A spasso nel cielo, grazie all’astrofisico Masi e Seeweb

Il progetto del telescopio virtuale. Che consente di andare a spasso per la galassia standosene a casa. Un'iniziativa dell'astrofisico ciociaro Gianluca Masi, curatore scientifico del Planetario astronomico di Roma. Milioni di visitatori: grazie alla solidità garantita da un'altra eccellenza del territorio: Seeweb

Giovanni Giuliani

Giornalista malato di calcio e di storie

Metti insieme due eccellenze ciociare e il risultato sarà un grande progetto in cloud che offre la possibilità di arrivare direttamente alle stelle restando a casa, di ammirare l’immensità del cielo comodamente da dalla propria abitazione grazie al Virtual Telescope Project. Un progetto realizzato da una delle due eccellenze del nostro racconto; Gianluca Masi, astrofisico ceccanese, curatore scientifico, tra le altre cose, del Planetario e Museo astronomico di Roma.

L’altra eccellenza è Seeweb: l’azienda, fondata dall’attuale Ceo Antonio Baldassarra, nata come server provider che negli anni è diventata leader nel cloud computing: quella tecnologia che permette di accedere ai dati che sono memorizzati e condivisi su un cloud, su una “nuvola”,  indipendentemente da che dispositivo si usa o da dove ci si trova. E questo concetto è di fondamentale importanza per la creatura realizzata da Gianluca Masi.

L’insolita coppia

Una delle immagini realizzate dall’astrofisico Masi © Gianluca Masi

Un partnership, quella tra l’astrofisico e Seeweb, nata nel 2017 e  che ha dato, e sta dando, negli anni risultati di prestigio internazionale. Gianluca Masi, 49 anni, vive a Ceccano: lui è una sorta di Leonardo da Vinci dell’astronomia. Ha scoperto asteroidi, stelle variabili e supernovae, co-scoperto tre pianeti extrasolari, la supernova più luminosa (ASASSN-15lh) e ha all’attivo oltre 900 contributi scientifici.  L’International Astronomical Union gli ha dedicato l’asteroide (21795) Masi. 

Nel 2006 ha fondato il Virtual Telescope Project: una piattaforma che permette di viaggiare nello spazio: una serie di telescopi robotici installati nell’Osservatorio di Ceccano, pilotati da remoto, permettono una vera e propria escursione celeste.

Cosa fanno? Trasmettono su internet le immagini delle meraviglie che osservano in diretta. Chiunque, collegandosi con il proprio pc o con il proprio cellulare al sito del progetto www.virtualtelescope.eu, può in tempo reale scrutare l’universo con l’ausilio di un commento in diretta. Si realizza una crociera nell’universo grazie ai dati memorizzati nella “nuvola” di cui sopra.

A spasso nel cielo

Milioni di persone dal 2006 ad oggi, in centinaia di paesi nel Mondo, hanno ammirato l’universo grazie al Virtual Telescope Project, leader nella comunicazione scientifica.

Fondamentale da qualche anno la sinergia  con Seeweb. Un traffico così elevato ed in simultanea rischierebbe di far collassare l’infrastruttura informatica. Per questo è stata una sfida anche per gli ingegneri della società di Cloud Computing che ha dovuto sviluppare e mettere sul piatto le migliori soluzioni con cui garantire elevate prestazioni al sito virtualtelescope.eu soprattutto nei momenti in cui la presenza è di decine di migliaia di visitatori.

La scommessa è stata quella di realizzare una strada informatica sicura e stabile per portare l’universo sulla terra. Di fronte alle cifre di traffico e visitatori registrate su quella piattaforma, Masi ha commentato «il meglio merita il meglio».

Piace anche alla Nasa

 Per comprendere meglio il quadro è sufficiente un altro elemento. Dal 2019 il Virtual Telescope è stato scelto dalla Nasa per la Notte Internazionale della Luna come punto virtuale di osservazione.

Gianluca Masi

Il Virtual Telescope Project, con le sue tecnologie, elimina «barriere di ogni tipo che potrebbero ostacolare la fruizione convenzionale della bellezza dell’Universo. In questa mission – ha avuto modo di argomentare Masi –  la partnership con Seeweb è fondamentale, garantendo la più totale affidabilità dei nostri servizi web, essenziali al successo del progetto».

L’ultima meraviglia da ammirare? Quella di venerdì 19 novembre. L’eclissi lunare più lunga del secolo. Dalle 7 del mattino, e per 3 ore e 28 minuti, in diretta sul sito del Virtual Telescope Project la magia di un evento mozzafiato.