centinaia di siringhe e ora ci sono mostre, presepi e chiese illuminate”.

Sora città sicura è un fronte caldo ma anche in questo caso qualche risultato c’è già: “Mi sono recato a Roma presso il Ministero dell’Interno per sollecitare il potenziamento del Commissariato di Pubblica Sicurezza e ho anche ottenuto un finanziamento per l’installazione della videosorveglianza nel centro storico”.

Sul fronte della digitalizzazione “come promesso abbiamo creato l’assessorato all’Innovazione tecnologica assegnato ad Andrea Alviani. È già pronto il prototipo della app grazie alla quale i cittadini potranno interagire con il Comune e stiamo lavorando anche al nuovo sito internet istituzionale. Li presenteremo entrambi a fine gennaio”.

A proposito invece delle iniziative a tutela degli animali il sindaco ha spiegato che “grazie all’impegno di Francesco Corona abbiamo presentato il progetto Parco per amici a quattro zampe che verrà realizzato nel Parco La Posta a San Domenico

NATALE A COSTO ZERO

Una molteplicità di iniziative che stanno attirando migliaia di visitatori anche dai territori limitrofi, che Di Stefano descrive con orgoglio: “Siamo riusciti a riportare Sora al centro dell’attenzione provinciale e lo abbiamo fatto a costo zero, partecipando ai bandi con sette nostri progetti che sono stati finanziati”.

Abbiamo coinvolto decine di associazioni, installato delle luminarie spettacolari, predisposto videomapping con bellissime proiezioni sulle facciate delle chiese. Per non parlare dell’allestimento dei presepi nello storico quartiere di Canceglie. In appena 48 ore dall’inaugurazione hanno fatto registrare circa 4mila visite. E ancora la mostra dei presepi in biblioteca, le mostre di arti e presepi allestite nelle vetrine vuote che hanno ridato vita alla città. E poi i concerti, il Teatro Nazionale dei Burattini della Famiglia Ferraiolo, gli artisti di strada. Insomma, stiamo creando una città che sta tornando a vivere, a misura di bambini e famiglie”.

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