Acea, il Coordinamento di Forza Italia ha deciso: «Tutti con Ottaviani»

Nessun accordo con il Pd per la tariffa dell’acqua: Forza Italia fa quadrato e decide di andare avanti lungo la strada tracciata da Nicola Ottaviani con Antonio Corsi (Sgurgola) e Marco Scappaticci (Picinisco) cioè i tre sindaci azzurri che siedono nella Consulta d’Ambito, il parlamentino che prepara i lavori dell’assemblea fissata per venerdì.

A decidere che si andrà compatti su quella strada è stato nelle ore scorse il Coordinamento Provinciale di Forza Italia riunito a Frosinone dal coordinatore Pasquale Ciacciarelli. La scelta è stata fatta all’unanimità: voto favorevole anche dal presidente d’aula del Consiglio Provinciale Danilo Magliocchetti che finora è stato l’anima più dialogante con il presidente della Provincia Antonio Pompeo (Pd).

Il voto muro contro muro porterebbe ad una rottura dell’alleanza Pd – Forza Italia che da due anni sta guidando l’amministrazione provinciale di Frosinone. A chi ha sollevato questa possibilità durante la riunione del coordinamento, Ciacciarelli ha risposto «Quando ci dovessero comunicare questa decisione di rompere gli accordi, ne prenderemo atto e riuniremo nuovamente il Coordinamento e decideremo il da farsi».

La proposta Ottaviani – Scappaticci – Corsi è quella che prevede di congelare l’aumento dell’8% annuo già riconosciuto per i prossimi tre anni ad Acea dall’Autorithy, sospensione del conguaglio da quasi 80 milioni reclamato dal gestore in base alle voci di spesa previste nella formula di calcolo, in attesa di vedere come si concluderà l’iter avviato sette mesi fa per la rescissione del contratto. Il Pd invece sostiene che già due volte, per tirare la corda, i cittadini si sono ritrovati nelle bollette i maxi conguagli decisi dai Commissari e quindi vuole approvare una delibera in cui riconosce l’otto per cento già individuato dall’Autorità ma dimezza le richieste fatte da Acea (applicando una serie di penali e scorporando i vari milioni di euro di bollette non pagate dai morosi, che Acea invece ha inserito nelle sue pretese).

Ottaviani proporrà la bozza di delibera in maniera aperta e non come documento di Partito, proponendo a tutti i sindaci di votarla a prescindere dagli schieramenti. Se dovesse riuscirci, per il Pd sarebbe una sconfitta. Ma soprattutto sarebbe il segnale che non governa più l’assemblea dei sindaci ed in caso di voto potrebbe determinare la prossima maggioranza in seno al Consiglio Provinciale. Trasformando in un Vietnam i prossimi due anni di presidenza per Pompeo.