Ad un passo dalla rottura: Abbruzzese e Natalia contro la Lega

Ad Anagni diventa incandescente il clima all'interno del Centrodestra. Mario Abbruzzese e Daniele Natalia replicano alle accuse di Zicchieri. «Noi andiamo avanti». La Lega domani in città. Nel M5S intanto...

«Se la Lega ha intenzione di non rispettare i patti e di esprimere una nuova candidatura lo faccia con grande senso di serietà e trasparenza: ma sappia che Forza Italia non è abituata a giocare su tre tavoli. E tantomeno a fare giochetti. Le persone presenti all’incontro dell’altra sera, i cosiddetti ‘amici’ di Daniele Natalia, valgono almeno 2.800 voti e credo che anche per questo meritino rispetto». È il dirigente provinciale di Forza Italia Mario Abbruzzese a rispondere al coordinatore regionale della Lega Francesco Zicchieri. (leggi qui L’ira della Lega su Fi e FdI: «Avete provato a fregarci con una riunione farsa») Facendo salire la temperatura tra i due Partiti alleati.  Fino al punto di rottura.

Nel primo pomeriggio infatti l’avvocato Daniele Natalia, il candidato designato da Forza Italia, prende atto delle dichiarazioni fatte ieri sera dall’onorevole Zicchieri al coordinatore provinciale azzurro (Adriano Piacentini) ed al referente di Fratelli d’Italia (Massimo Ruspandini). Ed annuncia al sito Anagnia.com «Noi andiamo avanti per la nostra strada. La Lega deciderà se fare marcia indietro o andare altrove».

 

La rottura? Non è colpa di Forza Italia

Mario Abbruzzese traccia il solco. E Daniele Natalia lo difende. «Forza Italia – dice l’ex presidente del Consiglio Regionale – non è assolutamente abituata a giocare su tre tavoli, tanto meno a fare giochetti. Il buon Zicchieri confonde la coerenza, quella del nostro movimento, con i classici giochi di Palazzo».

Difende la procedura con la quale il suo Partito ha individuato Daniele Natalia. «Per quanto concerne le elezioni amministrative di Anagni, noi abbiamo avuto il coraggio di esprimere un candidato. Questa candidatura è stata poi portata al tavolo provinciale che ha rinviato le decisioni in sede locale. Nella quale è stato riconfermato il concetto di convergenza unitaria sulla candidatura dell’Avvocato Daniele Natalia da parte del centro destra. Parliamo di otto schieramenti su dieci. Se la Lega ha intenzione di esprimere una nuova candidatura lo faccia con grande senso di serietà e trasparenza».

Il dirigente provinciale di Forza Italia sfida la Lega. E la invita «a fare un passo in avanti. Manifesti la sua posizione per poi trovare insieme una definitiva convergenza sui possibili candidati. Noi siamo disposti a confrontarci e a discutere, ma su basi concrete».

 

Natalia, non è stata una farsa

A mandare su tutte le furie l’onorevole Francesco Zicchieri era stata la scoperta che al tavolo del centrodestra convocato sabato per varare la candidatura in maniera unitaria «non erano presenti le liste civiche, ma amici di Daniele Natalia». Si era sentito preso in giro. E per questo aveva intimato l’altolà a Forza Italia. «Noi siamo la Lega e stiamo dalla parte della gente: se la gente non vuole Natalia noi ci schieriamo con ciò che invece vuole la gente».

Daniele Natalia gli ha risposto in giornata «Non posso che prendere atto delle parole di Zicchieri anche se mi piacerebbe sentirle dalla sua voce. Le persone presenti l’altra sera? È vero, sono miei amici: che fanno politica con me da vent’anni ed hanno ottenuto alle ultime elezioni circa 2800 voti. Mi dispiace che in questa fase la Lega non abbia voluto garantire l’unità del centrodestra».

 

Zicchieri ad Anagni

Impossibile contattare l’onorevole Zicchieri: è impegnato a Montecitorio. Ma dalla segreteria confermano che ha fatto cancellare alcuni impegni romani per la giornata di mercoledì. Ha fatto inserire la generica dicitura ‘Anagni’. Sarà in città. Per raffreddare la situazione. O per la rottura definitiva.

 

Le nubi intorno alle 5 Stelle

Non ci sono meno nubi intorno al Movimento 5 Stelle. L’onorevole Luca Frusone sta verificando la correttezza formale della lista che gli è stata proposta dal meetup di Anagni, prima di inviarla agli organismi centrali per il secondo livello di verifiche formali. È la prassi.

Ma ad addensare nubi sono stati alcuni degli iscritti. Lamentano che la convocazione dell’assemblea con cui è stata disegnata la lista dei candidati è stata fatta in fretta e furia, appena tre giorni dopo la rottura interna al meetup. Non solo:  la convocazione non sarebbe arrivata a tutti gli iscritti. Questo avrebbe determinato una bassa affluenza alla riunione decisiva.

Inoltre, i nomi finiti nella lista consegnata all’onorevole Frusone non sarebbero solo quelli scelti nel corso della riunione. Ma ne sarebbero stati sostituiti alcuni.