Abbruzzese: «La posizione di Macchitella ora è compromessa»

Il Commissario Onorario è accerchiato. Sono in tre a stringere l’assedio a Luigi Macchitella. E tutti hanno preso di mira la testa del capo della Asl di Frosinone.

 

Su un fronte c’è Isabella Mastrobuono, la manager che prima di lui ha guidato l’Azienda Sanitaria: una sentenza dice da gennaio che deve essere reintegrata, vuole tornare a Frosinone ed ha pure rifiutato i soldi per starsene invece a Roma. Stanca di aspettare, la settimana scorsa ha chiesto l’ottemperanza: il decreto di immediata reintegra, che ingiunge alla Regione di cancellare la nomina di Macchitella ed il commissariamento di Frosinone. Da una settimana passa tutti i giorni alla cancelleria del Tar per verificare se le hanno approvato l’ottemperanza. (leggi qui «La sentenza Mastrobuono è definitiva: subito a Frosinone»’)

 

Su un altro fronte c’è il sindacato Fials. Sta attaccando ogni settimana il commissario Macchitella. E’ arrivato ad accusarlo d’avere mentito al Collegio di Direzione, inducendolo in errore su una modifica al fondamentale Atto Aziendale. (leggi qui ‘«Macchitella ha mentito per avere le mani libere sui Reparti»’). Ed il Collegio, esaminati gli atti, nelle ore scorse ha sconfessato Macchitella, annullando le sue modifiche. (leggi qui ‘Asl, il Collegio di Direzione sconfessa Macchitella’). Ora chiede «la rimozione del Commissario, per una sommatoria di ragioni ognuna delle quali valida e sufficiente». Tra i vari motivi elenca che Luigi Macchitella ha oltre 70 anni e tutte le norme gli vietano di lavorare nella Pubblica Amministrazione; per aggirare quella norma è stato nominato Commissario Onorario, figura non prevista dal nostro ordinamento; nonostante le funzioni ‘onorifiche’ viene retribuito come si compete ad un direttore generale Asl «perché pacificamente lo stesso è chiamato a svolgere, perché, all’uopo investito,  le funzioni di direttore generale»

 

In serata si è aperto un terzo fronte. Quello politicamente più preoccupante per Luigi Macchitella. A chiederne la rimozione è Mario Abbruzzese, il leader di Forza Italia che nei mesi scorsi aveva guidato i suoi sindaci verso la bocciatura di Isabella Mastrobuono. Spalancando così le porte all’arrivo del Commissario Onorario.

«Quello che sta accadendo è inaudito e la vera missione dell’azienda sanitaria non sembra essere piú garantire i servizi essenziali nel sistema sanitario locale, ma “pasticciare”, volutamente o no a livello amministrativo».

 

E’ un preavviso di sfratto a Macchitella?

«Sul caso specifico del rinserimento delle Unita Operative Semplici Dipartimentali nell’Atto aziendale da parte del Collegio di direzione della Asl di Frosinone, credo che ciò certifichi che ormai l’attività del commissario straordinario, Luigi Macchitella sia davvero compromessa».

 

Porterete il caso in Aula, in Consiglio Regionale? 

«Immagino che a 72 anni abbia abbastanza esperienza per trarre da solo le conclusioni»

 

E quali sarebbero, le conclusioni che Luigi Macchitella dovrebbe trarre?

«Io, al posto suo, sarei comunque perplesso e qualche domanda me la porrei. Non vorrei che, come al solito, dalla Regione Lazio abbiano gettato il sasso e nascosto la mano. Ed indotto Macchitella a questo clamoroso errore che gli sta costando la legittimazione alla guida dell’azienda sanitaria».

 

Me chiedete la rimozione per un solo, eventuale, errore?

«In questi ultimi mesi di atti discutibili ce ne sono stati: vedi la fretta nella stabilizzazione dei coadiutori amministrativi che secondo la Asl hanno un ruolo fondamentale nell’erogazione dei servizi sanitari e la grande scrupolosità nel rimarcare in ogni atto la carenza di personale nelle strutture senza pero mettere in campo atti concreti per risolvere tale criticità. Nelle delibere scrive che le strutture sanitarie faticano a garantire i Lea pero spreca risorse per la stabilizzazione dei coadiutori amministrativi anziché personale sanitario. E per restare a poche ore fa:  ancora una volta la Asl di Frosinone è stata condannata oggi a risarcire dipendenti per indennità stipendiali dovute e non versate».

 

Pentito di avere mandato via Isabella Mastrobuono?

«Hanno votato i sindaci, la loro scelta è per me suprema».

 

Stavamo meglio quando stavamo peggio?

«Non ho detto questo. Non attribuitemi cose che non ho detto. Il problema è il centrosinistra che governa la Sanità nel Lazio: è stato un disastro».

 

Quella a Macchitella è una condanna politica senza appello?

«Auspico che su questa vicenda sia fatta presto chiarezza e che Macchitella esca dal suo silenzio assordante e dia delle spiegazioni».

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