La mia Cassino in mano a parlamentari senza idee

Mario Abbruzzese ed il suo nient al progetto Tav per la nuova stazione provinciale. Si sente scippato. Giura che sarebbe stato meglio realizzarla a Cassino. In realtà nel mirino non c'è il treno veloce (che fermerà 4 volte al giorno a Cassino da luglio). Ma i parlamentari M5S eletti al posto suo

Strilla. Sbatte i pugni. A costo di dare l’impressione che si tratti di un capriccio. Mario Abbruzzese, ex presidente del Consiglio Regionale del Lazio, uomo forte in declino nel centrodestra, in realtà sta costruendo la sua ennesima risalita. Gli attacchi al mancato progetto Tav a Cassino? Non sono contro la Ferrovia. Ma gli servono per dire che i parlamentari a Cinque Stelle eletti sul territorio hanno fatto nulla per la città, lo stabilimento Fca, il turismo, l’abbazia. Alessioporcu.it lo aveva anticipato nelle ore scorse. Ora arriva la conferma. (leggi qui Gli attacchi alla Tav servono per difendere il fortino).

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Onorevole cosa combina: ora si iscrive al partito degli anti Tav?

La stazione del Treno ad Alta velocità doveva esser realizzata tra Roccasecca e Cassino, lo dico in base ad un impegno che era stato preso nel 2019 quando ero riuscito a mettere sul tavolo di concertazione gli attori principali per portare questo grande risultato sul territorio.

La fermata Tav a Roccasecca © Elaborazione IchnusaPapers
Va bene, si sente scippato. Ma cosa cambia? Per andare a Milano o Firenze non perderemo più un’ora e mezza per raggiungere Roma Termini: non è questo l’importante?

Il mio progetto andava ben oltre il semplice treno veloce e la semplice idea di collegamento veloce a Roma o a Milano.

E dove andava il suo progetto?

La mia è un’idea di sviluppo di questo territorio del Lazio Meridionale che si trova scoperto di rappresentanti.

L’elettore è sovrano: a Cassino hanno scelto di essere rappresentati dal senatore Marino Mastrangeli e poi dall’onorevole Ilaria Fontana; deve inchinarsi al volere del popolo.

Il problema non è questo: è che questo territorio, come conseguenza, ora si trova scoperto di idee. Nessuno ha una visione e io invece ho immaginato un nuovo modello di mobilità.

Ha inventato la Tav?

Non facciamo gli spiritosi. In Italia esistono solo corridoi verticali, dovuti alla morfologia della penisola, io invece ritengo che sia un’opera strategica e necessaria la prima dorsale orizzontale che colleghi l’Italia centrale da est ad ovest. E al contempo un’Alta Velocità che ci metta in collegamento da nord a sud. Questa è la premessa necessaria per far fiorire questo territorio.

Gianfranco Battisti © Imagoeconomica
Il primo a reclamarla fu Vittorio Emanuele III, ne ha scritto abbondantemente lo storico Costantino Jadecola…

Qui manca una visione: chiediamoci perché Amazon apre al nord, perché le imprese non vogliono investire qui. Mancano le infrastrutture. La recente epidemia di coronavirus e le misure disposte dai lockdown che hanno colpito circa un terzo della popolazione mondiale si ripercuoteranno in una crisi economica senza precedenti dalla crisi del ’29. Leggevo che i dati di vendita delle auto hanno subito un calo del 97%, sapete questo cosa significa per il nostro stabilimento FCA?

E la stazione a Cassino anziché a Ferentino avrebbe cambiato i destini dell’economia nazionale?

È in questo contesto, con questa visione di sviluppo che noi dobbiamo renderci conto che questo territorio, il territorio con lo stabilimento industriale più grande del Lazio, il territorio con l’Università di Cassino, con tantissime potenzialità è stato scippato di un’opera che sarebbe invece stata fondamentale.

Invece della stazione nuova le hanno dato 2 fermate Tav a Cassino: il servizio dalla prossima estate ci sarà. Quindi?

Non mi si racconti del contentino della fermata del treno, perché sappiamo benissimo la differenza enorme che c’è tra la fermata del treno e la stazione TAV e quale ricaduta economica può produrre sul territorio.

Ilaria Fontana Foto © Alessia Mastropietro / Imagoeconomica
Visto che la sa benissimo, ce la spieghi lei

Facciamo un passo indietro: adesso è chiaro in quale logica avevo messo al tavolo i vari attori di questa opportunità per il territorio; oggi invece ci troviamo a subire le scelte che conseguono alla mancanza di una rappresentanza politica del territorio. Perché ci hanno “scippato” il progetto e l’hanno spostato a Ferentino senza avere alla base uno studio che dimostri la convenienza.

Gli studi dell’università Federico II di Napoli ma anche gli elaborati disponibili in rete dimostrano una ricaduta economica nell’arco di 200 chilometri dalla stazione. Quindi anche il su della provincia crescerà. Non è che sta così perché non ha potuto mettere il cappello su questa operazione e l’ha dovuto lasciare alla regione Lazio?

Il mio appello è alle forze sane del territorio, non solo i sindaci, ma tutti gli uomini liberi, coraggiosi, gli imprenditori, i professionisti e tutti i cittadini che hanno a cuore il nostro territorio. Il mio appello è per fare squadra e fare una grande battaglia per ripristinare la verità. E soprattutto per far ubicare esattamente questa stazione che deve essere localizzata tra Roccasecca e Cassino come avvenuto già ad Afragola, come avvenuto a Reggio Emilia, come soprattutto vogliono le logiche aziendali essendo questo il territorio più idoneo allo sviluppo.

Le slide della nuova stazione di Ferentino
I numeri dicono che è più produttiva a Ferentino…

Non c’è nessuno studio di fattibilità che dimostri la convenienza di fare la stazione a Ferentino. Lo dico ai sindaci del territorio, non solo del cassinate, ma da Gaeta all’alto casertano, al molisano. Dobbiamo pensare ad un territorio allargato che può avere molta più importanza e viene invece costantemente dimenticato. Questo territorio merita rispetto e io non mollerò questa battaglia finché non porteremo a casa il risultato, sto promuovendo un’associazione Pro Tav che porti avanti questa battaglia ed insisto con l’intero disegno per sviluppare il territorio: fermata dell’autostrada a Roccasecca, dorsale orizzontale per collegare il centro Italia da ovest ad est. Non accettiamo gli scippi, non accettiamo di essere sempre lasciati per ultimi. Questo territorio merita molto di più.

L’impressione è che sta facendo tutto questo per far notare agli elettori quanto i parlamentari che si sono scelti sono lontani dai temi del territorio.

Noi dobbiamo metterci in testa che il futuro sarà nero, ci sarà una povertà che neanche immaginiamo se non ci diamo da fare subito per creare le condizioni per lo sviluppo e il benessere. Stiamo iniziando un’epoca di profonda crisi economica che non sarà nulla rispetto a quanto abbiamo visto nel 2008. Se ci presentiamo a questo appuntamento con le armi senza munizioni, ne usciremo massacrati. Il mio è un appello a chi ha coraggio: uniamoci, insieme dobbiamo risollevare questo territorio.