Accordo raggiunto: il candidato sindaco è lo stesso per centrosinistra e centrodestra

L'intesa è stata raggiunta all'una della notte negli uffici del gruppo Beccidelli. Centrosinistra e centrodestra convergeranno verso un unico candidato sindaco. Alla base: un equilibrio che garantisca tutti. Le trattative riservate. Dalla taverna all'ufficio fino alla fumata bianca.

La fumata bianca è arrivata all’una della notte. Centrosinistra e centrodestra potrebbero sostenere lo stesso candidato sindaco di Anagni. La firma sotto al documento politico che ufficializzerà l’intesa è prevista per giovedì nel corso di una nuova riunione.

 

TRATTATIVA FINO A NOTTE

L’accordo è stato raggiunto all’interno degli uffici dell’imprenditore Domenico Beccidelli: l’uomo che nella scorsa tornata ha ispirato lo schieramento civico Progetto Anagni. E che poi lo ha disconosciuto appena il gruppo consiliare è diventato la stampella del sindaco Fausto Bassetta. Avrebbe preferito che ne fosse lo stimolo critico dall’interno.

Ora Domenico Beccidelli ha apparecchiato di nuovo la tavola. E messo intorno ad uno stesso progetto tutti i Partiti: dal Pd a Forza Italia, dai Socialisti alla Lega, dalla Lista Lorenzin ai Fratelli d’Italia ed i civici. Gli unici non invitati sono stati Progetto Anagni, Casapound, M5S.

Al centro della discussione di ieri pomeriggio ci sono stati due temi: il tempo e gli obiettivi. Che sono stati gli stessi anticipati nei giorni scorsi da Alessioporcu.it (leggi qui Profumo di Grosse Koalition sulle elezioni di Anagni) In sintesi: l’attuale schema tripolare non consentirà a nessuna delle tre forze principali di vincere le elezioni al primo turno; in due andranno al ballottaggio ed una tra centrodestra, centrosinistra e Movimento 5 Stelle resterà fuori per una manciata di voti. Solo un’alleanza trasversale, costruita su una solida convergenza di temi, sarà in grado di dare maggiori possibilità di vittoria diretta. Ma bisogna fare in fretta: entro metà aprile vanno raccolte le firme da presentare alla fine del mese a sostegno delle candidature.

 

CHI FARA’ IL SINDACO

Lo schema ipotizzato da Domenico Beccidelli rende secondaria la questione del sindaco. Il classico Uovo di Colombo: una soluzione inaspettatamente semplice ad un problema in apparenza irrisolvibile (leggi qui l’aneddoto dell’Uovo di Colombo).

In pratica ha ipotizzato un equilibrio di poteri, nel quale chiunque dovesse fare il sindaco sarà controbilanciato da una giunta di ispirazione politica alleata. E con una ripartizione di responsabilità, proporzionale al peso dimostrato con le elezioni dalle singole forze politiche. Prima Repubblica allo stato puro, negli anni in cui funzionava.

Come verrà individuato il candidato sindaco? Ogni Partito proporrà un nome. Se ci sarà convergenza allora sarà il candidato di tutti. Se non ci sarà unanimità su una figura allora si procederà con lo strumento delle Primarie.

 

DALLA TAVERNA ALL’UFFICIO

La riunione finita a notte fonda è stata preceduta da una serie di incontri preliminari. Tutti riservati. E sui quali nessuno è disposto a dare conferma. L’ultimo c’è stato ieri all’interno di una taverna, pertinenza di una casa ad Anagni. Ed è servito a mettere insieme gli ultimi pezzi del mosaico, dando il via libera alla riunione ufficiale della sera negli uffici del gruppo Beccidelli.

Durante gli incontri preliminari, iniziati circa un mese fa, Beccidelli ha sondato la disponibilità politica dei singoli fronti politici; poi ha fatto verificare riservatamente se ci fosse il rischio di un veto dai livelli provinciali. Che, è stato fatto capire, non ci sarebbe stato. A quel punto ha messo in moto le diplomazie e lasciato che tutto maturasse da solo. Fino alla pre riunione in taverna. Ed all’incontro di ieri sera. Finito all’una della notte. Con la fumata bianca.

 

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