Abbruzzese cede il seggio a Di Mambro: senza contropartite

Cosa c'è dietro le dimissioni rassegnate oggi da Mario Abbruzzese. Lascia il Consiglio comunale a Carmine Di Mambro. Per tre ragioni. E nessuna contropartita

Tre righe per cedere la scena. Non per lasciarla. Mario Abbruzzese in mattinata ha protocollato la lettera con cui lascia il Consiglio Comunale di Cassino. Da due anni siedeva nei banchi dell’opposizione dopo avere sfiorato l’elezione a sindaco ed avere perso la conta al ballottaggio contro il Dem Enzo Salera.

Non è una scelta politica. Nemmeno amministrativa. Ma è una decisione umana: l’ex presidente del Consiglio regionale del Lazio ha deciso di cedere il seggio al primo dei non eletti nel suo schieramento, l’ex consigliere comunale Carmine Di Mambro. È l’uomo che nella passata consiliatura si è battuto più di ogni altro per la concreta attivazione del Registro dei Tumori, per la definizione d’un testo di legge regionale sui malati oncologici ottenendone l’approvazione.

Mario Abbruzzese

Con le sue dimissioni Mario Abbruzzese ha voluto mandare tre segnali. Il primo: ritiene concluso il suo ciclo in Aula consiliare, in questi due anni ha evitato le polemiche sterili contro l’amministrazione ma ha concentrato il dibattito su temi di livello alto e sulla grande progettualità. Il secondo: ritiene che Cassino debba tornare ad avere un ruolo nello sviluppo anche delle tematiche sociali, sulle quali il portabandiera è sempre stato Carmine Di Mambro. Terzo segnale: in politica il merito deve essere riconociuto se si vuole fare in modo che porti altri risultati e con queste dimissioni Abbruzzese ha voluto che venisse riconosciuto in pieno il merito amministrativo di Carmine Di Mambro.

Abbruzzese, niente mercanteggi

Non ci sono altre chiavi di lettura. Mario Abbruzzese non ha in programma alcuna acquisizione di altri incarichi in Regione o presso enti di sottogoverno. Non andrà a ricoprire nuovi incarichi nell’organigramma di Cambiamo ma resterà Coordinatore di Giovanni Toti nel Lazio.

Allo stesso modo, Carmine Di Mambro non aderirà a Gruppi o Partiti ma resterà capogruppo della sua formazione , surrogando in tutto e per tutto Mario Abbruzzese.

Resta un solo punto interrogativo. Il centrodestra da mesi è diviso tra l’ala che ha come riferimento Mario Abbruzzese (i quadri cittadini e provinciali di Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia) e l’ala che fa riferimento all’ex sindaco di centrodestra Carlo Maria D’Alessandro (i consiglieri eletti). Anche per questo era saltato due anni fa un primo passaggio di testimone (Leggi qui: Abbruzzese: «Mi dimetto e lascio il seggio a Di Mambro»).

Carmine Di Mambro è un fedelissimo dell’ex sindaco. La mossa di Mario Abbruzzese è un segnale di distensione e di apertura al dialogo. I prossimi mesi diranno se è stata efficace.

La soddisfazione di Carmine

Carmine Di Mambro con Carlo Maria D’Alessandro

Proprio per questo il movimento Liberi e Forti guidato dall’ex sindaco, in serata ha messo i puntini sulle i. Esprimendo soddisfazione per il ritorno in Aula di Carmine Di Mambro “consapevoli che in questo suo impegno politico profonderà come sempre ha fatto il massimo sforzo. È doveroso ribadire che il nostro movimento civico fonda le proprie radici su un attivismo che sia libero da ogni condizionamento politico ascrivibile a qualsiasi Partito e tale resta“.

In pratica: nessun avvicinamento verso la Lega e verso Mario Abbruzzese, oltre la personale considerazione umana.

In questo periodo Carmine Di Mambro è impegnato contro una patologia che è tornata ad aggredirlo. Il rotorno in Consiglio è uno stimolo in più. “Ritornare in Consiglio comunale è una forte emozione, sia che si sieda in maggioranza oppure in opposizione. Ringrazio Mario Abbruzzese  per l’opportunità di tornare a rappresentare la mia città“.

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