Accordo Pd – 5 Stelle, l’ultima spiaggia passa da Napoli

Foto © Imagoeconomica, Benvegnu' Guaitoli

La candidatura a sindaco del capoluogo campano di Roberto Fico potrebbe dare la svolta. Ma perché il presidente della Camera dovrebbe farlo? Intanto però Nicola Zingaretti e Roberta Lombardi guardano all’evolversi della situazione. E perfino in provincia di Frosinone si abbozzano degli schemi.

L’ultima possibilità di un accordo sistematico tra il Partito Democratico e il Movimento Cinque Stelle passa dall’ipotesi di una possibile candidatura a sindaco di Napoli di Roberto Fico, presidente della Camera e tra i politici più autorevoli dei Cinque Stelle.

Una scelta del genere, come ha scritto La Repubblica, potrebbe dare il via ad un effetto domino importante e significativo. Non soltanto perché potrebbe portare alla presidenza di Montecitorio Dario Franceschini, ministro della Cultura, capo della delegazione del Pd al Governo e indubbio dominus dei gruppi parlamentari Dem.

Roberto Fico ha il profilo giusto per un’alleanza tra i Cinque Stelle e il Pd. Ma perché dovrebbe lasciare il suo posto di presidente della Camera dei deputati? Soprattutto perché alle urne, ormai è chiaro, si tornerà nel 2023.

Effetto domino da Napoli a Roma

Roberta Lombardi e Nicola Zingaretti

Però nelle alchimie della politica c’è tutto. Un accordo su Fico per il Comune di Napoli porterebbe ad un’intesa su Virginia Raggi a Roma. E via di questo passo. Ma l’operazione resta molto difficile. Le diffidenze ci sono. Basta analizzare quello che succede da anni alla Regione Lazio. Roberta Lombardi, capogruppo dei Cinque Stelle alla Camera dei deputati, non ha un atteggiamento di chiusura nei confronti di Nicola Zingaretti. Anzi. Eppure l’intesa, più volte data per imminente, non si fa. E non si fa perché Roberta Lombardi fa parte del nucleo storico dei pentastellati.

Lei non può non guardare alle evoluzioni all’interno del Movimento. Dove Luigi Di Maio non affonda il colpo, dove Alessandro Di Battista non “strappa”, dove lo stesso Roberto Fico non si sbilancia, dove Vito Crimi cerca costantemente di mediare.

Il fatto è che una crisi del Governo Conte, riconosciuto dalla stragrande maggioranza dei Cinque Stelle come propria espressione, metterebbe in crisi ogni tipo di rapporto costruito o perfino abbozzato finora.

L’incontro tra Francesco De Angelis ed i parlamentari M5S Enrica Segneri e Luca Frusone

In provincia di Frosinone è stata un’iniziativa economica come l’emendamento di 135 milioni di euro per bandi rivolti alle imprese dell’area ex Casmez a vedere dalla stessa parte il Pd (Francesco De Angelis, Claudio Mancini) e i Cinque Stelle (Enrica Segneri). Ma si è trattato di un lampo nel buio. (leggi qui Le frontiere dello sviluppo: si riparte dai confini dell’ex Cassa per il Mezzogiorno).

Al momento non ci sono i presupposti per intese sistematiche. La candidatura a sindaco di Napoli di Roberto Fico potrebbe in effetti rappresentare la svolta. Ma perché Fico dovrebbe candidarsi?

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