«Siamo pronti a ritirare la candidatura di Ciccone alle Provinciali»

Il vice responsabile nazionale Enti Locali di Forza Italia manda un segnale agli alleati. "Pronti a ritirare la candidatura di Tommaso Ciccone a presidente della Provincia". Lunedì al tavolo del Centrodestra FdI proporrà Caligiore. Anche la Lega pronta a mettere il veto sul sindaco di Pofi

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

Lunedì sera il tavolo del Centrodestra si riunisce a Frosinone per definire il nome del candidato unitario a presidente della Provincia di Frosinone. Forza Italia ha ufficializzato il suo nome (leggi qui Via libera di Forza Italia a Ciccone: lunedì il tavolo con gli alleati) ma c’è il dubbio della spaccatura nascosta: manca ancora la firma di Nicola Ottaviani. Fratelli d’Italia è pronta a schierare Roberto Caligiore (leggi qui Provinciali, i candidati sono due: Fratelli d’Italia pensa a Caligiore). E la Lega a calare il suo veto.

Uno scenario di fronte al quale Mario Abbruzzese, vice responsabile nazionale Enti Locali di Forza Italia dice: «Siamo pronti a ritirare il nostro candidato, pur di tenere unita la coalizione».

 

Nicola Ottaviani a che gioco sta giocando?

Non mi risulta che Nicola Ottaviani sia uno che giochi.

 

Però non ha ancora firmato la candidatura di Tommaso Ciccone a presidente della Provincia: è l’unico sindaco di Forza Italia e non averla ancora sottoscritta.

Sarà sicuramente per un problema di tempo. Perché la candidatura di Tommaso nasce da una sintesi raggiunta direttamente con il sindaco di Frosinone e con Adriano Piacentini, quindi Tommaso Ciccone è il candidato di tutti.

 

Però è un’evidenza che Ottaviani in questi giorni non abbia nemmeno fatto una dichiarazione a sostegno di Ciccone: una voce sostiene che avrebbe preferito una rosa tra i quali decidere?

Mi ripeto: il nome di Ciccone è stato deciso anche da lui ed è il candidato unitario di Forza Italia, su questo non ci sono dubbi. Se Nicola non ha fatto dichiarazioni sarà perché è un avvocato molto impegnato e non ne avrà avuto il tempo.

 

Ciccone però non sarà con certezza il candidato unico del centrodestra: Fratelli d’Italia lunedì vi comunicherà di avere la disponibilità del sindaco di Ceccano a Roberto Caligiore.

Ho molto apprezzato le parole del coordinatore provinciale Paolo Pulciani su Alessioporcu.it: con altrettanto garbo e rispetto faccio mie le sue parole. E dico che nemmeno noi vogliamo imporre il nostro candidato. È giusto che si parta dal metodo e non dal nome. Altrettanto giusto è partire dal profilo. Nessuno imposizione perché altrimenti si parte con il piede sbagliato.

 

Non teme che Fratelli d’Italia possa ‘spingere’ per Caligiore?

Non credo. Noi non ‘spingeremo’ Ciccone. Ci confronteremo.

 

La Lega pare che lunedì potrebbe porre un veto sul nome di Ciccone.

E noi ascolteremo anche la Lega. E poi decideremo tutti insieme. Ma sui veti andrei cauto: si alle proposte costruttive, no ai veti. Altrimenti cadiamo nella trappola delle imposizioni e non ne usciamo più.

 

Quali sono i punti di forza che ha Ciccone e che Caligiore non ha?

Questa è una discussione da fare al tavolo del centrodestra e non sulla stampa: mi permetterà di non rispondere

 

Ma sarebbe pronto a fare un passo indietro e ritirare il suo candidato se gli alleati dimostrassero che il loro è più adatto?

Noi siamo pronti a ritirare il nostro candidato se risulterà che è più opportuno schierare il nome di altro Partito. Siamo pronti a ritirarlo se dovesse risultare che Tommaso è divisivo. Se per un qualsiasi motivo non dovesse esserci identità di vedute sul suo nome. Lo ripeto ancora una volta: non vogliamo imporre. Ma deve essere chiaro che nemmeno vogliamo imposizioni.

 

E se vi chiedessero una rosa di nomi anziché uno soltanto, come avete fatto?

Il candidato nostro ce lo scegliamo noi. Lo dico in modo ancora più chiaro: noi siamo favorevoli anche ad una candidatura di Roberto Caligiore espressa da Fratelli d’Italia. Così come siamo favorevoli ad una candidatura che sia espressione della Lega. Al punto che siamo disponibili a ritirare Ciccone dalla competizione. Ma solo per favorire un sindaco di un loro Partito: non è nemmeno immaginabile che siano altri a scegliere quale candidato deve schierare Forza Italia Sarebbe un’ingerenza che non potremmo accettare.

 

In questo modo però è come se voleste imporre il nome di Ciccone: state dicendo o lui o nessun altro per Forza Italia, piuttosto lo ritiriamo.

Assolutamente no. Tant’è, ribadisco ancora una volta, che siamo pronti a ritirare il nominativo di Tommaso Ciccone qualora venisse messa a rischio l’unità del centrodestra.

 

Appoggereste con altrettanta convinzione il candidato di Fratelli d’Italia o della Lega?

Se questo fosse necessario per garantire l’unità del centrodestra, non avremmo nessun dubbio a convergere su un loro candidato, rinunceremmo immediatamente a far valere quel documento nel quale ci sono tutte le firme dei sindaci di Forza Italia per Ciccone.

 

Tutte le firme, tranne quella di Ottaviani…

Che facciamo, ricominciamo?

 

Ma così non c’è modo di far saltare il tavolo e di rompere il centrodestra…

Non saremo noi a far saltare il tavolo. A costo di ritirare il candidato di Forza Italia, sostenuto da tutti i suoi 23 sindaci.