Acea, la “cascata” milionaria che sfocia a Frosinone

FOTO: © BENVEGNU' GUAITOLI / IMAGOECONOMICA

Quasi cinque miliardi fino al 2024 per il colosso Acea. Che fra acqua ed energia punta a sostenibilità e green. Con una ricaduta sul modello Frosinone targato Cocozza e Palmigiani.

Gli indizi stanno tutti nel documento firmato da Giuseppe Gola, amministratore delegato di Acea: il colosso da 3 miliardi di euro che gestisce acqua, depurazione ed energia in Italia. E che nel suo ‘portafogli‘ ha anche il 98,5% delle azioni di Acea Ato5, la società che porta l’acqua nelle case della provincia di Frosinone.

Quello firmato dall’Ad è il piano industriale per il periodo fino al 2024. Riguarda la casa madre. Ma le sue linee guida coinvolgono, a cascata, anche le società del gruppo. È un piano da 4,7 miliardi. Ma il vero segnale da tenere in considerazione non è la cifra: è la sua destinazione. La metà verrà spesa nel nome della Sostenibilità, circa la metà andrà al comparto Acqua, circa un terzo al comparto Energia. Il resto verrà diviso su due filoni strategici: innovazione, digitalizzazione, creazione di sistemi di gestione intelligente delle reti e dei servizi.

Operai di Acea al lavoro

Infine, il 10% circa dell’investimento andrà a finanziare fusioni e acquisizioni: il vero business è la creazione delle nuove materie prime ora che la Terra non ne ha più per tutti i suoi abitanti. Bisogna ricavarle da ciò che si getta. L’asse sul quale si orienteranno le acquisizioni sarà proprio quello che in termine tecnico si chiamano Waste (economia circolare) e nel Powergen (produzione di energia green).

Cosa significa per Frosinone

Per Acea Ato 5 questo significa che si conferma la linea imboccata in questi mesi dall’amministratore delegato Roberto Cocozza e dal presidente Pierluigi Palmigiani. In pratica, radicale rottura con il passato, ingresso di nuove tecnologie per realizzare la nuova filosofia. In base alla quale: migliorare il servizio migliora i conti. Perché eliminare le perdite abbassa le spese, alleggerisce le bollette e migliora i bilanci nello stesso tempo.

All’atto pratico: non resterà un esperimento isolato l’uso delle tecnologie impiegate nei mesi scorsi ad Anagni. Cioè quando è stato utilizzato un materiale innovativo per realizzare una condotta, senza dover sfasciare la storica pavimentazione in sampietrini che sta nel Centro. All’epoca è stata usata una ‘calza‘ che ha fasciato la vecchia conduttura e solidificandosi ne ha creata una nuova. (Leggi qui E Acea Ato5 mise i calzini alle tubazioni).

Allo stesso modo non resterà isolato il ricorso alla tecnologia per dare la caccia alle perdite idriche. Le risposte dei satelliti stanno arrivando. E stanno aiutando ad individuare le situazioni critiche in zone impervie: un bilancio verrà tracciato verso la fine dell’anno. (Leggi qui Acea userà i satelliti per trovare le perdite in provincia di Frosinone).

I gomiti usati a Pontecorvo per rafforzare le condutture diventeranno uno standard: costano di più ma durano e rendono di più. (Leggi qui Acea… alza il gomito. E blocca i lavori).

Acea, Target diversi

Roberto Cocozza

Diversi i risultati strategici ai quali mirano Acea (la casa madre) e Acea Ato5 (il ramo locale di Frosinone). La prima punta di una crescita dell’Ebitda (il margine operativo lordo, cioè il reddito di un’azienda basato solo sulla sua gestione operativa) del 6,7%, superiore alle attese del mercato. Acea Ato5 punta a rimettere in carreggiata i conti, dissanguati da una rete antica che si sta sostituendo a mano a mano, contenziosi che si stanno riducendo.

Sulle operazioni in campo energetico, le indiscrezioni parlano di situazioni monitorate anche in provincia di Frosinone, nel campo delle energie green e del secondo ciclo di vita per i materiali.

Ma, se ci saranno operazioni ed acquisizioni in quel campo, faranno capo direttamente ad Acea e non ad Acea Ato5. La cui mission per ora resterà tutta concentrata sull’acqua.