A Roma Lega e M5S usano la mitraglia. E il casus belli è proprio lei, Virgina

Le bordate della Lega contro l'amministrazione Raggi scatenano il contrattacco dei M5S. Ma il Carroccio non si fa intimorire. E prosegue con la mission di logoramento del Campidoglio.

Piero Cima-Sognai

Ne elegantia abutere

La Lega attacca, il Movimento 5 Stelle risponde al fuoco. Da un paio di settimane l’assedio al Campidoglio da parte della Lega è costante. Con un comunicato stampa al giorno ed almeno un intervento con cui logorare la sindaca Virginia Raggi e la sua amministrazione. È la linea dettata da Matteo Salvini nei giorni scorsi. (leggi qui Salvini: “Via alla campagna per Roma”. Ma l’obiettivo è FdI). Il Movimento 5 Stelle ha deciso di reagire. La prima a caricare l’artiglieria e dare fuoco alle polveri è stata Valentina Corrado, consigliere regionale del Lazio.

La controffensiva della Corrado

Valentina Corrado

Che non ha sparato a salve. «Esattamente un anno fa Salvini faceva il gradasso sul pienone fatto alle elezioni Europee e alle elezioni Amministrative. Il tutto mentre i giornali titolavano ‘Ora a comandare è il centrodestra’. Ma cosa sta succedendo ad un anno dalle elezioni sui territori? Nulla a favore dei cittadini, perché tutti i maggiori comuni governati dal centrodestra sono fermi al palo per le discussioni interne. E per gli azzeramenti e i cambi di giunta che potrebbero portare qualche Sindaco a mollare».

Parole accompagnate da nomi, circostanze e fatti. Non un attacco a vuoto, fatto tanto per incendiare un po’ di polveri. ma con il mirino ben piazzato. Valentina Corrado cita ciò che accade provincia di Roma, sulle città del litorale come Anzio e Nettuno, governate rispettivamente dal sindaco Candido De Angelis e Alessandro Coppola.

Corrado è scesa nello specifico. «Ad Anzio l’ultimo Consiglio comunale si è sciolto per mancanza di numero legale poiché parte della maggioranza non si è presentata in aula in segno di protesta. (…) A Nettuno è notizia che poche ore fa nella riunione di maggioranza sono dovute intervenire le forze dell’ordine per quanto ‘acceso’ fosse diventato il confronto. Anche qui tensioni sull’assetto politico, rivendicazioni di deleghe e assessorati da parte dei variegati partiti facenti parte della maggioranza».

Dove il centrodestra ha ‘toppato’

Il coordinatore regionale della Lega Francesco Zicchieri

Non una scaramuccia ma un attacco ordinato ne su tutta la fila. Valentina Corrado lancia una serie di salve anche contro altre zone. Ricordando il «Tumulto anche a Ciampino, con la sindaca leghista Daniela Ballico che ha azzerato l’esecutivo. Lo ha fatto in seguito alla costituzione di un nuovo gruppo consiliare. Ed anche a Civitavecchia, con il sindaco Ernesto Tedesco che non è stato immune a crisi di maggioranza. A Civita Castellana, tra crisi di maggioranza emerse e poi rientrate alla fine va in scena anche qui l’avvicendamento di poltrone».

Poi, a fine tour, la consigliera tira le somme. «Nelle città a guida Lega e Centro Destra nel Lazio esplodono i malumori nelle amministrazioni. Amministrazioni dove, per vincere le elezioni, si sono create accozzaglie di liste civiche e politiche. Il tutto con il risultato di avere ora maggioranze ingestibili, litigiose, incapaci di mettere da parte gli egoismi e i giochi di potere per lavorare insieme».

Agiografia di una sindaca allo sbando’

Virginia Raggi © Imagoeconomica, Alessia Mastropietro

La chiosa gioca a smascherare le carte. «Salvini non ha mai perso occasione per attaccare Virginia Raggi. Parliamo di una donna che con ostinazione e caparbietà da anni sta migliorando una capitale da 3 milioni di persone. Di una donna lasciata allo sbando per anni dalla sinistra quanto dalla destra. Lui vuole una Roma leghista, ma nelle province non riesce a governare città da 40 mila persone».

Ma il Carroccio insiste

Il consigliere regionale della Lega Daniele Giannini

L’attacco quotidiano della Lega passa da due fronti: un comunicato al giorno da un consigliere regionale ed uno da un consigliere comunale di Roma. Non mancano le salve e non mancano i moventi-motivi. Due su tutti: le aree giochi per i bambini e il Sea pass di Ostia.

Una ‘missiva’ all’indirizzo della Raggi, è stata ad esempio inoltrata ieri mattina dal consigliere regionale della Lega, Daniele Giannini. La lettera è per per chiederle «di adoperarsi in tempi rapidi per la pulizia e l’igienizzazione delle aree gioco».

Questo «affinché i bambini possano finalmente riprendere le loro attività ludiche e motorie. Questo dopo il forzato periodo di inerzia e con l’imminente inizio della stagione estiva I bambini rimangono a tutt’oggi i soggetti più danneggiati da restrizioni e divieti».

«Occorre adottare il ‘Piano di intervento di pulizia e di igienizzazione’ delle superfici più toccate. Questa ulteriore incertezza sulla tempistica delle riaperture non fa che alimentare la preoccupazione delle famiglie. Ed anche il nervosismo di una fascia anagrafica ancora provata dagli effetti della pandemia. Inoltre certifica l’inadeguatezza della stessa sindaca e la mancanza di programmazione da parte della maggioranza pentastellata che siede in Campidoglio».

Dal Campidoglio Bordoni chiama in causa… il mare

davide Bordoni

A rinvigorire l’attacco anche il consigliere capitolino della Lega Davide Bordoni in una nota. «Il Seapass a Ostia annunciato dalla sindaca come rivoluzionario è un maldestro tentativo che confonde i cittadini. E preoccupa gli operatori economici. La App, che tale non è, funziona poco e male segnando pieno dove ancora c’è posto. L’estate romana si riduce così ad un work in progress. A tal proposito, ho deciso di procedere con un’interrogazione urgente ed un accesso agli atti».

«Sono curioso di vedere il contratto del Comune con questa srl privata che in fretta e furia ha registrato il sito. Voglio verificare come siano stati gestiti gli aspetti di affidabilità del dato da cui dipende l’economia del territorio. Sarebbe interessante capire anche come i paladini della trasparenza abbiano affidato l’appalto. Un’interrogazione chiarirà meglio le cose. Dopo l’azienda francese per i ticket spesa il Campidoglio continua con gli affidamenti ad aziende esterne. Con risultati deludenti e che ci lasciano perplessi».

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