Acea non se ne va e parla di investimenti

Acea non se ne va. La risoluzione del contratto con i Comuni della Provincia di Frosinone? La ritiene nulla. Come se non esistesse. E partendo da questo presupposto, la società che gestisce il servizio idrico e di depurazione in provincia di Frosinone continua ad andare avanti come se nulla fosse avvenuto.

Come se l’assemblea dei sindaci non si fosse riunita a febbraio 2016 avviando l’iter concluso nelle settimane scorse. Come se non l’avessero diffidata contestandole una marea di inadempienze. Come se le controdeduzioni di Acea non fossero state respinte. Dicendo che il contratto è risolto. Per colpa proprio del gestore.

Acea ritiene che sia tutto nullo. Perché non ci sono né i presupposti giuridici né i pareri tecnici e tantomeno quelli legali. E’ quanto emerso nel corso della Conferenza stampa di fine anno tenuta dall’azienda nel pomeriggio.

Si va avanti, come se nulla fosse. Perché? Per due motivi. Il primo. Lo prevede il contratto. Fino a quando l’assemblea dei sindaci non comunicherà ad Acea a chi deve consegnare le chiavi, Acea resta al suo posto. Alle stesse condizioni contrattuali di oggi. Per sei mesi prorogabili di altri sei mesi. E poi di altri sei mesi ma a quel punto si rimette mano al contratto.

Il secondo motivo per cui Acea continua come se nulla fosse. Ritiene che la procedura di risoluzione del contratto sia nulla nella forma e nella sostanza. In pratica, gli avvocati si attaccheranno al mancato rispetto dell’articolo 34 Contratto di Gestione. Insomma, bisognava indicare ad Acea la “modalità transitoria di gestione”; ma questo – ritiene l’azienda – non è stato fatto. Così come non sono stati indicati i motivi tecnici e giuridici in base ai quali il contratto sarebbe risolto.

Proprio per questo, durante la conferenza stampa Acea ha illustrato cifre, dati progetti. Indicato dove ha investito e cosa ha realizzato. Sottolineato che ha applicato il piano di lavori concordato con i sindaci. E che si è partiti con un anno e mezzo di ritardo perché i Comuni hanno impiegato tutto quel tempo ad approvare il calendario delle opere. Che in alcuni luoghi ancora mancano tutte le autorizzazioni necessarie per poter partire con i cantieri.

Al di la delle cifre. Dalla conferenza è emerso un dato di fatto: il volto dialogante di Acea, che tenta di ricostruire un rapporto con i cittadini, riallacciare i fili di un dialogo interrotto in maniera brusca. Solo i prossimi mesi diranno se è stato come chiudere la stalla una volta che i buoi sono scappati.

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