Acea… alza il gomito. E blocca i lavori

Una direttiva interna cambia le regole di Acea Ato 5 in provincia di Frosinone. Si torna all'uso di materiali più costosi, come la ghisa sferoidale. Ma dura di più. E nel tempo si risparmia: meno perdite, meno riparazioni. Lo strano caso del camion rispedito indietro

Il materiale non era quello richiesto: nessun occhio da chiudere, nessuna deroga. Acea Ato 5 ha rimandato indietro i camion che erano già arrivati sul cantiere. Il responsabile incaricato dall’amministratore delegato Roberto Cocozza ha riscontrato che trasportavano un carico non idoneo. “E mò che dobbiamo fare ingegne’…?” “Girate e riportatevo tutto indietro. Qui portate quello che vi abbiamo chiesto”.

È accaduto in più di uno dei cantieri aperti in questi giorni nella provincia di Frosinone. Il board della società che gestisce l’acqua e la depurazione in provincia di Frosinone ha varato un piano prima delle vacanze estive. Prevede la sostituzione di interi tratti della rete idrica: via i tubi colabrodo che stanno lì dagli anni Ottanta e anche Settanta. Al loro posto verranno posate nuove condotte utilizzando tubature in ghisa sferoidale.

È un materiale che veniva impiegato nel passato. Poi era stato tolto e sostituito con altri meno costosi: come la plastica ed il cemento. Il presidente Pierluigi Palmigiani ha sollevato il problema durante la periodica riunione del board di Acea Ato 5. Ha fatto notare che troppi sindaci si lamentano delle perdite, facendo impallidire ancora una volta l’ingegner Cocozza che è quello al quale spetta il compito di far quadrare i conti.

Costa di più, dura di più

Il principio è quello già applicato in altri casi: è vero che all’inizio il costo per i materiali o per le lavorazioni è più alto: ma durano di più e con il tempo si risparmia sulle riparazioni; inoltre il servizio è migliore e non ci sono perdite. E l’acqua che si perde nessuno la paga. (Leggi qui E Acea Ato5 mise i calzini alle tubazioni).

Alla fine, ancora una volta l’amministratore catapultato da Roma per far funzionare Ato5 ha detto si al suo presidente: via libera al materiale antico ma più costoso. Però, al contempo, molto più performante in termini di resistenza e vita utile delle infrastrutture.

Non tutti avevano compreso il nuovo passo di Acea Ato5 e così qualcuno ha provato a portare i vecchi materiali. Ora invece c’è una squadra incaricata dei controlli: niente ghisa, niente lavori.

Una delle reti sulle quali verrà installata la nuova tubatura è quella di Pontecorvo. In via Tordoni asi sta realizzando una tratta di circa 800 metri e i relativi allacci. A bloccare le ruspe è stato il ritardo nella fornitura di alcuni gomiti di raccordo della condotta. L’ingegnere ha preteso che fossero quelli in ghisa. Giovedì i lavori riprendono.